PRIVATIZZAZIONE SERVIZI PUBBLICI LOCALI A RILEVANZA ECONOMICA.
L’ASSESSORE DIBITONTO DISSENTE IN MERITO ALL’ART.15 DEL DL 135/2009
Barletta, mercoledì 18 novembre 2009 - L’Assessore comunale alle Politiche per l'Ecologia, ing. Caterina Dibitonto, esprime il proprio dissenso nei confronti dei contenuti dell’articolo 15 del D.L. 135/2009 in materia di privatizzazione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica.
<<Il testo dell’art. 15 del D.L. 135/09 – dichiara l’assessore – introduce, di fatto, l’obbligo del ricorso alle gare d'appalto ad evidenza pubblica per l'affidamento della gestione dei servizi pubblici locali e la previsione di una soglia massima di quote di partecipazione pubblica nel capitale delle ex municipalizzate quotate.
In deroga alle modalità d’affidamento ordinario, solo per situazioni eccezionali, l'affidamento stesso potrà avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipate dall'ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall'ordinamento comunitario per la gestione cosiddetta “in house”, previo parere preventivo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Il decreto stabilisce inoltre la cessazione delle gestioni non conformi alle previsioni nel 2010, 2011, 2012 a secondo della tipologia d’affidamento. Dove la gestione pubblica avviene secondo modalità che garantiscono efficacia ed efficienza dei servizi non c’è motivo di ricorrere alla privatizzazione. Con la liberalizzazione prevista dal decreto potrebbe venir meno tutto il sistema di garanzie che solo una gestione pubblica dei servizi può dare.
Quali saranno le ricadute sulle tasche dei cittadini? Quali le tutele per i lavoratori? Quale il futuro della Bar.S.A.? Quali le conseguenze sotto il profilo ambientale? Il Governo ha chiesto la fiducia sul decreto e, pertanto, il testo sarà sottratto al dibattito parlamentare e gli emendamenti già presentati dai partiti dell’opposizione decadranno automaticamente.
Il decreto non colpisce solo il comparto dell’igiene ambientale, ma anche il settore della gestione delle risorse idriche: l'acqua è un bene collettivo e non può essere privatizzata. Alcune forze politiche d’opposizione al Governo centrale hanno annunciato la volontà di avviare il percorso per l’indizione di un referendum abrogativo. Desidero esprimere la ferma volontà, da parte di quest’Assessorato, ad adottare tutte le iniziative di competenza necessarie per garantire la maggiore tutela dei lavoratori che oggi manifestano in piazza la loro disapprovazione nei confronti dell’azione di Governo.>.