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RIUNIONE INTERCOMUNALE A BARLETTA SUL PARCO REGIONALE FIUME OFANTO
Barletta, venerdì 29 febbraio 2008 - Si è svolta oggi presso il Comune di Barletta una riunione sulla tematica relativa all’istituzione del Consorzio di gestione del Parco naturale regionale Fiume Ofanto. Presenti i Comuni di Barletta. Canosa, Cerignola, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli,
A seguito di una più attenta valutazione degli interessi diffusi rappresentati da cittadini e dalle associazioni degli agricoltori è apparso opportuno, da parte di tutti gli amministratori locali che hanno preso parte alla riunione, sospendere le attività inerenti la discussione dello schema di Statuto del Consorzio al fine di riprendere un’attività di partecipazione delle popolazioni interessate dal Parco per arrivare a scelte più ampiamente condivise. In particolare è stato stabilito di richiedere un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Michele Losappio finalizzato a:
- focalizzare ed analizzare le esigenze emergenti dal territorio
- chiarire l’entità delle risorse finanziarie specificamente destinate al Parco anche in relazione ai fondi destinati allo sviluppo rurale in modo da consentire di prospettare meglio le opportunità di sviluppo
- esplorare la possibilità di avviare un percorso volto alla riperimetrazione del territorio interessato.
L’assessore all’Ambiente Caterina Dibitonto commenta: “A valle delle richieste pervenute dai rappresentanti del settore agricolo, ritengo utile un momento di riflessione attenta sulle tematiche riguardanti il Parco Naturale. Tale avviso è stato unanimemente condiviso all’interno dell’incontro che si è svolto oggi. Riconosco ampiamente la valenza strategica che il Parco naturale ha per il nostro territorio in termini di opportunità di sviluppo, anche per esempio dal punto di vista turistico, dell’area ofantina proprio perché il Parco si pone come strumento necessario di conservazione e valorizzazione di un ambiente naturale molto spesso oltraggiato. Nel contempo, tuttavia, i rappresentanti di categoria degli agricoltori che operano nel territorio della nostra Città hanno richiesto una riflessione sulla perimetrazione attuata a livello regionale che ha ricompreso zone ampiamente distanti dall’alveo del fiume che si trovano quasi a ridosso dell’agglomerato urbano in cui le pratiche colturali hanno da tempo alterato l’ambiente naturale e che pertanto non sono più caratterizzate da pregio naturalistico. Probabilmente le fasi preparatorie alla formulazione della legge istitutiva del Parco si sono susseguite in tempi ristretti rispetto a quelli necessari di piena e completa assimilazione di un percorso di trasformazione del territorio di così ampia portata in un meccanismo di massima condivisione e comprensione da parte di tutti i soggetti interessati.
In tale prospettiva è emersa, quindi, l’esigenza, condivisa da parte di tutti gli amministratori locali presenti alla riunione, di focalizzare ed analizzare con la massima attenzione le istanze rappresentate nonché di riflettere attentamente sulle scelte attuate anche al fine di esplorare, nel dialogo con l’amministrazione regionale, la possibilità di avviare un percorso volto alla riperimetrazione del territorio interessato dal parco naturale.”

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