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RANDAGISMO A BARLETTA E CONTROMISURE AL FENOMENO ATTUATE DAL COMUNE:NE PARLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, CATERINA DIBITONTO
Barletta, giovedì 26 marzo 2009 - In merito al fenomeno randagismo a Barletta e alle iniziative poste e da porre in essere a tal proposito da parte dal Comune, si trasmette di seguito un intervento dell’Assessore comunale alle Politiche per l’Ecologia, l’Ambiente e la Qualità Urbana, ing. Caterina Dibitonto.
<<I recenti episodi di cronaca relativi alle aggressioni da parte di cani randagi, hanno fatto riemergere la problematica randagismo. Lamentele e preoccupazioni da parte dei cittadini barlettani circa la presenza sul territorio di cani randagi, spesso organizzati in branchi, sono pervenute all’Amministrazione comunale nonché diffuse da parte degli organi di stampa. Come sappiamo, l’attuale assetto normativo nazionale in materia impone il divieto di abbattimento dei randagi, prevedendo per loro sterilizzazione, microchippatura e reimmissione sul territorio. All’interno dei canili comunali, invece, sono di norma ospitati gli esemplari più aggressivi e quelli prelevati in attesa di affido. L’abitudine all’abbandono di cani non sterilizzati, tristemente diffusa, aggrava la situazione impedendo la progressiva diminuzione della popolazione canina. Infatti, l’esemplare sterilizzato, da randagio, ha un’aspettativa di vita bassa: circa quattro o cinque anni.
A tal proposito voglio segnalare che ogni anno, a Barletta, sono sterilizzati centinaia di cani e che in tal senso l’attività dei veterinari del canile municipale è continua e significativa se comparata a quella compiuta in altre zone della nostra Provincia. I cani sterilizzati, oltre a non potersi riprodurre, perdono la loro istintiva aggressività e normalmente non rappresentano un pericolo per l’individuo.
Tuttavia, i cani organizzati in branchi, soprattutto se non sterilizzati, si mostrano aggressivi e possono rappresentare un effettivo e potenziale pericolo; pertanto bisogna agire favorendone la dispersione, catturando il capobranco e un numero di esemplari dipendente da quello totale. A valle delle segnalazioni pervenute e della conoscenza del territorio, le zone della città interessate maggiormente dal fenomeno sono la litoranea di ponente, le aree in prossimità di via delle Querce e del campo nomadi.
Non bisogna aspettare che episodi gravi come quello verificatosi in Sicilia accadano anche a Barletta, pertanto è dovere dell’Amministrazione comunale intervenire immediatamente in modo da restituire ai cittadini il giusto senso di tranquillità e sicurezza. È stato pertanto richiesto agli accalappiacani dell’Azienda Sanitaria Locale di agire favorendo la dispersione dei branchi, catturando i cani e portandoli in un canile autorizzato; quindi, di potenziare l’attività di presidio verificando che i cani siano effettivamente sterilizzati e microchippati.
Purtroppo il canile comunale di Barletta è già saturo, pertanto i cani catturati saranno trasferiti in altra struttura. È infatti necessario evitare il sovraffollamento, onde garantire sempre buone condizioni di vivibilità all’interno dei canili per non incorrere in ipotesi di maltrattamento. A tal proposito voglio ricordare le recenti iniziative intraprese dall’Amministrazione per migliorare il benessere dei cani ospitati risolvendo alcune problematiche emerse nel passato. I pur maggiori costi derivanti dal dover ospitare i cani fuori dal territorio comunale sono abbondantemente controbilanciati da un incremento del livello di sicurezza per i cittadini. Tuttavia questa non può che rappresentare una condizione temporanea, da superare adottando soluzioni strutturali e di medio-lungo termine. La soluzione strutturale da perfezionare nel corso dell’anno consiste nell’ampliamento del canile, realizzando gabbie a stabulazione libera in una zona interna all’area del canile. Questo consentirà di ospitare ulteriori centocinquanta cani.
Mi sento di dover sottolineare che l’onere economico derivante da tali iniziative graverà direttamente sulle casse comunali e pertanto rappresenta ancora di più il concreto, fattivo e diretto impegno dell’Amministrazione volto a risolvere le problematiche del territorio>>.
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