Comune di Barletta - La Città della Disfida
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COMUNICATO STAMPA

Apre la mostra Inhuman - Heimat

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Nell’ambito del CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO IN PUGLIA, prodotto dal TEATRO PUBBLICO PUGLIESE con la direzione artistica di Giusy Caroppo, sabato 18 luglio saranno inaugurate nel Castello di Barletta la mostra INHUMAN, con opere di KENDELL GEERS, OLEG KULIK, ANDRES SERRANO e HEIMAT di Jasmine Pignatelli.

Sabato 18 luglio, alle ore 18.30 nel Castello di Barletta si inaugura il CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO, progetto promosso dalla Regione Puglia in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e la direzione artistica della storica dell’arte Giusy Caroppo che si pone l’obiettivo operativo di costituire stabilmente in Puglia una rete policentrica d’eccellenza per la produzione e fruizione di arte contemporanea (arti visive, performative, identitarie).

L’opening vedrà l’apertura al pubblico delle mostre INHUMAN, con opere di Kendell Geers, Oleg Kulik e Andres Serrano, ed HEIMAT di Jasmine Pignatelli.

Porteranno saluti istituzionali, per la Regione Puglia il Presidente Michele Emiliano, per il Comune di Barletta, il Sindaco Cosimo Damiano Cannito, l’Assessore alla Cultura Graziana Carbone, la Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali Santa Scommegna. Interverranno: Paolo Ponzio, Coordinatore operativo  PiiiL Cultura Puglia ; Giuseppe D’Urso, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giusy Caroppo, Direttore artistico Circuito del Contemporaneo, Luigi Pannarale, Vice Presidente della Società italiana di Filosofia del Diritto.
Saranno presenti gli artisti: Kendell Geers, in conversazione con Gaetano Centrone, curatore di arte contemporanea e Jasmine Pignatelli, in conversazione con Nicola Zito, storico dell’arte.

Sebbene il lockdown, dovuto alla pandemia del COVID-19, abbia messo un freno alla pianificazione avviata di luoghi, operatori e iniziative, si è scelto di dare comunque inizio al CIRCUITO, partendo da Barletta e il Castello, in quanto sito già strutturato per il rispetto degli attuali protocolli di sicurezza e per la naturale propensione architettonica ad ospitare le arti multidisciplinari.

Per Barletta, si tratta di proseguire questa vocazione a farne un ideale “luogo del contemporaneo”, iniziata nel 2009 con On the ground Underground per Intrameonia Extra Art, le declinazioni di Watershed tra 2012 e 2013 sino alla grande mostra del 2018, VICTORY OF DEMOCRACY e l’istallazione pubblica GOVERNMENT di Andrei Molodkin.

La mostra INHUMAN, a cura del direttore artistico e autore del Circuito Giusy Caroppo, distribuita in tutti gli ambienti dei sotterranei del maniero, intende sollecitare la riflessione sull’universalità del degrado umano, della violenza esercitata dal singolo o dal potere ai danni della dignità della persona e delle sue libertà, anche alla luce del lockdown imposto dalla pandemia e dalle proteste mondiali a tutela delle differenze etniche, sfiorando la sfera morale e antropologica, al di là della storia, delle latitudini, dell’età anagrafica, dl sesso e religione, tanto da dimostrare come la “disumanità” sia, in effetti, “una delle qualità caratteristiche dell’essere umano” come già affermava nell’ottocento Ambrose Bierce.

Il concetto è declinato attraverso interventi site specific e opere caratterizzanti alcune serie storiche di tre artisti internazionali: Kendell Geers (Johannesburg-Sudafrica,1968. Vive a Bruxelles), Oleg Kulik (Kiev, 1961) e Andres Serrano (New York City, 1950).

Parallelamente, nell’ultima sala del Lapidarum, dedicato alla lettura della storia della città attraverso antichi reperti lapidei,  è installata la mostra HEIMAT/Sharing the land di Jasmine Pignatelli (Canada, 1968. Vive tra Bari e Roma), a cura di Tommaso Evangelista e prodotta in collaborazione con il MUSMA – Museo della Scultura di Matera nel 2019 e Synchronos.
Il progetto HEIMAT - dalla complessa parola tedesca traducibile come “Patria” -  giunge per la prima volta in Puglia, scelto dal direttore artistico oltre che per l’alto valore etico, sociale e didattico che rappresenta come una sorta di contraltare alla “coinquilina” INHUMAN, è nella filosofia della promozione degli artisti del territorio e della circuitazione delle opere d’arte proprio della sezione OUTSIDE(R) del CIRCUITO. In HEIMAT, sono esposte e accompagnate da documentazione video manciate di terra, raccolte da luoghi simbolo della storia d’Italia, in luoghi della memoria e che hanno contribuito a creare una coscienza collettiva italiana. Sono le terre del pozzo di Alfredino Rampi, di Barbiana, Riace, Lampedusa, luoghi d’arte come Morterone, di morte come Ostia Scalo, scenario dell’omicidio di Pasolini, del quartiere Tamburi di Taranto o dell’albero dedicato a Giovanni Falcone e tante altre, alle quali si aggiunge – per l’occasione -  la terra della Disfida, emblematica dell’unità nazionale.

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In contemporanea con le mostre, si svolgerà il progetto di ricerca internazionale TARANTO VOICES di Piero Mottola (Caserta, 1967. Vive e lavora a Roma), realizzato in collaborazione con il MArTA -  Museo Archeologico Nazionale di Taranto, istituzione che racconta - attraverso reperti che vanno da Paleolitico all’Età medievale, tra cui una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia - la memoria di uomini e donne che hanno vissuto l’Italia meridionale. TARANTO VOICES coinvolgerà gruppi di studenti, persone comuni, professionisti, coristi, di qualsiasi età e sesso, residenti nella città ed è orientato ad indagare le complesse relazioni tra il suono rumore della voce umana e le sue declinazioni estetico emozionali. Lo scopo è quello di far nascere una partitura mediante una ricerca sperimentale in vista di una auspicabile grande “interpretazione” per coro e orchestra in un luogo simbolo della città.

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Il Circuito del Contemporaneo in Puglia, format ideato dal direttore artistico Giusy Caroppo, è progetto finanziato nell’ambito delle FSC 2014-2020
“Interventi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e per la promozione del patrimonio immateriale” della Regione Puglia attuato dal Teatro Pubblico Pugliese con la direzione artistica della storica dell’arte Giusy Caroppo.

L’iniziativa progettuale muove dalla necessità di dotare il territorio regionale di un’infrastruttura, materiale e immateriale, dedicata alla diffusione, valorizzazione e produzione di arte contemporanea che potrà essere implementata nel tempo, in una dimensione pan-meridionale.

All’istituzionalizzazione del brand, lega una programmazione integrata dell’eventistica espositiva di alto profilo artistico-culturale (grandi mostre) e altre attività collaterali, prevalentemente in siti di rilevanza storico artistica e paesaggistica e una modalità di turismo culturale che favorisca la destagionalizzazione, promuovendo il ruolo sociale ed educativo dei presidi della rete, grazie al coinvolgimento della comunità e un piano per rendere accessibile la comunicazione e l’intero circuito.

A tal fine mira a dotarsi di un gruppo di lavoro qualificato, a stilare una mappatura di luoghi e iniziative di rilevanza regionale, nazionale e internazionale, ad applicare una specifica e collaudata metodologia nella organizzazione delle mostre, delle produzioni e delle attività culturali e di fruizione connesse.

Il progetto si pone in dialogo istituzioni di rilevanza nazionale e internazionale, alcune già fidelizzate con la Puglia, Comuni di Puglia, Direzione Regionale Musei della Puglia (MIBACT), Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, Poli Biblio-Museali della Puglia, enti che gestiscono Beni Culturali e grandi attrattori e sono predisposti ad accogliere o organizzare mostre d’arte contemporanea anche in spazi non convenzionali e urbani, in vista della costituzione dei “Poli integrati territoriali delle arti e della cultura”, nell’ottica di distribuire le attività in ciascuna delle sei aree regionali di rilevanza turistica.

Ufficio stampa Studio Esseci, di Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 -  gestione2@studioesseci.net - www.studioesseci.net


Barletta, 17 luglio 2020