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Il dirigente del Settore Bilancio e Programmazione economica e finanziaria Gentile consigliere Damiani, La prima: parlare di un “buco”, credo sia del tutto improprio. Semmai, si dovrebbe parlare di risorse aggiuntive, essendo preferibile - dal punto di vista prettamente contabile e in base al sano principio della prudenza - che i cosiddetti oneri di urbanizzazione trovino allocazione in bilancio solo al momento della loro riscossione. Certo, si potrebbero anche riportare come crediti (tecnicamente, residui attivi), ma in questo modo si creerebbero i presupposti per creare un avanzo di amministrazione “fittizio” e, magari, finanziare opere con risorse che non ci sono. Fatto è che, nel breve tempo intercorso tra l’approvazione del bilancio (in Consiglio il 27 novembre 2013) e quello del consuntivo (in Giunta, lo scorso 18 aprile), i 3,5 milioni di euro di crediti vantati dal Comune si sono ridotti a 2,7 milioni. Più precisamente: 1,7 milioni di oneri non versati e poco più di un milione gli interessi di mora maturati. Segno che l’Amministrazione non ha atteso i rilievi dei revisori dei conti, ma ha dato concretamente seguito alle proprie linee programmatiche (approvate - è il caso di sottolinearlo - il 10 febbraio di questo anno), offrendo di fatto la possibilità di alimentare il bilancio di previsione per il 2014 con le risorse incassate, così da dare spazio a nuovi investimenti. Infine, per quanto attiene lo spostamento della seduta del Consiglio per l’approvazione del consuntivo 2013 al 16 giugno, si sta operando in piena legittimità in quanto è stato lo stesso legislatore a prorogare i termini al 30 giugno 2014. Sulla questione dei 20 giorni necessari ai consiglieri per l’esame della proposta completa, al di là dello schematico riferimento alla normativa e al regolamento comunale di contabilità, credo possa essere interessante la giurisprudenza pugliese. Il nostro TAR, infatti, con la sentenza 251 del 2011, ha sostenuto che “non è obbligatorio mettere a disposizione dei consiglieri comunali la relazione dei revisori dei conti nel termine di 20 giorni prima della seduta di approvazione del rendiconto”. In ogni caso, i 20 giorni sono tutti a disposizione di ogni consigliere comunale per approvare il bilancio nei termini utili definiti dalla legge. In definitiva, la “trasparenza” e il “rispetto delle norme” restano, per l’Amministrazione, il riferimento sicuro per una sana tenuta dei conti pubblici.
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