|


BARLETTA AL “VINITALY” DI VERONA.
BILANCI E RIFLESSIONI
Barletta, mercoledì 9 aprile 2008 - Bilancio lusinghiero per il settore enologico locale intervenuto alla 42^ edizione del Vinitaly , il salone internazionale del vino di Verona che ha chiuso i battenti lo scorso lunedì. L' Amministrazione Comunale di Barletta , come noto, ha concesso attraverso l' Assessorato alle Politiche di Sviluppo Economico , il patrocinio istituzionale alla partecipazione delle “Cantine della Bardulia” - Cantina Cooperativa Coltivatori Diretti. Una scelta di promozione integrata del prodotto e dell'immagine locale su un palcoscenico –quello del Vinitaly , appunto– forte di un'affluenza considerevole di operatori da tutto il mondo: solo quest'anno gli organizzatori ne hanno stimato complessivamente 150.000, di cui 45.000 esteri.
“ Il Vinitaly c'è parsa subito una scelta assolutamente condivisibile – commenta l'Assessore Comunale alle Politiche di Sviluppo Economico, Franco Caputo – circa la quale non abbiamo esitato ad accogliere la proposta, avanzataci dalle Cantine della Bardulia, di vedere il Comune a loro affiancato in questa prestigiosa occasione. Per la circostanza abbiamo coniugato enologia, storia e cultura, portando in terra veneta testimonianze del nostro patrimonio artistico/culturale e delle iniziative poste in essere in tale direzione.
Obiettivo prioritario era e resta però quello di orientare il vino locale verso orizzonti di qualità, affinché gli operatori del settore vedano riconosciuti i propri meriti implementando i processi di lavorazione e praticando più diffusamente l'imbottigliamento, passaggio decisivo, quest'ultimo, per rafforzare l'identità del prodotto e del produttore, non senza positive ricadute sull'indotto. Credo che i soci delle cantine cittadine presenti al Vinitaly abbiano verificato l'importanza, nelle dinamiche delle strategie di vendita, del marchio: oltre a definire e rendere riconoscibile la produzione sul mercato, ne sintetizza ottimamente il considerevole e articolato lavoro a monte.
La materia prima e l'esperienza in possesso dei vinificatori locali autorizza a progettare un futuro ambizioso per elevare gli standard qualitativi, relazionando ad essi una distribuzione più capillare e gratificante del venduto. I soci testimoni diretti di questa realtà, potranno diffondere il messaggio affinché le prossime edizioni di questa ed altre rassegne enologiche accolgano un numero sempre crescente di espositori barlettani, contribuendo ad abbandonare un dannoso anonimato ”.

|