Il Palazzo
Della Marra, ritornato agli antichi fasti dopo un lungo restauro,
sarà visitabile dal 16 al 22 maggio
con guide dell’Archeoclub di Barletta. L’iniziativa
è inserita nel Programma della Settimana della cultura.
In anteprima per i colleghi delle redazioni
giornalistiche sarà possibile una visita guidata il
giorno venerdi 13 maggio con inizio alle ore
11,30.
Segue Breve
nota storico – architettonica del Palazzo Della Marra.
IL PALAZZO DELLA MARRA
“Il
palazzo noto a tutti come “Palazzo Della Marra” è
un unicum nel panorama dell’architettura nobiliare barlettana.
Se la caratteristica comune dell’urbanistica cittadina consiste
in costruzioni affiancate una all’altra, che spesso inglobano
edifici precedenti (vedi per tutti Palazzo Bonelli e Palazzo Affaitati-Samuelli)
il Palazzo della Marra si ergeva isolato, secondo i dettami dell’arte
rinascimentale del costruire.
Secondo gli studi più recenti dobbiamo attribuire la committenza
di questo insieme armonico al nobile Lelio Orsini, ricchissimo aristocratico
napoletano, che nella seconda metà del 1500 fa costruire una
loggia a mare, che ancora oggi affascina per la sua ariosità
e per la sua bellezza. Scomparso l’Orsini il palazzo sarà
acquistato nella prima metà del secolo successivo (1633) da un
ramo della più potente delle famiglie barlettane: i Della Marra
che lo posseggono fino al 1743. L’intervento più importante
operato dai nuovi proprietari è lo spostamento su via Cialdini
della facciata principale, sulla quale si apre il portone decorato da
due raffigurazioni che rappresentano la vecchiaia e la giovinezza; il
sontuoso balcone è sostenuto da cinque mensole raffiguranti mostri,
cani e grifi e terminanti con mascheroni dalla bocca aperta. Lungo la
facciata, all’altezza del balcone, corre un fregio che riporta
la scritta “DELLA MARRA”. Alla stessa famiglia si deve la
decorazione della loggia, che riprende i temi allegorici delle stagioni
della vita, già accennati in facciata. La storia successiva è
una storia di passaggi di mani, fra cui segni importanti hanno lasciato
la nobile famiglia Fraggianni nel sec. XVIII e Donato Ceci agli inizi
del 1900, che col suo intervento, pur fortemente criticabibile, ha avuto
però il merito di consegnarci un palazzo quasi certamente altrimenti
perduto. Poi c’è stata l’acquisizione da parte del
Demanio Statale nel 1958 ed i discutibili restauri del 1971.
Oggi un’opera di risanamento, di restauro architettonico ed artistico
e di adeguamento alla future necessità di vita dal palazzo, ce
lo restituisce nella sua meravigliosa armonia.
Da poche settimane, il monumento è stato provvisoriamente consegnato
al Comune di Barletta in attesa che l’Agenzia del Demanio Statale
determini il canone concessorio che lo stesso Comune dovrà pagare.
La Soprintendeza dei Beni Artistici è già al lavoro per
l’allestimento della Collezione “de Nittis” che troverà
nel Palazzo la sua definitiva collocazione”.
Le visite
guidate da parte dell’Archeoclub di
Barletta saranno effettuate in base al seguente programma:
• dal 16 al 21 maggio dalle ore 09.30
alle 12.30 (per un complessivo numero di 7
turni di visita) visite guidate gratuite alle scolaresche;
• dal 16 al 21 maggio dalle ore 16.30
alle 19.30 visite guidate gratuite alla cittadinanza
• domenica 22 maggio dalle ore 09.30
alle ore 12.30 e dalle ore 16.30
alle ore 19.30 visite guidate gratuite alla cittadinanza
Le visite
guidate si effettuano solo su prenotazione chiamando
il numero 0883 578621(biglietteria del Castello). Per
motivi organizzativi, l’accesso per ogni turno di visita deve
essere composto da un massimo di 30 persone.