Comune di Barletta - La Città della Disfida
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COMUNICATO STAMPA

72° ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA, CIVILE E MILITARE,
ALL’OCCUPAZIONE NAZISTA DEL ’43

Sabato 12 settembre 2015 – “Abbiamo il dovere di  mantenere vivo il ricordo e alta la memoria di uomini e donne partecipi dei tragici eventi che sconvolsero Barletta nel ’43”. Così il sindaco Pasquale Cascella ha sottolineato il senso del 72° anniversario della Resistenza militare all’occupazione nazista che la città ha celebrato per l’intera mattinata fino alla solenne consegna della medaglia della Liberazione al partigiano Vito Cuonzo.
Prima gli onori militari al rivellino del Castello,  da parte del Prefetto Clara Minerva e del sindaco, con le autorità militari e istituzionali. Quindi, l’omaggio a Piazza Monumento ai Caduti di tutte le guerre e, davanti alla lapide su cui sono scolpiti i nomi, alla memoria dei vigili urbani e dei netturbini vittime della rappresaglia nazista di quella drammatica giornata iniziata con l’occupazione della stazione ferroviaria, dove è stata scoperta una targa che rinnova la condanna della brutalità consumatasi quel giorno del ’43 con l’assassinio di quattro militari.
Il momento culminante delle celebrazioni  del 12 settembre è stato nella Chiesa del Monte di Pietà, quando al partigiano barlettano Vito Cuonzo è stata consegnata la medaglia che il Ministero della Difesa ha coniato nella ricorrenza del 70° Anniversario della Liberazione nazionale per onorare i partigiani, gli internati nei lager nazisti e i combattenti inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate ancora in vita nell’anniversario del 25 aprile.
“La memoria di chi ha vissuto personalmente quei drammatici episodi - ha affermato il sindaco Cascella nell’affiancare il Prefetto Minerva nella consegna del riconoscimento - deve essere custodita come eredità da tramandare alle nuove generazioni. Ringraziamo Vito Cuonzo per la lezione di vita e onoriamo in questa giornata tutti coloro che si sono battuti contro la tirannia e per conquistare i valori di cui oggi possiamo godere nella libertà e nella democrazia”.

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