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GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE, DELLA COSTITUZIONE,
DELL’INNO E DELLA BANDIERA

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Barletta, 17 marzo 2014 - “Dare continuità alle celebrazioni dell’anniversario dell’Unità d’Italia, riscoprendo i valori storici e culturali dei suoi simboli e delle sue istituzioni, significa tener vivo l’impegno ad affrontare con spirito unitario i problemi della comunità nazionale”. Lo ha detto il sindaco Pasquale Cascella portando il saluto della città durante la manifestazione organizzata questa mattina nella Sala Rossa del Castello dall’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Barletta in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

L’Italia è stata fatta - ha sottolineato il sindaco riferendosi al famoso detto risorgimentale - e sono stati fatti gli italiani. Ora, semmai, si deve fare la nazione con il ruolo che la  storia dell’Italia unita merita nel contesto europeo. Come è possibile che l’unità nazionale sia reale se si hanno servizi, infrastrutture e condizioni divaricanti tra il nord e il sud del Paese? Questa deve essere la sfida da affrontare, nel vivo di una crisi che penalizza le aree storicamente più deboli del Paese, in modo che la ripresa abbia basi più solide perché si punta al futuro dell’Italia tutta”.

La “Festa dell’Unità nazionale” è continuata, poi, nella Sala Auditorium della Scuola Elementare “4° Circolo San Domenico Savio”, con la cerimonia di consegna, insieme al Prefetto, dei certificati di cittadinanza ad alcuni rappresentanti dei nuovi cittadini italiani di origine straniera. Tra loro, Claudia Lami, nata a Barletta 19 anni fa, Ala Dritan, di origine albanese, Julia Lepanova, nata in Russia, e Udofia Glory Ekpenyong, di origine nigeriana.

Il nostro Mezzogiorno un tempo non molto lontano - ha rilevato il sindaco -  è stato terra di immigrazione. Oggi l’Italia è diventata un Paese di immigrazione, e possiamo contare anche sul contributo di questi cittadini che oggi, pur condividono le difficoltà della crisi, nel costruire le condizioni della ripresa”.  

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