IL 2, 3 E 4 MAGGIO AL “CURCI” DI BARLETTA
ALLESTIMENTO CONCLUSIVO DEL LABORATORIO PER RAGAZZI 2007/2008

Barletta, martedì 29 aprile 2008 – Di scena al teatro “ G. Curci ” di Barletta l'allestimento conclusivo del laboratorio 2007-2008 , consueto percorso formativo dedicato quest'anno alla conoscenza del teatro per ragazzi e, in particolare, degli spettatori in tenera età. Orientato alla costruzione di un itinerario/spettacolo destinato a bambini fra i cinque e gli undici anni, il laboratorio si snoda attraverso l'elaborazione di una favola in rima e la sua traduzione in luoghi e personaggi , affrontando i problemi di messa in scena e di rappresentazione. L'allestimento finale consiste in un percorso scenico interattivo e itinerante per soli 30 spettatori. Sono tecniche differenti, fra teatro d'attore e di figura, fra animazione e manipolazione di materiali di recupero, a realizzare la s toria inventata da offrire ai bambini.

Proprio “ Storia inventata ” è il titolo dell'allestimento, programmato nelle giornate di venerdì 2 maggio (ore 9.30 ), sabato 3 maggio (ore 9.30 ; 10.30 ) e lunedì 4 maggio (ore 17.30 e 19.30 ). La direzione del progetto è di Carlo Bruni , consulente per le attività culturali e la comunicazione nel capoluogo pugliese, dove cura anche la programmazione di prosa per il Teatro Piccinni. Già direttore artistico del Teatro del Mercato di Perugia, Bruni ha diretto il Kismet Opera e il “Rossini” di Gioia del Colle. Attore, autore e regista, si è occupato a lungo di formazione, collaborando con le Università di Perugia, Bologna e Bari. L'appoggio tecnico, organizzativo e amministrativo è invece affidato all'Associazione Culturale Tra il dire e il fare .

La “ Storia inventata ” è scritta e diretta da Carlo Bruni, rappresentata dunque da piccoli attori, allievi del laboratorio “Curci” del teatro cittadino e si avvale della sapiente maestria di Giuliano Di Cesare ideatore delle ambientazioni sceniche e della Compagnia pugliese Burambò per la realizzazione dei pupazzi. I bambini hanno intrapreso un itinerario nei luoghi del racconto, incontrando i personaggi e condividendo la loro avventura. Al lavoro d'attore si associa il teatro di figura, dando corpo, con la guida del regista, ad una fantastica esperienza emozionale.

Il viaggio intrapreso dai piccoli attori è una ricerca dei sentimenti perduti. Nel primo quadro l'azione si svolge in una camera ardente in cui si piange la morte di Giovannino, e qui il custode bigliettaio, cioè l'aiutante magico, invita ad affrontare la prova del dramma, previa preparazione nella stanza segreta, dove sono distribuite divise, “armi” e piccole parole magiche.

Tutta la ricerca si srotola in una foresta incantata, piena di incontri insidiosi. In fondo si trova l'albero dei sentimenti perduti, ma prima di ricevere la sua collaborazione uno spaventoso mostro aggredisce i ragazzi, che per combatterlo dovranno usare una delle “armi” difensive ricevute in dotazione. Finalmente si possono raccogliere i sentimenti perduti, ma bisognerà sceglierne tre.

La via del ritorno è difficoltosa: si apre sul tronco dell'albero un tunnel misterioso che porta nella tana di Matilde la vecchia. Qui i ragazzi impareranno che avere dei sentimenti è importante ma non basta: bisogna saperli adoperare. L'ultima sfida è indicata proprio dalla Vecchia: il muro delle parole. Solo una serve a ridestare Giovannino, il mattone che permette l'uscita e restituisce vita al piccino. L'arduo è scegliere dalla cesta la parola-arma giusta…riusciranno i nostri eroi a risvegliare Giovannino?