Notte Bianca e Giornate europee del Patrimonio, la conferenza stampa
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Barletta, venerdì 21 settembre, 2018 - “Cultura, identità e divertimento. Sono questi gli ingredienti che caratterizzeranno l’edizione 2018 della Notte Bianca nella nostra città. Un programma ricco, allestito grazie alla collaborazione di diversi settori comunali, associazioni di volontariato, esercenti e associazioni di categoria”.
Lo ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, in conferenza stampa a palazzo di città, per illustrare il programma de La Notte Bianca e delle Giornate europee del Patronio, insieme al vicesindaco Marcello Lanotte, all’assessore alla Cultura Michele Ciniero, al Comandante della polizia municipale Savino Filannino, monsignor Angelo Dipasquale arciprete della cattedrale di Santa Maria Maggiore e monsignor Sabino Lattanzio parroco di San Giacomo.
“I barlettani e quanti avranno il piacere di trascorrere la nottata di sabato nella nostra città non si annoieranno. Ma non solo. La coincidenza con le Giornate europee del Patrimonio – aggiunge Cannito - ci consentirà di far conoscere i nostri beni, artistici e culturali, a partire da domani e per tutta la giornata di domenica, con eventi che coinvolgono non solo il centro cittadino e il borgo antico, ma anche Canne della Battaglia”.
Un apprezzamento particolare è stato espresso dal sindaco per gli eventi che coinvolgono quelle che ha definito “le due identità culturali e storiche della città, San Giacomo e la Cattedrale di Santa Maria Maggiore” che, per l’occasione, si potranno visitare fino a mezzanotte alla scoperta dei tesori preziosi che custodiscono.
Il vicesindaco Marcello Lanotte ha ringraziato le associazioni di categoria, Confesercenti, Confcommenrcio e Ape che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento e sottolineato che ci saranno diversi momenti e spettacoli a cura dell’Amministrazione comunale a costo zero, su tutti il concerto che si terrà in corso Vittorio Emanuele alle 23, con canzoni della grande Mina.
Sulla valorizzazione del patrimonio artistico della città è intervenuto l’assessore alla Cultura Michele Ciniero, ricordando gli appuntamenti di Canne della Battaglia e la possibilità di visitare castello e Palazzo Della Marra al costo di 1 euro.
L’ARTE DI CONDIVIDERE
Disegni dalle donazioni del Museo Civico
22 settembre – 21 ottobre 2018
Inaugurazione sabato 22 settembre ore 18,00
Museo Civico del Castello di Barletta
Il Comune di Barletta aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio con la mostra “L’arte di condividere. Disegni dalle donazioni del Museo Civico”.
La mostra, allestita nella sala disegni del Museo Civico per la prima volta aperta al pubblico, sarà inaugurata sabato 22 settembre alle ore 18,00 alla presenza del Sindaco Cosimo Damiano Cannito, dell’Assessore alla Cultura Michele Ciniero, della Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali Santa Scommegna e della storica dell’arte e curatrice della mostra Ester De Rosa.
L’esposizione, visitabile fino al 21 ottobre, raccoglie una selezione del ricco corpus grafico delle collezioni di Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano, Raffaele Girondi, Ferdinando Cafiero e Pasquale Virgilio, con l’obiettivo di favorire una conoscenza più completa del patrimonio conservato nel Museo Civico e documentare l’attività creativa degli autori, lo sviluppo delle collezioni, i rapporti di amicizia e professionali instaurati con artisti contemporanei. Il tema di questa edizione delle Giornate Europee del Patrimonio “L’arte di condividere” si lega profondamente con le scelte operate fin dai primi anni del Novecento dai collezionisti: dalle loro donazioni ha avuto origine l’intero percorso museale e i disegni esposti rappresentano una parte esemplificativa e preziosa di ciò essi hanno deciso di “condividere” con l’intera comunità cittadina.
Nelle cassettiere sarà possibile visionare opere dal XV al XX secolo, con un’ampia rassegna di generi, stili e tecniche (matita, carboncino, pastello o inchiostro). Numerosi i disegni firmati da grandi autori dell’Ottocento e Novecento italiano, tra cui Morelli, Palizzi, Cortese, Mancini, Armenise, Lista, Ciletti.
Sui pannelli espositivi le opere documentano l’attività disegnativa di Gabbiani, De Stefano, Girondi intesa come esercitazione accademica, ma anche come strumento pratico per l’elaborazione di un’idea da realizzare in pittura e come opera autonoma di intrinseca bellezza.