DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA CULTURA:
DA DE NITTIS A CANNE DELLA BATTAGLIA
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Canne della Battaglia |
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De Nittis in “trasferta” a Canosa |
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Venerdì 22 gennaio 2016 – Doppio appuntamento culturale questa mattina: prima con le opere di De Nittis in “trasferta” a Canosa e, poi, a Canne della Battaglia. Il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, non ha voluto mancare all’inaugurazione della mostra “Le parole non dette”, allestita nel “Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva” di Canosa all’interno del quale, come in un ambiente della sua epoca, è stata allestita una rassegna di opere del maestro dell’impressionismo, che partì da Barletta per Parigi e le grandi città europee, tra le quali il ventaglio che De Nittis aveva dipinto per la moglie, alcuni oli dedicati al territorio dell’Ofanto che, appunto, unisce i territori di Canosa e Barletta, pastelli e persino foto inedite che un collezionista privato (che ha voluto restare anonimo) ha offerto per la suggestiva rassegna.
“La straordinaria produzione artistica di De Nittis - ha affermato il sindaco - non conosce confini né limiti. Queste opere confermano l’ineguagliabile talento di uno dei più virtuosi maestri del rinnovamento artistico dell’Ottocento che deve spronarci ad approfondire l’intero messaggio culturale di un patrimonio che si rivela essere ancora più ricco ed esteso di quello custodito nella donazione della moglie, Leontine Gruvelle, alla città di Giuseppe De Nittis. Dovremo dunque creare nuove occasioni per mettere insieme queste opere e valorizzare un patrimonio comune ”.
A conclusione dell’evento, al quale ha partecipato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, il sindaco ha colto l’occasione per accompagnare l’esponente della Regione in una visita a Canne della Battaglia, insieme al consigliere regionale Ruggiero Mennea e al presidente della Provincia Francesco Spina, per approfondire, all’indomani dell’inserimento del sito annibalico nel Polo museale regionale, le opportunità offerte dalla scelta ministeriale.
“L’atto riparatore compiuto dal ministro Franceschini - ha precisato il sindaco - deve indurre a individuare e concentrare nuove risorse sulla valorizzazione di un’area storica, archeologica e paesaggistica così straordinaria. Ora tocca al partecipe coinvolgimento del Comune, della Provincia e della Regione misurarsi con una visione inclusiva del patrimonio dell’area ofantina nel sistema culturale e turistico che la Puglia può offrire all’intero Paese”.