E' imminente
la comunicazione a carattere ufficiale, dal Quirinale,
della cerimonia programmata a Roma il prossimo 25 aprile per
conferire alla città di Barletta la Medaglia d'Oro al Valor
Militare. Lo ha reso noto al sindaco di Barletta Francesco Salerno,
il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica italiana, Gaetano
Gifuni.
Lo stesso Gifuni ha rivelato altresì che la cerimonia in calendario
nella Capitale per appuntare la Medaglia d'Oro con il nastro azzurro
al gonfalone cittadino non esclude una successiva visita a Barletta
(presumibilmente a maggio o giugno prossimi) del Presidente della
Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi, per festeggiare assieme
all'intera cittadinanza lo straordinario evento che premia "una
città del sud che seppe reagire con successo al tentativo di
occupazione tedesca nel corso dell'ultimo conflitto mondiale ",
come ha sottolineato in un suo discorso lo stesso Ciampi nel corso della
recente visita a Boves.
Dal sindaco di Barletta, Francesco Salerno, un ringraziamento
sincero al Presidente Ciampi ed al Segretario Generale
Gifuni per la rinnovata dimostrazione di sensibilità
e per aver accolto l'invito formulato, idealmente, dall'intera popolazione
locale e non soltanto dal suo più alto esponente istituzionale;
quindi un commento contraddistinto da grande soddisfazione.
"Ci accingiamo a vivere - afferma il Sindaco - una
duplice ricorrenza, dai significati istituzionali e simbolici senza
dubbio emotivamente coinvolgenti. La consegna della massima benemerenza
al valor militare per la città che mi onoro di rappresentare
è un legittimo riconoscimento dell'eroismo dimostrato dai militari
appartenenti al locale presidio, impegnati nel contrastare l'attacco
nazista alla città nel settembre del 1943. Alla luce delle recenti
letture storiche di quel periodo, i fatti di Barletta assumono una valenza
extraterritoriale e costituiscono, a distanza di sessant'anni, un riferimento
inequivocabile e fedele dell'impegno dimostrato dalle nostre truppe
per contrastare la ferocia nazista e, al tempo stesso, porre solide
basi per un futuro ispirato ai principi inderogabili di libertà
e democrazia. Un nobile contributo in termini di vite umane che, splendidamente
inserito nel contesto della Resistenza civile e militare di quel periodo,
rappresenta (anche in virtù del riconoscimento al Valor Civile
di cui la città si fregia dal 1998) un patrimonio nazionale e
non esclusivo della città di Barletta".