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BARLETTA RICORDA LE VITTIME DEL CROLLO DI VIA ROMA
Barletta 3 ottobre 2014 – "Siamo qui, nella scuola che la piccola Maria frequentò solo pochi giorni, per condividere con i suoi compagni di classe la tensione e la riflessione culturale e civile che ci faccia crescere come comunità consapevole".
Così il sindaco Pasquale Cascella, dopo il minuto di raccoglimento nell'aula magna del liceo classico "A. Casardi", che ha dato l'avvio alla commemorazione della tragedia di via Roma nel 2011, a cui hanno partecipato l'assessore Caroli, il presidente della Provincia di Barletta Andria e Trani, i sindaci della Bat, i parenti delle vittime, il Prefetto Clara Minerva, e i rappresentanti delle Amministrazioni e delle istituzioni locali.
"Ci eravamo impegnati l'anno scorso - ha proseguito il sindaco – a rielaborare ogni volta il lutto, stringendoci attorno ai figli, ai genitori, ai nonni, ai familiari tutti che hanno perduto i loro cari in quella che è stata e resta una ferita profonda. Una ferita che ha rinnovato il dolore delle lacerazioni del 1959 con il crollo di un palazzo in via Canosa e del 1952 in via Magenta. Tre anni fa è accaduto ancora. Non può essere una questione di fatalità. E la scuola è il luogo deputato all'assunzione di consapevolezza e responsabilità per superare gli egoismi personali, la chiusura, le inadempienze, persino le illegalità, per andare avanti creando le condizioni perché questi tragici eventi non si ripetano mai più".
Dopo la proiezione del video "Pensieri sospesi" e alcune riflessioni dei giovani studenti sulla necessità di una sana rigenerazione urbana, l'assessore Caroli ha sottolineato l'importanza di riaffermare la legalità: "Oggi possiamo dire che c'è un progetto basato sulla memoria, che non può non avere radici forti nella cultura della legalità. Solo così abbiamo un futuro. Ritengo che la legalità non sia solo il vivere secondo le leggi, di cui non dobbiamo avere paura. Io immagino la legalità come una cerniera tra due parti: una rappresenta la mia dimensione privata, l'altra rappresenta invece la società. Questi due mondi si incontrano se c'è una cerniera che li unisce, quella cerniera è la comunità. Ognuno dei denti di quella cerniera è una regola. Le leggi vanno condivise e quindi protette, oltre che applicate. Ci deve essere la speranza, da riporre nei ragazzi, nella classe dirigente di domani, affinché siano gli addetti alla manutenzione di quella cerniera che è il patto sociale".
Dopo l'omaggio in via Roma, alle ore 19.00, il teatro Curci ha fatto da scenario al secondo momento commemorativo della giornata. Dalle note del coro polifonico "Il Gabbiano" è stata introdotta la riflessione di don Filippo Salvo, Vicario Episcopale a cui ha fatto seguito la proiezione del trailer del documentario "Triangle". A presentarlo, la regista Costanza Quatriglio che, da donna, ha raccontato storie di donne accomunate da un tragico epilogo. Un excursus temporale di cento anni che inizia con l'incendio alla fabbrica Triangle di New York in cui nel 1911 persero la vita 146 persone, la maggior parte delle quali operaie immigrate, per arrivare alla tragedia di Barletta del 2011, che richiama ancora alla consapevolezza di tenere sempre alta la guardia a tutela dei diritti fondamentali della persona umana.
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