RICHIESTA DI ISTITUZIONE DELL'UFFICIO UNICO DELLE DOGANE PER LA PROVINCIA BARLETTA-ANDRIA-TRANI CON SEDE NEL PORTO DI BARLETTA

Il Consiglio comunale di Barletta nella seduta del 19 luglio u.s. ha approvato un ordine del giorno con il quale si richiede l'istituzione dell'ufficio unico delle dogane per la provincia di Barletta-Andria-Trani con sede nel porto di Barletta.

Si riporta il testo integrale:

ORDINE DEL GIORNO

Il porto di Barletta, classificato di 2ª Categoria di 1ª classe, continua ad essere uno scalo molto importante ed ambito per gli insediamenti produttivi del territorio locale, ma possiamo ben dire anche di area vasta, caratterizzati dalla comune esigenza di movimentare considerevoli quantità di merci che utilizzano le sue banchine.

Il tessuto economico dell'area coinvolta si presenta molto variegato e caratterizzato dalla presenza:

•  di varie aziende tra le quali spiccano Cementeria Buzzi Unicem, Timac e compagnie petrolifere (A.P.I.);

•  di attività che vanno dal manifatturiero (Barletta, Andria, Corato, Bisceglie, Canosa di Puglia), al calzaturiero (Barletta e Trani), alla lavorazione della pietra (Trani), all'industria molitoria (Corato), a quella industriale (Barletta, Andria, Trani, Bisceglie) ed agricola (su tutto il territorio);

•  di centinaia di piccole e medie imprese anche di trasformazione come cantine vinicole e frantoi oleari;

•  di aziende che commercializzano concime (Spinazzola) e molte ancora interessate ad attività con l'estero per prodotti ortofrutticoli.

Nell'area portuale di Barletta sono inoltre attivi:

•  N° 4 Depositi Doganali (Semolifici Andriesi, ceramiche S. Nicola, Silitalia e Timac).

Depositi IVA

•  N° 2 Depositi Fiscali di carburanti che riforniscono il territorio di benzina, gasolio e gasolio per uso agricolo;

•  N° 3 Depositi di gasolio agevolato per motopesca.

Tali aziende ed attività si avvalgono dei silos presenti nella struttura portuale per lo stoccaggio e la movimentazione di cemento, prodotti chimici e fertilizzanti, prodotti petroliferi, grano e cereali, nonché marmo, materiali per costruzioni e componenti significativi di impianti eolici (eliche dei rotori e strutture di sostegno degli stessi).

Annualmente si registrano circa 500 attracchi di navi di diverso tonnellaggio con movimentazione di merci che si avviano a superare abbondantemente 1.500.000 tonnellate.

Nel porto di Barletta vengono svolte tutte le formalità doganali, con l'applicazione di tutti i regimi doganali, relative a forniture di bunker a navi e di provveditoria marittima:

•  immissione in libera pratica con l'immissione in consumo;

•  esportazione (abbinata al transito, alla restituzione diritti ed all'Abbuono Imposta di Fabbricazione);

•  deposito doganale;

•  traffico e perfezionamento Attivo;

•  trasformazione sotto controllo doganale;

•  immissione temporanea;

•  traffico di perfezionamento Passivo (prevalente rispetto a quello Attivo per effetto del processo di delocalizzazione produttiva, verso l'Albania ed altri Paesi balcanici, attivata da svariate aziende del settore Tessile – Abbigliamento – Calzaturiero ubicate nel territorio Nord Barese – Ofantino nei Comuni di Barletta, Andria, Canosa di Puglia ecc.).

Attendono a tutte queste funzioni le dogane di Barletta e Trani, istituite intorno al 1800. Quella di Barletta è sempre stata una dogana di 1ª classe dipendendo, originariamente, da essa la dogana sussidiaria di Trani recentemente, a seguito della suddivisione delle dogane in Uffici Unici e SOT (appendici di fatto dei primi), equiparata a quella di Barletta assurgendo al ruolo di SOT di Bari.

Attualmente l'Ufficio Unico di Bari non risulta essere più in grado di gestire l'intero territorio, a causa dei maggiori adempimenti e delle operazioni che, a seguito delle recenti modifiche ordinamentarie, gravano su di esso rispetto alla situazione precedente che, tra l'altro, vedeva Barletta depositaria di una significativa autonomia gestionale/decisionale.

Esistendo già a Barletta, la sede operativa della Dogana all'interno del Porto, si rende necessario trasformare la Dogana di Barletta in Ufficio Unico delle Dogane a gestione del territorio assegnatole dalla 6ª Provincia, anche perché già dotata delle risorse umane e delle attrezzature informatiche, utili e necessarie per il costituendo ufficio.

Tale riconoscimento apporterebbe indubbi benefici all'Amministrazione stessa della Dogane, snellendo l'Ufficio Unico di Bari dalla mole di adempimenti afferenti oggi ad una consistente parte del territorio ed apportando anche vantaggi alla stessa SOT di Trani che da tale nuovo assetto riceverebbe un immediato riscontro alla proprie istanze con conseguente vantaggio e maggiore sinergia tra i due territori della 6ª Provincia pugliese.

A supporto di tale richiesta, inoltre, non può essere sottaciuta la tradizione centenaria della Dogana di Barletta che ha sempre svolto un ruolo di primaria importanza nel territorio della Provincia di Bari, così come riconosciuto dalla stessa Amministrazione doganale che l'aveva elevata a Dogana di 1ª classe di un porto che per traffico movimentato si colloca al 4° posto dei porti pugliesi ed al 36° di quelli nazionali.

Per i motivi innanzi rappresentati, legati al ruolo svolto dalle Dogane di Barletta ed alle nuove riconosciute difficoltà connesse alla fruizione dei servizi offerti dall'Ufficio di Bari e sia ancora per la difficoltà a raggiungere tale sede per i ben noti appesantimenti addebitati alla congestione del traffico

S I    C H I E D E

al sig. Sindaco di Barletta di trasmettere al Ministro dell'Economia e delle Finanze, On.le Tommaso Padoa – Schioppa, al Sottosegretario On.le Mario Lettieri, al Direttore dell'Agenzia delle Dogane dr. Mario Andrea Guiana, al Direttore Regionale dell'Agenzia delle Dogane dr. Paolo Pantalone unitamente al presente o.d.g., idonea istanza tesa all'istituzione dell'Ufficio Unico delle Dogane della Provincia di Barletta – Andria – Trani presso la sede di Barletta, anche in applicazione dell'art. 7 del Regolamento di Amministrazione delle Dogane, supportando la stessa della documentazione, accessoria o semplicemente opportuna per giustificarne e motivarne la necessità, ed in particolare degli elementi sulla domanda effettiva e potenziale, sul numero e tipologia degli utenti, sul tessuto socio – economico e sulla indifferibile esigenza di diffusione, razionalizzazione e funzionalità dei servizi erogati o erogabili agli utenti.

Barletta, 23/7/2007