PARCO OFANTO: LE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE DIBITONTO
Barletta, venerdì 29 maggio 2008 – Sulla questione della riperimetrazione del Parco dell'Ofanto, l'Assessore alle politiche ambientali, Caterina Dibitonto ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Sin da febbraio, non appena agricoltori e associazioni agricole hanno manifestato le loro preoccupazioni in relazione al Parco dell'Ofanto, l'Amministrazione Comunale si è messa in ascolto delle istanze provenienti dal territorio e ha effettuato a livello politico tutti i passaggi che hanno portato la Regione, lo scorso 2 maggio, a prevedere la possibilità di rivedere i confini del Parco.
Tra febbraio e maggio intensi e frequenti sono stati i contatti con il mondo agricolo. Il dialogo e l'ascolto hanno creato i presupposti per l'approvazione di una delibera coerente ed equilibrata che si esprime a favore dell'ambiente, che chiede che venga lasciata libertà agli agricoltori di decidere e che potenzia la loro rappresentanza all'interno degli organismi decisori nella gestione del Parco.
La delibera di Consiglio Comunale, approvata ieri, prevede innanzitutto un ridimensionamento consistente dei confini del Parco che dai quasi 5000 ettari iniziali passa a 2000 ettari e che interessa ora solo il 25% di terreni precedentemente non gravati da vincoli. Lavorare alla riperimetrazione è stato difficile poiché diverse e contrastanti sono state le proposte giunte da associazioni di categoria e comitati. La proposta di riperimetrazione comprende il lago di Pantaniello e la fascia di costa posta ad ovest; il perimetro sale lungo la strada delle Salinelle e si allarga in concomitanza del Parco archeologico di Canne della Battaglia per poi ritornare lungo la strada delle Salinelle.
La proposta si è basata su un'analisi sistematica degli elementi di valore naturalistico ambientale e storico-archeologico presenti sul territorio e sul principio di prevalenza delle aree demaniali.
Siamo fortemente convinti che il Parco potrà essere uno strumento di valorizzazione del nostro territorio dal punto di vista ambientale, economico, turistico ma riconosciamo il diritto dei singoli agricoltori di scegliere se stare o meno nel Parco.
Purtroppo la strumentalizzazione politica della questione Parco dell'Ofanto ha reso difficile un dialogo sereno con gli operatori. C'è stato chi, cavalcando la sensibilità dei nostri agricoltori, ha creato paure e timori in parte infondati diffondendo spesso informazioni non aderenti al vero.
La deliberazione approvata dalla maggioranza di centro sinistra prevede di richiedere alla Regione che gli agricoltori e i titolari di aziende agricole possano esercitare il diritto di scegliere se stare o meno all'interno del Parco. Questa è una clausola già contenuta nella legge istitutiva del parco naturale regionale “Terra delle Gravine” che l'Amministrazione comunale ha deciso di fare propria e pertanto chi se ne arroga la paternità non fa altro che continuare a cavalcare una strumentalizzazione politica ingiusta e soprattutto irrispettosa proprio dei nostri agricoltori.
L'amministrazione si è spinta anche oltre. Infatti la delibera, riconoscendo l'importanza del contributo delle associazioni, prevede che l'individuazione dei propri rappresentanti all'interno degli organi costituenti il Consorzio di Gestione sarà fatta d'intesa con le associazioni agricole locali e promuove l'adozione, all'interno del regolamento del Parco, di forme di compensazione perequativa per i proprietari.
L'informazione che è stata diffusa tra gli operatori è stata spesso volutamente imprecisa se non completamente falsa. Mi auguro che ora si siano create le basi per avviare un'operazione di chiarezza e cercare forme appropriate di collaborazione.”
|