CROLLO DEL 3 OTTOBRE 2011: LA COMMEMORAZIONE UN OMAGGIO ALLE VITTIME DEL CROLLO
Dobbiamo convincerci che anche quei vecchi edifici limitrofi al centro storico fanno ormai parte del patrimonio urbano, e cominciare a curarlo come parte della immagine della città, con progetti ed interventi edilizi di ristrutturazione, rigenerazione e valorizzazione." "Vorrei dire - ha continuato il sindaco - che dovremmo anche impegnarci in un opera di riconversione culturale. Pensiamo al bisogno di lavoro e al valore del lavoro che lì, quel giorno, sono stati schiacciati dalla tragedia: si, quelle quattro donne – madri, mogli, figlie – lavoravano in nero. Ma lavoravano: prima di essere lavoro nero era lavoro, e il lavoro – lo dice la nostra Costituzione – è il fondamento della Repubblica, dà dignità alla persona, e così dobbiamo concepirlo e valorizzarlo, anche come imprese, come sistema economico-finanziario, e come istituzioni che debbono sostenere lo sviluppo della città, per far emergere ciò che è nero, passare dagli scantinati agli opifici attrezzati, per cogliere le stesse opportunità di crescita che si aprono alle nuove generazioni. Tocca a ciascuno di noi. Tocca anche ai ragazzi che incontriamo qui, in questa triste giornata, perché – proprio come ha detto la sorella di una delle vittime – quanto è accaduto deve pur insegnarci qualcosa: deve insegnarci a riconoscere i valori, a coltivare il senso civico, a rispettare le regole, a essere cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Solo così, solo se riusciremo a fare ciascuno la propria parte - ha concluso il sindaco - avremo riscattato la colpa di quella tragedia e potremo operare in serena coscienza perché davvero non accada mai più”. E’ stato, quello del Casardi, un momento di riflessione, denso di emozioni culminate alle 12,21 nel minuto di raccoglimento in memoria delle cinque vittime della tragedia che ha unito i familiari, gli abitanti della palazzina, le autorità, i dirigenti, i docenti e gli studenti della scuola. “Le istituzioni devono rispondere a questa tragedia - ha detto l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile nel suo intervento - proponendo un’idea di sviluppo urbano alternativo, facendo sì che il lavoro sia un’occasione di dignità dell’individuo. Il lavoro deve essere, soprattutto per le donne, un’occasione di realizzazione. Dobbiamo lavorare per la qualità del lavoro, per la sicurezza e per la legalità. Dobbiamo lavorare perché a Barletta ci sia un modello di sviluppo e di politiche attive del lavoro, che contribuisca a rilanciare l’imprenditoria e l’economia di una città operosa che sta vivendo un momento di crisi”. Presente alla cerimonia anche l’assessore provinciale Gennaro Cefola che ha portato i saluti del presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola. A conclusione alcuni studenti hanno, con le loro testimonianze, ricordato Maria, la compagna di classe uccisa nel crollo, dedicandole un video sui valori su cui si fonda la Costituzione della Repubblica e della Resistenza. Il preside Giuseppe Lagrasta ha infine annunciato iniziative per dare continuità alla memoria. |