UNA PETIZIONE PER PROMUOVERE QUALITÀ CERTIFICATA,
COMPOSIZIONE ED ORIGINE DELLA PRODUZIONE DEL SETTORE TAC

Barletta, lunedì 26 maggio 2008 - Approvata dalla locale Giunta comunale una deliberazione per sostenere, attraverso una petizione promossa dall’Associazione delle Collettività Tessili Europee (ACTE, di cui il Comune di Barletta fa parte), “Qualità certificata, trasparenza, tracciabilità, composizione ed origine della produzione legata al settore TAC”.
L’opportunità del provvedimento nasce dalla consapevolezza che il costante aumento dei commerci internazionali e la progressiva eliminazione delle barriere doganali, pongono il settore in argomento di fronte a nuovi rischi dovuti all’immissione in commercio di prodotti tessili, dell’abbigliamento, delle calzature e della pelletteria le cui fasi di lavorazione sono fuori controllo poiché spesso si utilizzano prodotti e processi non più consentiti in Europa. Uno scenario che può determinare una maggiore esposizione dei consumatori a rischi per la salute, uno su tutti le dermatiti irritanti e allergiche da contatto, conseguenza di sostanze tossiche e cancerogene utilizzate nonostante i divieti imposti dalla normativa europea e dai singoli stati membri.
 <<La petizione – chiarisce l’Assessore comunale alle Politiche di Sviluppo Economico (e vice Sindaco) Franco Caputo – ci permetterà di chiedere alla Commissione Europea di provvedere, unitamente ai Ministeri competenti presso gli stati membri e agli attori economici e sociali, alla definizione del cosiddetto rischio da prodotti del TAC, da attuarsi sia tenendo conto dell’apposito regolamento dell’UE 1907/2006, sia attraverso l’istituzione di un sistema di sorveglianza nazionale per la valutazione dei rischi della salute. Il testo della petizione stabilisce anche: l’opportunità di estendere a tutti gli stati membri dell’UE la creazione, la messa in rete e l’aggiornamento di banche dati per monitorare le sostanze utilizzate nei processi produttivi dei citati settori; maggior coordinamento e comunicazione con le autorità sanitarie per vigilare sulla qualità dei prodotti, con particolare riferimento ai controlli in sede doganale per le merci in ingresso nella UE; la definizione e sperimentazione di un processo teso a garantire la rintracciabilità, anche con nuove tecnologie, dei prodotti della filiera TAC destinati al consumo.
In quest’ultimo ambito sarà utile la collaborazione delle principali associazioni rappresentative dei produttori, con l’obiettivo di rendere i citati processi innovativi obbligatori nel mercato interno. Non meno necessaria, inoltre, la sensibilizzazione dei consumatori europei, mediante la promozione di specifiche campagne pubblicitarie ed informative sui rischi inerenti l’impiego di sostanze pericolose per la salute umana dei prodotti del manifatturiero. Tramite la medesima petizione, infine, agli stati membri dell’UE sarà richiesta l’approvazione di una normativa comunitaria che renda obbligatoria l’etichetta di origine almeno su prodotti TAC importati nel mercato interno, ma anche le sanzioni per produttori, importatori e distributori inadempienti.
L’adozione di questo provvedimento, trasmesso all’ACTE per formalizzare la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito alla problematica, è un atto doveroso e responsabile da parte di un Istituzione nei confronti della comunità per la tutela della salute pubblica>>.