Sulla situazione della sanità nella sesta provincia pugliese,
il Sindaco di Barletta, dott. Francesco Salerno, ha inviato una nota
all’assessore regionale alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco,
al Direttore generale della Asl Ba/2, Giovan Battista Pentasuglia e
ai due consiglieri regionali barlettani ,Giuseppe Cioce e Giuseppe Dicorato:
Ne riportiamo il testo integrale:
“Ho letto, con grande soddisfazione sulla Gazzetta di qualche
giorno fa che l’Assessore regionale alla Sanità, dott.
Alberto Tedesco ha promesso buone notizie per il futuro dell’ospedale
di Trani.
Si avvia positivamente a conclusione una lunga battaglia iniziata all’epoca
della approvazione del Piano Sanitario Regionale, dall’allora
Sindaco Dott. Carlo Avantario e dal Consiglio comunale di Trani.
La Battaglia, giova ricordarlo e sottolinearlo, fu sostenuta, istituzionalmente,
dalla Conferenza dei Sindaci della ASL Ba/2, da me presieduta, e politicamente,
dal centrosinistra dell’intero territorio della BAT.
Tutto fu quasi inutile perché la Regione aveva deciso di punire
l’intera ASL Ba/2 (che è stata poi di fatto penalizzata
rispetto ad altre!) e, “politicamente” un ospedale e una
città dal centrosinistra anche per indebolirlo elettoralmente.
Sono fiero di verificare che, oggi, la Regione si comporti diversamente
e pensi di riparare a quelle decisioni sbagliate e a quei torti subiti,
anche se la città di Trani è guidata dal centrodestra.
Come sostenemmo allora, anche oggi continuiamo a sostenere che la salute
non ha colore politico come non lo hanno i bisogni dei cittadini ai
quali bisogna dare risposte a prescindere dallo schieramento politico.
Questo, ovviamente, deve valere anche per la città e per l’ospedale
di Barletta e non vorrei che dopo essere stati maltrattati ieri, dalla
Giunta Regionale di centrodestra, venissimo maltrattati oggi dalla Giunta
Regionale di centrosinistra.
Sono infatti estremamente preoccupato della mancanza di una risposta
ufficiale da parte dell’assessore regionale, alla mia nota del
22 giugno 2005 in cui sollecitavo “certezze” per l’attivazione
della Rianimazione presso il Presidio ospedaliero di Barletta nonché
i finanziamenti per completare la dotazione tecnologica dello stesso
e applicare quanto disposto dal Piano ospedaliero regionale.
Sono ulteriormente preoccupato quando leggo che il consigliere comunale
di Trani, Nicola Cuccovillo, dei Socialisti Autonomisti (lo stesso raggruppamento
politico dell’Assessore Tedesco!) ha affermato che “qualcuno
era pronto a trasferire il reparto di rianimazione presso l’ospedale
di Barletta e che l’assessore Tedesco gli ha assicurato che questo
non avverrà e che il reparto verrà rilanciato”.
E’ ricominciata la guerra di campanile fondata anche su affermazioni
gratuite!
Vorrei, infatti, conoscere chi sono i “qualcuno”, perché
per quanto ho potuto constatare tutti i responsabili amministrativi
e sanitari della ASL Ba/2 si sono sempre adoperati nel fare il contrario.
Prova ne sia che “la terapia intensiva” di Trani svolge
funzioni di rianimazione e “la rianimazione” di Barletta
svolge funzioni di deposito di monitor, letti e quant’altro!
Per quanto ci riguarda noi abbiamo sempre chiesto che venisse dato corso
a quanto previsto nel Piano Sanitario Regionale e, quindi, l’attivazione
di otto posti letto di rianimazione presso il nuovo ospedale di Barletta,
che, giova ricordarlo, è l’ospedale di riferimento della
ASL, a prescindere dalla rianimazione dell’ospedale di Trani.
Se poi, come di fatto è successo questa dovesse essere una condizione
di ostacolo all’attivazione della rianimazione di Barletta e se
poi tornano, come di fatto sono tornate, le battaglie di campanile,
vuol dire che ci sapremo e ci dovremo confrontare anche su questo terreno
e sarò proprio io a chiamare a raccolta gli operatori e i cittadini
di Barletta e a suonare la carica!
Io spero che non saremo costretti a questo anche perché oggi
abbiamo due consiglieri regionali che potranno prendere a cuore le sorti
del nostro ospedale e non lasciarmi solo in questa battaglia ( invero
ho un alleato nel consigliere comunale Antonio Carpagnano!!) per imporre
alla Regione impegni certi sul completamento dell’ospedale di
Barletta sia in termini di finanziamenti già richiesti per completare
la dotazione tecnologica e strumentale sia in termini di attivazione,
una buona volta, di quelle unità operative previste nel Piano
Ospedaliero regionale (unità di terapia intensiva neonatale,
riabilitazione cardiologica, servizio di radioterapia, servizio di rianimazione…).
Un ospedale come quello di Barletta che è in grado di dare il
via anche all’era dei trapianti, così come recentemente
è accaduto nel reparto di Oculistica (bravi!) e che esprime già
tante professionalità e ancor più potenzialità,
si posiziona sicuramente, sulla via dell’eccellenza e va “premiato”
per quello che fa e “aiutato” a crescere, non boicottato
per beghe politiche di basso cabotaggio o piccoli giochi di campanile.
Vorrei , da tutte le parti interessate, risposte chiare da dare non
a me ma ai cittadini di Barletta.”