TRASFORMATI GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DEGLI IMMOBILI COMUNALI: IN CITTA’ ARIA PIU’ RESPIRABILE

Con la recente ultimazione degli impianti centralizzati del riscaldamento della scuola elementare 3° Circolo Didattico “Vitrani”, della media “De Nittis” e del Liceo Classico “Casardi”, l’Assessorato all’Arredo e Decoro Urbano e il Settore Manutenzioni del Comune di Barletta hanno raggiunto un importante obiettivo: la trasformazione del 90% delle centrali termiche degli immobili comunali, collegandole alla rete cittadina gestita dall’Italgas e soppiantando di conseguenza l’alimentazione a gasolio a favore di quella - meno inquinante - a gas metano. Entro il 2006 verrà trasformato il restante 10%.
Oltre ad una costante erogazione del servizio nelle scuole e negli uffici pubblici (infatti uno dei tanti vantaggi del metano è la continua disponibilità del combustibile per il riscaldamento), la trasformazione a metano degli impianti termici di proprietà comunale ha di fatto dimezzato la spesa energetica. Ma il dato più importante è la certezza di evitare l’immissione nell’ambiente cittadino dell’ossido di zolfo proveniente dalla combustione del gasolio. L’ossido di zolfo è caratterizzato da una buona stabilità chimica in atmosfera, che gli consente di mantenersi in sospensione aerea anche per lunghi periodi. Dannosi i suoi effetti: durante le giornate di pioggia la ricaduta degli inquinanti derivanti dagli ossidi di zolfo è una delle componenti principali per la formazione delle “piogge acide” i cui effetti sulla vegetazione (defoliazione ed inaridimento di vaste zone) e sul patrimonio monumentale, sono evidenti. Per l’uomo gli effetti vanno dalle semplici irritazioni alle vie respiratorie e oculari sino a fenomeni di bronco costrizione per esposizioni prolungate a quantitativi anche non elevati.
Riepilogando, un po’ di cifre: il Settore comunale Manutenzioni ha calcolato che, grazie agli impianti in argomento modificati a metano, si è passati da un consumo medio annuo di gasolio pari a kg.547.000, ad un consumo medio annuo di metano pari a mc. 255.643. Considerato che il gasolio da riscaldamento contiene 0,2% di zolfo, che viene espulso nell’ambiente sotto forma di ossido di zolfo o acido solforico, con le trasformazioni a gas metano - privo di zolfo -, sono state evitate, nell’ambiente cittadino, emissioni di quest’ultima sostanza pari a kg. 1094 per stagione invernale. In termini economici, come accennato, si è dimezzata la spesa energetica della locale Amministrazione, considerato che a parità di prestazioni il costo del gasolio è circa il doppio di quello del metano utilizzato per il riscaldamento degli immobili comunali (uffici pubblici, scuole materne, elementari e medie).

Barletta, 12 dicembre 2005