APERTURA, CHIUSURA E DEROGA ALL’OBBLIGO DI CHIUSURA
DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. LA RISPOSTA DEL COMUNE AL SIG. PEDICO

Giovedì 24 marzo 2011 - Apertura, chiusura e deroga all’obbligo chiusura degli esercizi commerciali. Di seguito la risposta all’articolo “Quale libertà di commercio” pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 23 marzo 2011 a firma del Sig. Pedico.
L’Assessore allo Sviluppo Turistico Produttivo, Michelangelo Lattanzio e la Dirigente del Settore Politiche Attive di Sviluppo, Santa Scommegna, del Comune di Barletta, precisano quanto segue:
                                              

  1. L’articolo 18, commi 5°, 6° e 8 quater della Legge Regionale n.11 del 01/08/03 prevede che:

<<Il Comune, sentite le organizzazioni e associazioni di cui al comma 1, individua i giorni nei quali gli esercenti possono derogare all'obbligo di chiusura domenicale e festiva. Detti giorni comprendono quelli del mese di dicembre, nonché un’ulteriore domenica o festività per ogni altro mese dell'anno. Ulteriori aperture possono essere definre di concerto con le organizzazioni e associazioni di cui al comma 1, nel numero massimo consentito per i comuni a economia prevalentemente turistica e città d’arte di cui al comma 6>>
<<Nei comuni a economia prevalentemente turistica e nelle città d'arte, gli esercenti determinano liberamente gli orari di apertura e di chiusura e possono derogare dall'obbligo della chiusura festiva e domenicale nelle domeniche e festività comprese nel periodo maggio - settembre, oltre che nei giorni disposti ai sensi del comma 5, fermo restando quanto previsto al comma 8 quater. Il calendario delle domeniche e festività nelle quali è consentito derogare all’obbligo di chiusura viene definito dal Comune di concerto con le organizzazioni e associazioni di cui al comma 1>>
<<Gli esercizi di commercio al dettaglio devono rimanere chiusi nei seguenti giorni:
a) 1° gennaio;
b) domenica di Pasqua;
c) 25 aprile;
d) 1° maggio;
e) 2 giugno;
f) 25 e 26 dicembre >>

  1. La delibera di giunta regionale n. 228 del 4 luglio 2005 che ha iscritto il Comune di Barletta nell’elenco regionale delle città d’arte, tiene conto, inoltre, di quanto proposto dal Comune di Barletta di concerto con le organizzazioni delle imprese del commercio e turismo, nonché dei lavoratori dipendenti.

L’ordinanza sindacale n. 67222 del 04/11/10, cui fa espressamente riferimento il Sig. Pedico, tiene puntualmente conto di quanto prescritto dai dettami normativi e dalla delibera di giunta regionale n. 228 del 04/07/05 sopraelencati, avendo previsto la possibilità di apertura per gli esercizi commerciali in varie domeniche e giorni festivi dell’anno con cadenza di 1-2 volte al mese nonché in tutte le domeniche e giorni festivi nel periodo maggio-settembre,con la sola esclusione del 1 maggio e del 2 giugno.
Inoltre, sempre in virtù del riconoscimento di Barletta quale CITTÀ D’ARTE, la stessa ordinanza prevede la possibilità per gli esercizi del centro storico di protrarre l’orario di chiusura sino alle ore 24,00 fermo restando il limite massimo di 13 ore giornaliere imposto dalla d. lgs. 114/98.
Nel medesimo provvedimento si legge inoltre che tutte le domeniche ed i giorni festivi del mese di dicembre, fatta eccezione per il Santo Natale e Santo Stefano, sono derogate.
Si precisa inoltre che quanto contenuto nel provvedimento sindacale in parola è stato preventivamente concordato con le Associazioni di Categoria di cui all’art. 2, comma 2 bis della L.R. n. 11/03 così come prevede la stessa norma.
Infine si puntualizza che, ogni qual volta, nascono durante l’anno esigenze particolari, di concerto sempre con le le Associazioni di categoria, l’Amministrazione Comunale concede altre deroghe.
Alla luce di quanto su esposto non si comprende la presa di posizione del Sig. Pedico, tenuto conto che, come qui puntualmente precisato, questa Amministrazione Comunale si attiene fedelmente alla norma in ordine alla disciplina degli orari di apertura e chiusura e delle deroghe degli esercizi commerciali nelle località ad economia turistica e delle città d’arte, quale è il nostro Comune.