Settembre
’43.
Barletta si sveglia con i militari dell’Esercito italiano che
resistono alle truppe naziste.
Nel Castello svevo, il colonnello Grasso difende strenuamente la città.
I nazisti, rabbiosi, trucidano inermi cittadini.
I fatti sono noti.
Il sacrificio dei civili ed il coraggio dei militari è valso,
alla città di Barletta, il conferimento delle Medaglie d’Oro
al Merito Civile nel 1998 e al Valor Militare nel 2004.
Ricordare è importante.
È importante che la memoria di quei giorni rimanga impressa perennemente
nelle pagine di storia ma soprattutto nelle nostre menti e nei nostri
cuori.
Abbiamo bisogno di una memoria attiva e vitale che ci rammenti che la
Resistenza è una condizione permanente.
Dell’animo e del nostro agire quotidiano.
Della nostra vita.
E la Resistenza può diventare un valore diffuso se sapremo trasmetterla
ai nostri ragazzi con l’esempio delle azioni ripulite dalla retorica
delle parole.
Azioni che siano rivolte al bene comune piuttosto che al singolo bisogno.
Una democrazia forte ha il compito precipuo di generare pace.
E noi vogliamo generare la pace passando il testimone ai giovani nell’ideale
staffetta dei valori di libertà, giustizia sociale e del rispetto
della dignità umana.
Il testimone ha i colori del mondo.
Si chiama PACE.
Francesco
Salerno, sindaco
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