LETTERA APERTA DEL SINDACO MAFFEI A VINCENZO ZACCARO, SINDACO DIMISSIONARIO DI ANDRIA

Caro Vincenzo

Sono solidale con te in un momento caratterizzato da grande amarezza.

L’annuncio delle dimissioni dall’incarico di sindaco, è sicuramente conseguenza di una situazione insanabile ed inconciliabile con l’orientamento del tuo mandato.
Rispetto la scelta compiuta, che dichiari irrevocabile, così come non discuto le cause che l’hanno, progressivamente, determinata.

Considerandoti persona leale e animata da alto senso del dovere, è plausibile che questo abbandono sia stato preceduto dal cosiddetto “punto di non ritorno”, ovvero da sentimenti di delusione, dispiacere.

Tuttavia, in questo momento sento l’obbligo – spontaneo, nient’affatto di circostanza – di invitarti ad un ripensamento che, senza mutare le ragioni di questo gesto, avrebbe il pregio di avvalorare ulteriormente la tua tenacia di amministratore e politico.

In un frangente di spiccato rilievo storico per il nostro territorio, che ci ha visto e ci vede protagonisti di un profondo cambiamento istituzionale, al quale offriamo l’innegabile contributo di idee e progetti per il futuro, reputo centrale il ruolo che – soggettivamente ed in qualità di esponenti del Partito Democratico – possiamo e dobbiamo onorare con perseveranza. Non è il momento per abdicare da un ruolo consegnatoci dagli elettori, ma è il momento di cercare le strade più opportune per ripartire con progettualità costruttive e in grado di riallacciare un rapporto diretto e positivo con la cittadinanza e l’elettorato.

Probabilmente, il clima creatosi tra le forze politiche della tua città e l’esito delle recenti votazioni provinciali hanno creato delle incomprensioni che devono essere superate attraverso il dialogo ed un chiarimento distensivo tra le parti. Proprio alle forze politiche volgo un appello in tal senso. E’ arrivato il momento di sciogliere i nodi che hanno portato agli ultimi eventi mettendo da parte ogni posizione preconcetta e rilanciando ex novo il progetto del Centrosinistra di cui le nostre città non possono fare a meno.

Con queste mie parole, quindi, vorrei far leva sulla tua dichiarata sensibilità, caro Vincenzo, e spero, soprattutto, che possa ritrovare le motivazioni che hanno sino a ieri dato vigore al tuo mandato di sindaco. A prescindere dalle scelte che responsabilmente farai, auguro un avvenire foriero di esperienze appaganti sotto il profilo umano e professionale, che possano riflettere la gratitudine dei tuoi concittadini e la stima che la popolazione della nuova Provincia ti riserva.