Un’interessante
iniziativa finalizzata a sensibilizzare la collettività verso
le tematiche ambientali è stata patrocinata dal Comune
di Barletta e vedrà, durante il fine settimana corrente,
gli scout barlettani dell’Agesci all’opera
per ripulire gli argini dell’Ofanto. Si tratta
dell’edizione 2005 di “Operazione fiumi”,
la grande campagna nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico,
organizzata da Legambiente e dal Dipartimento
della Protezione Civile in collaborazione con gli scout dell'Agesci
e del Cngei. Anche il Comitato Italiano Pro
Canne della Battaglia e la Bar.S.A. s.p.a.,
su scala cittadina, vi parteciperà mettendo a disposizione il
materiale necessario per la pulizia (guanti da lavoro, pinze, sacchi
in plastica), nonché mezzi e personale per la rimozione e lo
smaltimento dei rifiuti raccolti.
“Operazione fiumi” è dedicata
interamente all'informazione sulla realtà fluviale italiana:
sviluppa una concreta opera di prevenzione per scoprire come un fiume
che riceva una buona manutenzione può trasformarsi in uno spazio
sicuro e fruibile. In tal senso è stato organizzato un lungo
viaggio attraverso dieci tra i Comuni d’Italia a più alto
rischio, promuovendo inoltre numerose iniziative in oltre 500 località
dal nord al sud della penisola. La tappa barlettana di “Operazione
fiumi” è in programma nel pomeriggio di sabato
22 e la mattina di domenica 23 ottobre prossimo.
Nel corso della “due giorni” nella città della Disfida,
sono previsti stand informativi in corso Vittorio
Emanuele, ai piedi della statua di Eraclio e, domenica 23 ottobre
mattina, la già citata pulizia di alcuni tratti del fiume Ofanto.
Commenta l’assessore comunale alle Politiche Ambientali, Maria
Campese, che parteciperà all’iniziativa: “L’Amministrazione
comunale di Barletta ha aderito con entusiasmo ad ‘Operazione
Fiumi’ per calamitare l’attenzione sulle problematiche ambientali
nazionali. Un’iniziativa in cui crediamo poiché riveste
un valore educativo indiscusso rivolto non soltanto alle generazioni
giovani, ma anche agli adulti. Insomma, non è mai tardi per fare
in modo che il rispetto del nostro habitat diventi un principio irrinunciabile
per tutta la comunità”.
Barletta,
20 ottobre 2005
