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PROBLEMATICHE MANODOPERA E VENDEMMIA: SINDACO E VICE SINDACO INVIANO UN DOCUMENTO AI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA E DEL LAVORO
Lunedì 27 Luglio 2007 - In merito alle problematiche collegate alla manodopera nelle campagne e alla vendemmia, il Sindaco di Barletta, Nicola Maffei ed il vice Sindaco (anche Assessore alle Politiche di Sviluppo Economico) Franco Caputo, hanno inviato in data odierna un documento al Ministro dellePolitiche Agricole, Alimentari e Forestali On. Paolo De Castro, al Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale On. Cesare Damiano, al Presidente della Giunta Regionale pugliese On. Niki Vendola, all’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Vincenzo Russo, all’Assessore Regionale alle Politiche del Lavoro Marco Barbieri, nonché ai Prefetti delle Province di Bari e Foggia.
Nel testo in oggetto (di seguito la copia integrale), si richiede con urgenza un incontro che possa restituire serenità a tutto il comparto. Il documento ha registrato l’adesione delle Organizzazioni provinciali ACLI – Terra; CIA (Confederazione Italiana Agricoltori); Coltivatori Diretti; Confagricoltura; Eurocoltivatori.
“La vibrata preoccupante protesta degli operatori del Settore Agricolo sviluppatasi nei giorni scorsi nei territori della sesta provincia pugliese Barletta-Andria-Trani ha vivacemente caratterizzato gli incontri consumati presso la Prefettura di Bari (8 e 10 agosto) e l’Amministrazione comunale di Barletta (24 e 25 agosto), alla presenza delle associazioni di categoria (CIA, Coldiretti, ACLI, Eurocoltivatori, Confagricoltura), dei Sindacati (CGIL, CISL, UIL), nonché di referenti dell’INPS, dell’INAIL e dell’Ispettorato del Lavoro, tutti della provincia di Bari, dell’Assessorato Regionale alle Politiche del Lavoro e del delegato della Prefettura di Foggia.
Oggetto del serrato confronto, nel delicato momento della già avviata attività di vendemmia, associata alla notevole difficoltà di reperimento di manodopera, sono stati i temi riguardanti:
- difficoltà di reperimento di manodopera (fenomeno molto diffuso a livello nazionale);
- la recente introduzione della comunicazione preventiva ai fini dell’assunzione di manodopera a tempo determinato (legge finanziaria 2007);
- le complesse procedure per l’utilizzo di lavoratori stranieri (comunitari ed extracomunitari);
- i numerosi complessi adempimenti che penalizzano soprattutto la piccola proprietà fondiaria, di fatto equiparata all’impresa di grandi dimensioni (oltre il 90% delle imprese agricole del territorio di questa nuova provincia è caratterizzato da una notevole parcellizzazione, ossia da proprietà che non superano i 10 Ha di estensione);
- la difficoltà di programmazione su più giornate delle attività di vendemmia per effetto di variabili incontrollabili, quali: le mutevoli condizioni meteorologiche, le difficoltà dei mercati, le ingestibili conseguenze di guasti meccanici che non consentono agevoli azioni di solidarietà con l’interscambio di mezzi, ecc…;
A queste giuste ragioni si associano, in maniera ancor più penalizzante:
- la scarsa chiarezza delle disposizioni riguardanti l’utilizzo dei parenti (trattandosi quasi sempre di imprese caratterizzate da conduzione familiare e da assi ereditari consolidati);
- le incertezze sulle modalità di sostituzione dei lavorati assenti (fenomeno esaltato dalla carenza di reperibilità di manodopera);
- l’intensificarsi di vere e proprie azioni repressive registrate recentemente, con differenti comportamenti sanzionatori, nei confronti delle imprese operanti nei territori della originaria provincia di Bari e Foggia, oggi ricompresi nella nuova sesta provincia pugliese.
Le preoccupazioni che tali situazioni stanno ingenerando, anche nelle valutazioni degli altri Sindaci dei Comuni viciniori, e che sembrano far presagire sviluppi analoghi a quelli che due anni or sono sfociarono nella complessa protesta funestata dal ben noto evento luttuoso, inducono a chiedere di intervenire con urgenza per contemperare le esigenze imposte dalla legge, con le oggettive reali situazioni vissute sul campo, con l’adozione di provvedimenti modificativi e/o integrativi delle norme vigenti che assicurino chiarezza e semplificazioni nelle procedure e negli adempimenti, sollecitando, anche in agricoltura, l’adozione di forme di lavoro occasionale, di cui all’art. 72 del Dlgs 276/2006 (Legge Biagi), con l’utilizzo sperimentale del cosiddetto ‘buono vendemmia’.
Onde permettere di fornire assicurazioni all’intero settore già in notevole fermento, scongiurare un’evoluzione indesiderata della protesta, e rivolgere ulteriori mirate attenzioni ad un mondo che recentemente sembra - solo marginalmente - interessare le problematiche del nostro Mezzogiorno, si chiede un incontro urgente che possa, nel rispetto della legalità, restituire soprattutto serenità, evitare le speculazioni già in atto che rischiano di svendere il prodotto che, tra l’altro è facilmente deperibile, ma soprattutto non scoraggiare gli investimenti che con grande sacrificio sono stati in questo settore sopportati nel corso dell’anno”.

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