INTITOLAZIONE DI UNO SLARGO ALLA MEMORIA DI MONS. LAMACCHIA

Barletta, giovedì 13 dicembre 2007 – Sarà intitolata alla memoria di Mons. Ruggiero Lamacchia , indimenticato sacerdote barlettano scomparso nel 1994, l'area da via Donatello a via Bramante (già parte di via Donatello) retrostante la locale chiesa del “Cuore Immacolato di Maria”. La nuova denominazione toponomastica sarà “ Largo Mons. Ruggiero Lamacchia ”.

Voluta dall' Amministrazione Comunale per ricordarne la straordinaria figura, è una testimonianza di riconoscenza per l'instancabile opera svolta durante il suo ministero parrocchiale. La cerimonia ufficiale è in programma domenica prossima, 16 dicembre .

  • Alle ore 10.30 sarà celebrata, presso la Parrocchia Santuario “Cuore Immacolato di Maria” (edificata grazie al suo impegno e di cui fu a lungo parroco), una Santa Messa presieduta dall'Arcivescovo di Trani – Barletta – Bisceglie, Mons. Giovan Battista Pichierri ;
  • alle ore 12.00 , invece, intitolazione e benedizione - impartita dall' Arcivescovo -, del largo in oggetto, retrostante la stessa Parrocchia. Presenzieranno il Sindaco ed il vice Sindaco della città, rispettivamente Nicola Maffei e Franco Caputo , nonché rappresentanti del clero cittadino.

Mons. Ruggiero Lamcchia nacque a Barletta il 5 febbraio 1907: il futuro sacerdote cresce come figlio spirituale di mons. Dimiccoli e grazie a lui matura la decisione di entrare in seminario. Ordinato sacerdote, comincia ad esercitare il ministero come vice parroco. Durante il suo ministero presso la parrocchia della Sacra Famiglia, Mons. Dimiccoli, Vicario generale di Barletta, esprime all'Arcivescovo di allora, Mons. Reginaldo M. Addazzi, il desiderio di erigere una nuova parrocchia, così da poter far fronte all'aumento della popolazione del rione “Tempio”. Mons. Dimiccoli rende partecipe di questo suo desiderio proprio don Ruggiero: i due decidono di dedicare la nuova Chiesa al “Cuore Immacolato di Maria”, affinché si diffonda il Messaggio di Fatima. Il 22 agosto 1956 l'Arcivescovo affida a don Ruggiero la cura della nuova comunità, nominandolo Vicario Economo. Privato del sostegno di mons. Dimiccoli, deceduto il 5 aprile dello stesso anno, si trova solo davanti ad un'impresa che sembra troppo ardua. Ad affiancare don Ruggiero arriva don Franco D'Amato, Direttore dell'Ufficio Tecnico Diocesano. Il primo passo da compiere è acquistare un terreno. I fondi disponibili sono però sufficienti solo per l'affitto di un piccolo villino. Solo nel 1958 le celebrazioni saranno officiate nei nuovi locali costruiti col contributo statale.

Il riconoscimento civile della Parrocchia giunse il 5 marzo 1958, giorno nel quale Don Ruggiero diventa primo Parroco del “Cuore Immacolato di Maria”. La parrocchia cresce e le esigenze si fanno più gravose per don Ruggiero e nel 1971 il Vescovo Mons. Carata invia Don Geremia Piccapane quale coadiutore: i due sacerdoti avviano una ricerca fondi per la costruzione della nuova Chiesa. Don Ruggiero e Don Geremia affrontarono grandi sacrifici: don Ruggiero decise di vendere la casa paterna per far fronte alle spese. Molti gli aiuti ricevuti dagli Enti Pubblici, dal Pontefice Paolo VI, ma soprattutto dai fedeli. Bisogna aspettare il 7 ottobre 1980 per vedere consacrata la nuova Chiesa che, vista l'importanza del ruolo svolto in quella zona così difficile della città, sarà elevata a dignità di Santuario Diocesano. Gli ultimi anni di vita, Don Ruggiero li trascorse nella sua amata comunità, nata dalle sue fatiche e dalla sua profonda fede, lasciando però il suo ufficio di Parroco. Il 7 ottobre 1987, nel 50° anniversario di Sacerdozio e nel 30° anniversario di Parrocato, rassegna le dimissioni. Le precarie condizioni di salute di Don Ruggiero ne limitano la partecipazione alle attività parrocchiali, sulle quali non mancherà di vigilare sino alla scomparsa, il 23 febbraio 1994.