Comune di Barletta - La Città della Disfida
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COMUNICATO STAMPA

A "CASA DE NITTIS" IL PREZIOSO LASCITO DI LÉONTINE GRUVELLE

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“Al Municipio di Barletta, Italia, tutti i libri aventi una dedica al nome di mio marito, mio figlio o mio e tutti i quadri, studi, incisioni, pregandoli di distribuirne nei musei d’Italia, e anche all’estero, per la migliore gloria del loro compatriota, eccettuata la Francia, conservando ciò che il Consiglio Municipale giudicherà conveniente. Conto sul loro onore e il loro patriottismo per curare la fama del loro compatriota mettendo la espressa condizione che niente sarà giammai venduto, né con vendita all’asta, né altrimenti”.
E’ stata questa la volontà della “compagna, amica, modella e moglie” di Giuseppe De Nittis, Léontine Gruvelle, il cui testamento, aperto nel settembre 1913 (circa un mese dopo la sua morte), prevedeva la donazione di centoquarantasei dipinti tra oli, pastelli e acquerelli, sessantuno incisioni e centocinquanta libri. Oltre settanta anni dopo l’accettazione ufficiale del legato, e tante traversie come quelle segnate dalle due guerre mondiali, sarà Palazzo Della Marra ad aprire le porte al pubblico, venerdì 2 dicembre alle 17.00, come “Casa De Nittis” che Lèontine aveva immaginato con tanta dedizione e attenzione alle origini del marito prematuramente scomparso. Era il 6 gennaio 1914 quando l’Amministrazione incaricò il pittore Giuseppe Gabbiani di effettuare il trasporto delle opere di De Nittis che giunsero a Barletta negli ultimi giorni del mese di marzo. Dovettero passare ancora diversi anni affinché la cittadinanza potesse finalmente ammirarle, nel 1920. La prima sistemazione, in “un salone attiguo alla Biblioteca e Museo Comunale”, si rivelò subito inadeguata e precaria e, tre anni dopo, si decise di trasferire le opere nell’aula grande della scuola “Massimo d’Azeglio”, in attesa della più idonea sistemazione identificata in Palazzo San Domenico, che il 19 marzo 1929 fu inaugurata come “Museo-Pinacoteca De Nittis”. Nel 1943, per ragioni belliche, la collezione venne trasferita a Castel del Monte. Al rientro, al termine della guerra, la donazione fu nuovamente collocata a Palazzo San Domenico, in locali rivelatisi nel tempo angusti e umidi. Nell’aprile 1992 la Pinacoteca De Nittis e altre collezioni di artisti legati alla stessa scuola furono collocate nelle sale del Castello. Nello stesso anno iniziarono i lavori di restauro di Palazzo Della Marra, che, a marzo 2006, a conclusione dei restauri, divenne la sede definitiva della collezione. La “casa” potrà così valorizzare un lascito che intreccia il segno artistico con il vissuto breve ma intenso di De Nittis attraverso ambientazioni e testimonianze accomunate da quel concetto di universalità dell’arte che muovendo dalle sponde dell’Ofanto ha attraversato aree di campagna e raggiunto le grandi città di Napoli, Parigi e Londra lungo un viaggio che continua a non conoscere, né confini geografici né temporali.

Barletta, 30 novembre 2016