CHIUSURA UFFICI GIUDIZIARI DI BARLETTA.
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO INCONTRA GLI AVVOCATI

Venerdì 5 aprile 2013 – Il Commissario Straordinario del Comune di Barletta, dott.ssa Anna Maria Manzone ed il sub Commissario, dott. Natale Carone, hanno ricevuto ieri a Palazzo di Città una delegazione della locale associazione avvocati impegnata nelle iniziative atte ad evitare la chiusura del Tribunale di Barletta. All’incontro erano presenti anche esponenti delle forze politiche cittadine.

La dott.ssa Manzone ha ascoltato le ragioni degli avvocati che hanno rilevato l’opportunità di salvaguardare questo “importante presidio di legalità”, auspicando una svolta favorevole alla questione, che consenta di mantenere a Barletta la sezione distaccata del Tribunale di Trani.

Sull’argomento il Commissario Straordinario ha rassicurato i presenti, specificando di aver già interessato il Presidente del Tribunale di Trani, affinché sia favorevolmente valutata la possibilità di estendere anche alla sede di Barletta le previsioni dell’art. 8 del D.Lgs. 155/2012, che consentono di utilizzare per un ulteriore quinquennio gli immobili di proprietà dei Comuni interessati da interventi edilizi finanziati a norma dell’art. 19 della L. 119/81, a condizione che le Amministrazioni comunali si assumano per il predetto intervallo temporale le spese di gestione e manutenzione.

Tale interessamento si è reso necessario poiché lo scorso mese di febbraio al Comune è stato reso noto che il Ministero della Giustizia non ha ravvisato per la sede di Barletta il possesso dei previsti requisiti, non risultando per l’immobile comunale, attuale sede della Sezione distaccata, interventi edilizi finanziati ai sensi dell’art.19 della L. 119/81.

In attesa della risposta in merito alla richiesta possibilità di estensione anche al Tribunale di Barletta dell’applicazione del citato art. 8 del D.Lgs. 155/2012 – per rispondere a pressanti esigenze di funzionalità ed efficienza del territorio -, l’Amministrazione comunale quantificherà l’impegno di spesa relativo alle spese di gestione e manutenzione dell’immobile, per poter adottare tempestivamente, allo scioglimento della riserva da parte del Ministero della Giustizia, i necessari provvedimenti. 

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