LA DISFIDA DI BARLETTA 2015
Domenica 20 settembre, ultimo appuntamento a palazzo Della Marra con la presentazione in anteprima di un volume dedicato alla Disfida
Si concludono domenica le celebrazioni per la Disfida di Barletta 2015 con la presentazione del libro di Fulvio Delle Donne, Giulia Perrino, Victor Rivera Magos “Sulle tracce della Disfida: guerre, trionfi, percorsi di memoria tra medioevo ed età moderna”, appena pubblicato da Cafagna editore. Si tratta del primo volume di una collana di studi internazionale denominata "Tracce - Testi e studi di storia e cultura dell'Italia mediterranea medievale", che ha un comitato scientifico internazionale.
Interventi di: Luisa Derosa - Università di Bari; Sebastiano Valerio - Università di Foggi; Fulvio Delle Donne - Università della Basilicata; Antonietta Magliocca - Presidente Società di Storia Patria per la Puglia - Sezione di Barletta “S. Santeramo”
L'appuntamento è a Palazzo Della Marra alle ore 19.00.
IL LIBRO
La Disfida di Barletta (13 febbraio 1503) è un inestimabile patrimonio della memoria collettiva, trasformata in mito nazionale dal romanzo di Massimo d’Azeglio, dal cinema e dagli eventi del Novecento. Perché non risulti appiattita sul piano dell’indistinta rievocazione celebrativa, occorre, però, distinguere tra vicenda documentata e sua mitizzazione funzionale. Partendo dal ruolo giocato a Barletta dai sovrani aragonesi del Quattrocento, il volume ricostruisce eventi e contesti: seguendo le tracce della disfida, ne delinea l’evoluzione delle rappresentazioni iconografiche e tratteggia i processi con cui la città ne costruisce e rielabora la memoria. I risultati ne permettono una piena assimilazione alla più generale storia dell’Italia meridionale dei secoli XV e XVI.
GLI AUTORI
Fulvio Delle Donne è professore nell’Università della Basilicata. Nella sua produzione scientifica coniuga metodi e interessi storici con quelli filologico-letterari, coprendo un arco cronologico che va dal VI al XV secolo. È autore di numerose edizioni critiche di testi mediolatini e umanistici, nonché di monografie e articoli su riviste scientifiche internazionali. Tra le pubblicazioni di ambito aragonese si segnalano le edizioni critiche di Angelo de Grassis (Oratio Panigerica dicta domino Alfonso, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 2006), e di Gaspar Pelegrí (Historia Alphonsi primi regis, SISMEL-Ed. del Galluzzo, Firenze 2007; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 2015), nonché il volume Alfonso il Magnanimo e l’invenzione dell’Umanesimo monarchico. Ideologia e strategie di legittimazione alla corte aragonese di Napoli, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 2015.
Giulia Perrino è dottore di ricerca in “Storia dell’arte comparata, civiltà e culture dei paesi del Mediterraneo”. Fondatrice dell’“Archivio Fotografico Pugliese”, primo archivio digitale di immagini della Puglia, è stata vincitrice regionale di Borsa per lavoro di ricerca con un progetto di gestione dell’archivio fotografico digitale della casa editrice Gius.Laterza & Figli. Ha collaborato, inoltre, con la stessa casa editrice in qualità di ricercatrice iconografica, illustrando numerosi volumi, tra i quali Sulle ali del vento. Storia e avventura della navigazione a vela (Laterza, Roma-Bari 2009) e Paesaggi rurali storici (Laterza, Roma-Bari 2011). Per i tipi Caratteri Mobili ha pubblicato nel 2013 la monografia Affari pubblici e devozione privata. Santa Maria del Casale a Brindisi, saggio vincitore del I premio al concorso Puglia In-Difesa, bandito nel 2010 da Adirt, Centro di studi normanno-svevi e comune di Barletta. Ha pubblicato contributi in riviste, miscellanee e cataloghi di mostre con le case editrici Adda ed Edipuglia. I suoi interessi di studio e di ricerca si orientano sui rapporti tra arte e storia sociale, con particolare attenzione all’araldica.
Victor Rivera Magos è dottorando di ricerca nell’Università della Basilicata, vicepresidente dell’Associazione del Centro di studi normanno-svevi e socio ordinario della Società di storia patria per la Puglia. Studia comunità urbane, consistenza dei poteri politici ed economici, composizione dei ceti dirigenti e della preminenza nell'Italia meridionale medievale, con particolare riferimento alla Puglia. Ha fatto parte del gruppo di lavoro sulla “Storia di Manfredonia” diretto da Saverio Russo, insieme al quale è anche tra i responsabili di quello per la “Storia di Barletta”. Ha pubblicato diversi contributi in riviste, manuali e miscellanee con le case editrici Adda, Caratterimobili, Laterza, Edipuglia. È membro della segreteria scientifica della collana “Aufidus” edita da Edipuglia. Per la stessa casa editrice ha curato il volume Una famiglia, una città. I Della Marra di Barletta nel Medioevo (Mediterranea 29, 2014). Per Cafagna Editore è autore del contributo «Inter vicinas civitates resplendet». Costruzione dello spazio e proiezione territoriale: Barletta alla fine del Duecento (Quaderni di Baruli Res, III, 2015).
LA COLLANA
Direzione scientifica: Cristina Andenna, Guido Cappelli, Stefano Cingolani, Pasquale Cordasco, Fulvio Delle Donne, Luisa Derosa, Paolo Garbini, Stéphane Gioanni, Amalia Galdi, Benoît Grévin, Francesco Panarelli, Annick Peters-Custot, Victor Rivera Magos, Kristjan Toomaspoeg, Jaume Torró Torrent, Sebastiano Valerio, Alessandro Vanoli, Francesco Violante
Molteplici furono i punti di partenza e di arrivo delle traiettorie mediterranee, che, nel corso dell’esteso millennio medievale, trovarono un punto di intersezione ineludibile nel lungo “pontile” costituito dall’Italia. Una forte ed evidente multiculturalità caratterizzò l’intero bacino del Mediterraneo, mettendo in contatto le sponde dell’Europa con quelle dell’Africa e del vicino Oriente. Quegli incroci di civiltà possono costituire senz’altro un modello a cui guardare anche nell’attuale mondo: non per rispondere a un bisogno di interpretazioni attualizzanti, ma per delineare una più complessa semantica dell’eterogeneità e una diversa idea di comunità euromediterranea. In tale prospettiva, le tracce dei percorsi che portarono alla creazione di importanti centri di propulsione intellettuale meritano di essere indagate specificamente con adeguati strumenti di sintesi. L’obiettivo è di restituire non solo una più corretta profondità storica agli eventi, ma anche di rendere più ampiamente accessibile il prezioso patrimonio della nostra memoria collettiva.
Immagini allegate
1. Cavalcata di intronizzazione di Ferdinando II (New York, Pierpont Morgan Library)
2. Michele De Napoli, La Disfida di Barletta, bozzetto per il sipario del Teatro Piccinni di Bari, 1853, Terlizzi, Pinacoteca De Napoli