Comune di Barletta - La Città della Disfida
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COMUNICATO STAMPA

ERACLIO TORNA “LIBERO”


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Barletta, 21 aprile 2015 – Eraclio viene restituito alla città in tutta la sua imponente bellezza e torna a essere uno dei simboli storici più rappresentativi del territorio, grazie anche a operazioni di manutenzione e conservazione della statua eseguite sulle superfici bronzee consistite nella pulitura con trattamento chimico-meccanico, nella preparazione della superficie bronzea alla protezione finale con un trattamento del tutto simile a quello impiegato nell'intervento degli anni '80 del secolo scorso, nelle esecuzioni di localizzate risarciture di lacune ed equilibrature cromatiche.
La nuova azione di protezione delle superfici esterne si è resa necessaria poiché gli strati protettivi eseguiti nei precedenti restauri sono risultati essere ormai degradati tanto da poter pregiudicare la conservazione del manufatto, che così è stato possibile contrastare.
Il lavoro di manutenzione di verifica e controllo del Colosso e della sua struttura interna è avvenuto a distanza di oltre trent’anni dagli interventi di consolidamento statico, consistenti nella realizzazione di una struttura portante interna in acciaio inox finalizzata a liberare le gambe della statua dal peso della parte superiore.
Il nuovo intervento è da considerarsi come avvio di un controllo sistematico da effettuare nel tempo con una operazione di manutenzione “programmata” finalizzata a monitorare lo statua ed evitare l’attivarsi di processi degenerativi pericolosi per la sua vita. Le operazioni eseguite nel corso dell’ultimo anno si configurano principalmente come il punto di riferimento per successive operazioni di controllo e verifiche che dovranno prevedere cicliche azioni di semplice controllo (manutenzione ordinaria) e verifiche più sofisticate e più complesse (manutenzione ordinaria e straordinaria).
Tutti i rilievi, le diagnosi e le prove svolte costituiscono, quindi, i primi tasselli di un database da implementare di volta in volta e che permetterà la verifica scientifica dell’efficienza dei prodotti e metodi di conservazione nel tempo.
Entrando nel merito delle opere realizzate, è stato preliminarmente eseguito il rilievo laser scanner all’interno e all’esterno della statua, per poi procedere alla realizzazione di una campagna diagnostica al fine di verificare lo stato di conservazione e di efficienza materico/funzionale dell’apparato strutturale. Contestualmente sono state effettuate indagini e prove non distruttive e microdistruttive per definire i caratteri e lo stato di conservazione delle superfici per poi svolgere le operazioni di pulitura e protezione delle stesse.
Le analisi diagnostiche effettuate hanno prodotto risultati ampiamente soddisfacenti relativamente allo stato di conservazione sia delle superfici bronzee sia delle resine che costituiscono le saldature degli ‘appoggi’ della struttura portante interna.
Dalle indagini spettrofotometriche XRF la lega impiegata è risultata essere composta principalmente da rame con piombo e stagno.
I depositi riscontrati sulle superfici sono risultati coerenti con il contesto ambientale in cui è collocata la statua, consentendo appropriati interventi a protezione delle superfici interne ed esterne.
Le misure ultrasoniche hanno altresì permesso di verificare la continuità tra i vari ‘appoggi’ della struttura portante interna e la superficie interna della statua non registrando in alcun caso interruzioni significative. Per quanto riguarda le analisi sulle resine è emersa una notevole somiglianza tra i campioni nuovi, preparati per l’occasione, e quelli provenienti dalla statua a dimostrazione che il loro stato di conservazione è risultato essere piuttosto buono.
Sono state, in particolare, rilevate e accertate le terre di fusione tuttora presenti internamente alla statua che permetteranno di poter effettuare ulteriori indagini al fine di stabilire la datazione e la provenienza del manufatto bronzeo.
Tutte le operazioni sono state eseguite sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza della per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia nonché con la collaborazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma per le indagini non distruttive sulle superfici relative alla valutazione degli spessori della patina ed alla misura della velocità di corrosione.

Gli interventi effettuati

Rilievi
Le operazione di rilievo che hanno interessato l’intero manufatto bronzeo sono consistite in:
- rilievo laser scanner della statua all'esterno completo, ed all'interno per le parti accessibili;
- rilievo delle eventuali cricche e/o microfessurazioni presenti sulla superficie bronzea attraverso laser scanner di porzioni localizzate;
- monitoraggio dei parametri ambientali, quali temperatura ed umidità, sia all’esterno che all’interno della statua mediante installazione di termometri e termoigrometri.

Analisi diagnostiche sulle superfici esterne
Le indagini che sono state svolte sulla superficie esterna della statua hanno avuto i seguenti obiettivi:
- identificare le caratteristiche e lo stato di conservazione delle patine superficiali, tipo e natura dei pigmenti, individuazione del materiale di deposito, i prodotti della corrosione presenti e valutare l’alterazione chimica del film protettivo derivante da precedenti interventi;
- determinazione della composizione elementare del bronzo, definizione puntuale della lega impiegata e delle terre di fusione presenti;
- monitorare l'andamento del flusso di calore attraverso le superfici.

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Modello Tridimensionale con laser scanner

Manutenzione della struttura interna della statua
Gli interventi effettuati l’interno della statua hanno riguardato:
- revisione dello stato di conservazione e manutenzione delle due grate metalliche di ispezione presenti inferiormente e superiormente al busto della statua;
- revisione degli “appoggi” struttura/statua consistente nell’ispezione visiva del loro stato di conservazione, nella rimozione del vecchio strato di grasso, verifica dello stato ed ingrassaggio delle molle a tazza;
- accertamento dello stato di conservazione delle resine mediante confronto dell’esito delle prove di laboratorio di tipo fisico chimico realizzate su campioni di resina e su provini costituiti da prelievi della medesima resina presente tra la superficie interna della statua e le piastre in bronzo, al fine di valutare gli effetti dovuti all’invecchiamento in condizioni di particolare stress per la presenza di ampie variazioni termiche, continue vibrazioni ed esposizione agli agenti atmosferici;
- esecuzione, in corrispondenza degli “appoggi”, di prove ultrasoniche al fine di verificare l’eventuale presenza di discontinuità nonché lo stato di adesione della piastra interna in bronzo alla superficie interna della statua.
- manutenzione della struttura portante in acciaio inox.

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Tecnica di fusione del bronzo

Comune di Barletta - Settore Lavori Pubblici:
assessore arch. Azzurra Pelle, dirigente ing. Gianrodolfo Di Bari, Responsabile Unico del Procedimento arch. Mario Pagniello
Progetto: arch. Doriana De Tommasi e prof. ing. Giambattista De Tommasi
Direzione Lavori: ing. arch. Fabio Mastrofilippo
Consulenza scientifica: prof. ing. Giambattista De Tommasi
Consulenza specialistica: prof. Maurizio Marabelli e ing. Giorgio D’Ercoli (I.S.C.R.)
Impresa esecutrice: GRUPPO GE.DI. Srl di Altamura
Direttore tecnico di cantiere e restauratore: Cesare De Gregori
Alta sorveglianza:
dott.ssa Annunziata Piccolo e restauratore Vito Nicola Iacobellis - Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia