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CELEBRAZIONI DEL 12 SETTEMBRE
Barletta rende omaggio ai dieci vigili urbani e ai due netturbini barbaramente trucidati dalle truppe naziste nel 1943 e, insieme, ricorda Giuseppe Carli, il primo soldato italiano a cui è stata assegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Le storie si intrecciano in un doppio anniversario: il 71° della resistenza della città ai reparti tedeschi in ritirata nella seconda guerra mondiale e il centenario dell’inizio della prima Grande Guerra. Per questo venerdì 12 settembre, il momento culminante della giornata dedicata alla memoria sarà in piazza Caduti, davanti a luoghi segnati da entrambi quegli eventi: il monumento eretto dopo la Grande Guerra che il Fascismo spogliò del bronzo e la lapide sul muro del palazzo delle poste con i nomi dei dipendenti del Comune assassinati dai nazisti.
Il primo appuntamento è alle ore 9.30, nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore dove sarà celebrata la Santa Messa presieduta da don Angelo Dipasquale.
Alle 12.15 il senatore Franco Marini, Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari d’interesse nazionale, inaugurerà nel locali della Prefettura una mostra documentaria curata dalla sezione di Barletta dell’Archivio di Stato in collaborazione con l’Amministrazione comunale, intitolata “Spunti di ricerca storica per le celebrazioni nella Provincia di Barletta Andria Trani del centenario della Grande Guerra”, che raccoglie in particolare le testimonianze delle vicende che coinvolsero la popolazione a partire dal 24 maggio 1915, quando il Castello fu bombardato dall’esploratore asburgico Helgoland.
Alle ore 17.30, in Piazza Caduti, sarà un brano tratto dalla lettera del 14 maggio 1915 che Giuseppe Carli, il bersagliere barlettano caduto appena diciannovenne sul Carso inviò a suo padre, a richiamare alla memoria la realtà dell’epoca e la difficile vita di chi serviva la causa patriottica dell’unità nazionale.
“In un critico combattimento - si legge infatti nella motivazione della medaglia d’oro a Carli - in cui era di estrema necessità l’occupare una posizione per proteggere il riordinamento di altre truppe e dar loro il tempo di riaversi da una sorpresa, con straordinario slancio, trascinando con l’esempio tutta la propria squadra, raggiunse, primo del suo plotone, l’appostamento indicato, furiosamente battuto dal tiro di mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente per due volte, non cessò dall’incitare con la voce e con gli atti, bersaglieri e graduati. Colpito ancora due volte, si trascinò, con stoicismo e coraggio impareggiabili, fino a pochi metri dal ciglio dell’appostamento, e quivi, fulgido esempio di tenacia, gridò le sue ultime parole ai dipendenti che avrebbero voluto soccorrerlo: ‘Andate a sparare’ E gloriosamente spirò”.
Alla tradizionale deposizione delle corone d’alloro al monumento ai Caduti in Guerra e alla lapide che ricorda il sacrificio dei vigili e dei netturbini, seguirà la commemorazione in piazza, con il senatore Franco Marini e il senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato, parteciperanno il Prefetto Clara Minerva, il sindaco Pasquale Cascella e le autorità civili delle città del territorio provinciale, sullo sfondo dei reparti militari schierati alla presenza delle Associazioni di Combattenti e d’Arma e della Banda della Brigata Pinerolo.
Il tutto, sulle note dell’inno nazionale intonato dal tenore Giovanni Mazzone e le musiche dell’ensemble dell'Associazione “G. Curci” di Barletta con Ruggiero Morelli al pianoforte, Pietro Doronzo al flauto, Lucia Somma e Gabriella Altomare ai violini e Antonio Barracchia al violoncello.

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