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L’UFFICIO
CIRCONDARIALE MARITTIMO
DIVENTA CAPITANERIA DI PORTO
Barletta
31 dicembre 2011
– Dopo circa cinquant’anni viene attribuito a Barletta
l’ambito riconoscimento per l’Ufficio circondariale
marittimo.
Nella seduta del 28 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta
del ministro Passera, ha, infatti, licenziato lo schema di decreto del
Presidente della Repubblica recante l’elevazione dell’Ufficio
circondariale a Capitaneria di porto.
Molto chiara la motivazione presente nell’atto:
“Il porto di Barletta è interessato da un intenso
traffico commerciale. I più importanti insediamenti produttivi
nel territorio locale sono la cementeria Buzzi Unicem, la Timac spa (prodotti
chimici e fertilizzanti), l’Api ( prodotti petroliferi) ed il Barletta
Terminal Cereali spa (stoccaggio grani e cereali).
Sulla scorta dei programmi volti ad incentivare lo sviluppo del porto
e stante l’importanza strategica per l’economia locale, sono
stati predisposti diversi progetti di ampliamento delle strutture portuali
tra cui il prolungamento del molo di ponente e levante per la protezione
da mareggiate, e l’escavazione dei fondali per consentire l’approdo
di navi di maggiori dimensioni e pescaggio. L’ampliamento del molo
tramontana è, in corso di completamento.
Sia il Presidente della Provincia di Barletta, Andria, Trani che il Sindaco
del Comune di Barletta hanno evidenziato a più riprese una motivata
esigenza di addivenire all’elevazione dell’Ufficio Marittimo
di Barletta anche in considerazione del nuovo assetto territoriale conseguente
alla istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani avvenuta nel
2004.
Il Compartimento marittimo di Barletta si colloca pertanto quale Ufficio
marittimo di riferimento per la nuova Provincia, al servizio delle prospettive
di rilancio del territorio e dei suoi insediamenti produttivi, rappresentando
una doverosa risposta dell’Amministrazione centrale ai bisogni delle
comunità locali.”
Decisamente
soddisfatto il Sindaco Maffei: “Ancora una
volta il nostro impegno è stato premiato. Dal mio insediamento
ho guardato in modo deciso al porto e a tutte le problematiche ad esso
connesse, premendo per l’adesione di Barletta alla Autorità
Portuale del Levante e sollecitando affinchè tutti i progetti di
ammodernamento e ristrutturazione dell’area portuale seguissero
l’iter più celere possibile. Appena il Presidente della Repubblica
firmerà il decreto, il porto di Barletta potrà ufficialmente
essere ritenuto il porto della Provincia BAT, onore ed onere che dal punto
di vista operativo gli è già attribuito dagli operatori
del settore.
Devo particolarmente ringraziare L'Ammiraglio Brusco, Comandante gen.
Capitanerie di porto d'Italia, l'Ammiraglio Vignani, il C.A Giuffrè,
direttore marittimo di Bari, il dott. Mariani, Presidente dell'Autorità
portuale e il Presidente della Provincia BAT Ventola, quest'ultimo per
l'impegno comune profuso per il raggiungimento dell'obiettivo. Una particolare
menzione, infine per Emanuele Lombardi, il quale per anni ha svolto la
propria attività presso l'Ufficio marittimo ed oggi in pensione,
e che ha fatto da tramite tra me e i vertici ministeriali.
Con l'elevazione a Capitaneria di porto, Barletta godrà di enormi
aspetti positivi in termini di maggiori e più diretti controlli
per quelli che sono i compiti specifici del Corpo a tutto beneficio della
intera cittadinanza e di chi dai porti della provincia si affaccia nel
nostro mare.
Devo inoltre ricordare che già il 19 ottobre scorso, ad iter ancora
in fase di svolgimento, ho inviato una nota al Direttore dell’Ufficio
Direzione marittima di Bari, C.A, (CP) Salvatore Giuffrè, nella
quale, vista la necessità di immobili adeguati all’elevando
ufficio marittimo, mettevo a disposizione in comodato gratuito triennale
la struttura del mercato ittico ubicato nei pressi del porto e, come è
noto, non più utilizzata“.
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