ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE - "PUGLIA 2010"
Barletta, martedì 8 giugno 2010 – Domenica 30 maggio è stata la giornata conclusiva della esercitazione regionale denominata “Puglia 2010”, organizzata dalla Presidenza della Regione Puglia, per il tramite della Direzione del Servizio Protezione Civile, e promossa in accordo con il Dipartimento di Protezione Civile – Presidenza dei Consiglio dei Ministri. L’esercitazione ha interessato il territorio delle sei province pugliesi, sotto l’egida delle Prefetture, coinvolgendo le diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile, con la simulazione di un evento idrogeologico caratterizzato da elevata criticità con l’interessamento dell’intero territorio regionale, quindi ascrivibile al livello “B” di cui all’art. 2 della Legge. 225/92 (istitutiva del servizio di protezione civile).
Per quanto riguarda la provincia di Barletta-Andria-Trani, lo scenario previsto era la esondazione del fiume Ofanto che interessa per la sinistra idraulica i territori dei Comuni di San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita di Savoia e per la destra i territori dei Comuni di Canosa di Puglia e di Barletta.
L’esercitazione prevedeva altresì il coinvolgimento di più livelli, vale a dire quello comunale con l’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), quello intercomunale con il Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.), quello provinciale con il sistema di Comando e di Coordinamento (C.C.S), nonché quello regionale.
Per quanto riguarda il Comune di Barletta, questa è stata l’occasione per testare la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza a livello locale e la loro integrazione con il sistema regionale. Era altresì una ghiotta occasione per la verifica del livello di coinvolgimento del volontariato nelle sue diversificate componenti. Ecco cosa era previsto nel dettaglio.
Dopo due giorni di condizioni metereologiche avverse, alle ore 6,00 di domenica 30 maggio è pervenuta nella postazione di ricezione del Comando P.M. la comunicazione di incremento del livello idrometrico e pluviometrico sul territorio del Bacino dell’Ofanto, con il conseguente reale rischio di esondazione del citato fiume.
Il Sindaco ha quindi immediatamente convocato il C.O.C., già in stato di pre-allarme a seguito dei bollettini del giorno precedente, dandone tempestiva comunicazione al C.C.S. Sono state attivate le Funzioni di supporto con a capo i vari Dirigenti che attualmente dirigono le strutture comunali di riferimento e sono state chiamate in servizio le squadre di reperibilità per il monitoraggio del territorio.
In termini meno tecnici, con l’esercitazione “Puglia 2010” è stato possibile effettuare una “prova sul campo” delle misure di pianificazione che gli enti locali, e quindi anche il comune di Barletta, sono tenuti ad approntare. E’ stato praticamente messo alla prova il sistema di risposta ad eventuali emergenze che si potrebbero verificare sul territorio comunale, con il ricorso prioritariamente alle capacità e potenzialità comunali e poi a quelle provinciali e regionali.
Tale sistema si impernia su uno strumento di programmazione che è il Piano di Protezione Civile, strumento piuttosto complesso ed articolato. Il nostro Comune è dotato di tale Piano in fase di aggiornamento ai criteri dettati recentemente dal Dipartimento della Protezione Civile.
Tornando alle attività effettuate domenica 30 maggio, il C.O.C., sulla base delle notizie che provenivano dalle squadre di monitoraggio e dai centri di controllo dei comuni limitrofi, ha ritenuto opportuno predisporre l’evacuazione dei residenti del villaggio turistico Fiumara, per metterli al riparo dal probabile allagamento della struttura ricettiva. Di conseguenza è stata individuata una struttura di accoglienza, secondo le indicazioni del redigendo aggiornamento del Piano, nel Palazzetto dello sport “Borgia”, dove sono state condotte tutte le persone evacuate. In tale struttura sono state approntate le misure di accoglienza più immediate, e sono state anche messe in atto le procedure di ricongiungimento familiare.
Fondamentale è stato, unitamente alle Forze dell'Ordine ed Enti coinvolti:
- Vigili del Fuoco (Comando Prov.le di Bari e BAT)
- Questura di Bari e Commissariato di P.S. di Barletta
- Comando Prov.le e Compagnia di Barletta Carabinieri
- Comando Prov.le e Compagnia di Barletta Guardia di Finanza.
- Polizia Stradale
- Capitaneria di Porto di Molfetta ed Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta
- Esercito 81° Reggimento Fanteria Torino
- Comando Prov.le Corpo Forestale dello Stato
- Autorità di Bacino
- ASL/BT
- Croce Rossa Italiana
- ENEL - TELECOM - RFI - ANAS - Società Autostrade
l’ausilio del volontariato, presente con le seguenti associazioni:
- Nucleo IFAE
- Avser
- Unitalsi
- A.R.I.
- Gruppo Scout Assoraider.
Nel corso dell’esercitazione è stato attivato un costante flusso di comunicazioni con gli altri centri di comando e controllo, non solo a mezzo telefono ma anche attraverso gli operatori emergenza radio, risorsa indispensabile in caso di calamità. Altrettanto fondamentale è stato l’utilizzo del Sistema Informativo Territoriale di cui si è dotato il Comune di Barletta, grazie al quale è possibile estrarre in tempo reale informazioni vitali per le fasi di emergenza.
Gli esiti della prova sono stati ampiamente positivi e questo è stato affermato da osservatori esterni della regione e del Dipartimento. Ovviamente tutta la struttura comunale impegnata farà tesoro dell’attività svolta, e criticamente cercherà di ricavare dalla stessa tutti gli elementi capaci di apportare i miglioramenti necessari al Piano che subito dopo l'aggiornamento sarà reso pubblico.