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La
chiesa di San Giacomo è tra le più antiche di Barletta.
Se ne fa menzione per la prima volta in una bolla papale del 1158 di Adriano
IV: tra le varie chiese dipendenti dall'Abbazia di Monte Sacro sul Gargano
risulta anche una "ecclesia san Jacaobi extra portas Baruli".
Nel XIII sec. Federico II consentiva alla chiesa ed al monastero la costruzione
di un mulino, una taverna e un forno ad uso dei monaci e di chiunque avesse
voluto utilizzarlo, confermando il ruolo del complesso benedettino come
polo catalizzatore dello sviluppo urbano.
La struttura originale comprendeva oltre alla chiesa ed al convento anche
un ospedale per i pellegrini ed un cimiterium.
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