ADULTI |
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L’OCA AL PASSO - Antonio Tabucchi
D 3492/11
Una serie di interventi apparsi negli ultimi anni sulla stampa nazionale e internazionale ("El País", "l'Unità", "Corriere della Sera", "Herald Tribune", "Le Monde", "il manifesto", "Repubblica"), nei quali Tabucchi posa lo sguardo in special modo sul bellicismo trionfante, su terrorismo e antiterrorismo, sul ritorno del razzismo, sul revisionismo, sugli interessi finanziari e sulla minaccia di un nuovo autoritarismo. Collegati fra loro con criterio narrativo, questi interventi concepiti autonomamente si trasformano in un disegno unitario grazie al quale ciò che sembrava immotivato acquista un motivo, ciò che appariva insensato rivela un suo senso spesso inconfessabile e perverso. |
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SE QUESTO E’ UN UOMO - Primo Levi
MAG D 3861
Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, Se questo è un uomo è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio. Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò Se questo è un uomo nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei «Saggi» e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. |
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LA BANALITA’ DEL BENE. STORIA DI GIORGIO PERLASCA - Enrico Deaglio
MAG D 5016
Una storia vera, simile a un romanzo di avventure: l'incredibile vicenda del commerciante padovano Giorgio Perlasca (1910-1992) che, nell'inverno del 1944, a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il console spagnolo. Era stato un fascista entusiasta e aveva combattuto in Spagna come volontario per Franco. L'8 settembre 1943 lo trovò lontano da casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo, decise di rischiare la vita. Dal suo Diario, che costituisce uno dei capitoli del libro, emerge l'azione straordinaria di un uomo solo, aiutato da uno sparuto gruppo di persone, che sforna documenti falsi, realizza e difende otto "case rifugio", trova cibo, inganna nazisti tedeschi e ungheresi. Un organizzatore geniale e un magnifico impostore. Poi, il ritorno a casa e un silenzio durato quasi mezzo secolo, fino alla sua scoperta, merito di un gruppo di donne, ebree ungheresi, ragazzine all'epoca della guerra, che gli devono la vita. È stato onorato come eroe e "uomo giusto" in Ungheria, Israele, Stati Uniti, Spagna, e infine, grazie a questo libro, uscito vent'anni fa, anche in Italia. |
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LA MEMORIA RENDE LIBERI. - Enrico Mentana
MAG C 8932
"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli. |
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I BAMBINI SOPRAVISSUTI - Catherine Bailey
MAG C 8261
Berlino, settembre 1944. Ulrich von Hassell, ex ambasciatore tedesco in Italia e membro della resistenza contro il regime nazista, viene condannato a morte per aver partecipato a una congiura contro Hitler. Per punire i dissidenti Himmler ordina l’arresto delle famiglie di tutti i sospettati. Nella speranza di sfuggire alle rappresaglie dei nazisti Fey, la figlia di von Hassell, si nasconde nella campagna italiana. Ma quando le SS irrompono nell’antico palazzo in cui si è rifugiata, strappandole i due figli, il suo destino è segnato. Per lei ha inizio un terrificante viaggio attraverso l’Europa massacrata dalla guerra, alla ricerca dei suoi bambini. Da un palazzo nel cuore della campagna italiana agli orrori del campo di concentramento di Buchenwald, Catherine Bailey racconta una straordinaria storia di resistenza durante la seconda guerra mondiale, in cui il sacrificio estremo è sempre compiuto con coraggio e speranza. |
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STORIA DELLA RESISTENZA - Marcello Flores, Mimmo Franzinelli
MAG C 8878
I due anni che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 rappresentano un momento cruciale della storia d’Italia. Sono gli anni della guerra mondiale, con le truppe straniere che occupano il paese. Sono gli anni della guerra civile, con lo scontro tra italiani di diverso orientamento. Sono gli anni della guerra di liberazione, in cui si combatte contro il nazifascismo per preparare e far nascere una paese democratico e libero. È il ‘tempo delle scelte’ per una società italiana schiacciata sotto il tallone nazista e fascista, lacerata tra collaborazionismo e ribellismo. Una nazione divisa politicamente, militarmente e moralmente all’interno di un’Europa in fiamme. Per fare i conti con la storia della Resistenza italiana, il libro ripercorre le varie fasi delle diverse Resistenze: le specificità della guerriglia urbana, l’attestamento nelle regioni di montagna, l’organizzazione dei gruppi partigiani nelle zone di pianura. Affianca alla lotta armata le varie forme di supporto fornito ai ‘banditi’ da settori delle popolazioni, si addentra nella cosiddetta zona grigia, evidenzia la peculiarità delle deportazioni politica e razziale, nonché l’internamento dei militari. L’interazione con gli Alleati è colta nel contributo fornito alla campagna d’Italia, nelle rischiose missioni militari paracadutate dietro le linee, nel rilevante lavoro informativo svolto dai ‘ribelli’ per i servizi segreti angloamericani, senza tralasciare la ricostruzione del sostegno finanziario e armato preordinato dai centri Alleati in Svizzera. Una ricostruzione nuova, originale, vivida in cui lo sguardo d’insieme si alterna costantemente con l’attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o inedite. Un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi testimoni diretti di queste vicende sta dando sempre più spazio a un uso politico della Resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la storia. |
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LA MUSICA NELLA TRADIZIONE EBRAICA - Enrico Fubini
COLL. C 12/791
Il libro affronta alcuni problemi inerenti alla funzione della musica nella cultura e nella tradizione ebraica, alla sua specificità, vedendo nella musica non tanto un aspetto accessorio di una grande e complessa cultura, ma spesso una spia rivelatrice dello stesso pensiero ebraico nei suoi momenti più importanti e profondi. |
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RACCONTI DEL GHETTO - Israel Zangwill
C 2423/2
Mentre i ghetti ebraici restano ancor oggi il simbolo della più rigida segregazione, dell'isolamento coatto, nessuno di questi racconti si conchiude completamente all'interno del ghetto. Gli ebrei di Zangwill sono tutti figure di frontiera, in bilico tra la legge di Mosè e quella della ragione, o del cuore. I suoi dotti adolescenti, diligenti studiosi della tradizione talmudica, sembrano rosi da un tarlo segreto, da un'intima inquietudine che li spinge a scoprire cosa vi sia oltre le alte e solide mura del ghetto, che sia il fascino conturbante e decadente di Venezia o la Roma del XVI secolo e del sogno visionario della riunificazione delle due religioni e dei due popoli. La legge sabbatica è deliberatamente infranta, con i toni della commedia - dal commerciante della piccola cittadina che non vuol perdere i clienti cristiani - o con quelli del dramma - dalla vecchia che percorre di sabato trentasette miglia per vedere un'ultima volta il figlio morente. Eppure il richiamo delle radici ebraiche resta fortissimo e inesorabile... Alternando comico, tragico ed epico, Zangwill rappresenta un mondo ebraico affollato dei personaggi più diversi, ideale punto d'incontro tra la ricostruzione storica minuziosa e fedele e il gusto per un'affabulazione leggendaria, a tratti magica. Introduzione di Attilio Brilli. |
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GLI EBREI NELL’ITALIA FASCISTA - Michele Sarfatti
COLL. C 11/226
In una nuova edizione ampliata e aggiornata, lo studio più rigoroso e completo su uno dei momenti più bui della nostra storia del Novecento. Gli ebrei italiani, la loro vita e il loro progressivo soccombere negli anni che vanno dalla marcia su Roma alla fine della Shoah. Gli ebrei che negli anni del Risorgimento si erano «fatti italiani» più rapidamente dei loro concittadini, negli anni del fascismo videro le loro identità e le loro vite progressivamente limitate, sopraffatte, annientate. Essi erano docenti universitari e merciai ambulanti, osservanti e laici, italiani sin da Roma antica e stranieri, sionisti e nazionalisti italiani, fascisti e comunisti; unica fu invece la persecuzione antisemita a impostazione razzista che li colpì. L'autore, sulla base di vastissime ricerche archivistiche e bibliografiche, descrive gli aspetti collettivi e individuali di quella vicenda, illustrati anche tramite dati statistici, cartine, documenti e testimonianze dell'epoca. |
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I SOLITI EBREI - Daniele Scalise
MAG C 4314
Gli italiani sono antisemiti? Le leggende che vogliono la popolazione ebraica unita in una potente lobby sono ancora diffuse nell'Italia del Terzo millennio? È vero che nel Bel Paese sopravvive, alimentato da vecchi e nuovi pregiudizi, un sentimento di ostilità nei confronti degli ebrei? Giornalista, già ricercatore per il Censis, Daniele Scalise ci offre con questo libro un'inchiesta sul pregiudizio antiebraico nel nostro Paese. Un percorso attraverso la nostra cultura e la nostra storia fatto di interviste, testimonianze, racconti, riflessioni che illuminano uno dei lati oscuri della nostra coscienza nazionale. |
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L’ECO DEL SILENZIO - Elisa Springer
MAG C 6508
"Ricordare e commemorare le vittime del nazismo e del fascismo è un'azione oggi socialmente condivisa e spesso gratificante; fare in modo che questa memoria ci stimoli a occuparci delle ingiustizie quotidiane perpetrate intorno a noi è invece assai difficile. Elisa Springer, dal giorno in cui ha deciso di uscire con il suo racconto di ebrea vittima della persecuzione razziale, non ha mai smesso di parlare a folle di giovani, di uomini e donne per instillare in loro il coraggio di essere i "fiori" nuovi nel terribile deserto della violenza e della sopraffazione, la "voce" che chiede giustizia per quei tanti innocenti che ancora nascono solo per morire." |
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I FRANK - Mirjam Pressler, Genti Elias
MAG C 6537
Una donna di 93 anni muore lasciando una soffitta piena di memorie. Ma se quella signora è Helene Frank, sorella di Otto Frank padre di Anne, il valore di quelle memorie diventa inestimabile. Prima della guerra, quando Otto con la sua famiglia si trasferisce ad Amsterdam, sua madre Alice si stabilisce a Basilea e nella soffitta di casa, che erediterà Helene e poi suo figlio Buddy (compagno di giochi della cugina Anne), accumula ricordi, retaggio della famiglia Frank: oltre seimila documenti tra fotografie, cartoline, disegni, poesie e lettere, tra cui quelle che Otto le spedì da Auschwitz. Il racconto di quelle memorie, costruito dalla moglie di Buddy con la sapiente cura di Mirjam Pressler, restituisce un ritratto inedito e ancora più indelebile della famiglia Frank attraverso la loro fitta corrispondenza: gli amori, le vacanze estive, le angosce e le speranze durante gli anni di attese. E partendo dalla vita di Alice Frank prima della guerra, ci regala anche un'immagine di Anne precedente al "Diario", una bambina piena di aspettative e opportunità. |
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IL COMANDANTE DI AUSCHWITZ - Thomas Harding
MAG C 7583
Alla fine della Seconda guerra mondiale, viene creato un pool investigativo per scovare i gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell’Olocausto. Questa è la storia vera della vita e della cattura del più spietato di loro Hanns Alexander è un ebreo tedesco che si è rifugiato in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni delle SS, e in seguito arruolatosi nell’esercito inglese. È uno dei migliori investigatori del pool che è stato creato alla fine della Seconda guerra mondiale per scovare e assicurare alla giustizia internazionale i gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell’Olocausto. Il suo nemico numero uno si chiama Rudolph Höss, il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di oltre un milione di persone e freddo esecutore della “soluzione finale” voluta da Hitler. Ma Höss, che dopo la guerra vive sotto falsa identità, è una preda difficile da stanare, e Hanns dovrà giocare d’astuzia e agire con determinazione per riuscire a catturarlo. Questo libro – scritto dal pronipote di Alexander, ignaro dell’avventuroso passato del prozio fino al giorno del suo funerale, nel 2006 – racconta una sconvolgente pagina di storia: le vite parallele di due tedeschi. Un ebreo e un nazista destinati a incrociarsi in circostanze incredibili, fino alla resa dei conti finale. |
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CONTA LE STELLE, SE PUOI - Elena Loewenthal
C 6056
Moise Levi ha solo ventitré anni la mattina di fine estate in cui lascia Fossano portandosi dietro un carretto di stracci. Vuole andare a Torino a far fortuna, e non può immaginare che quello sia solo l'inizio di una lunga storia. Perché Moise possiede un fiuto eccezionale per gli affari e per i sentimenti: darà il via a una florida ditta di commerci nel ramo tessile, e avrà due mogli, sei figli e un'infinità di nipoti sparpagliati ai quattro angoli del mondo. Dopo la grande guerra mondiale e quel "brutto spettacolo" della marcia su Roma, finalmente la vita di tutti ha ripreso il suo corso. Meno male che nel 1924 a quel "brutto muso di Mussolini" gli è preso un colpo secco, altrimenti la storia di nonno Moise e della sua discendenza sarebbe stata molto diversa. Invece la famiglia Levi - con i suoi amori e i suoi affanni, i suoi commerci e le sue tribolazioni, le grandi cene di Pasqua e i lunghi silenzi delle stanze chiuse - diventa sempre più numerosa nella casa di via Maria Vittoria, costruita proprio lì dove una volta c'era il ghetto e adesso non c'è più. Elena Loewenthal non ha riscritto la Storia all'incontrario: ha provato piuttosto a mettere la vita al centro, dove la morte ha cancellato tutto. Ha lasciato scorrere la quotidianità dell'esistenza, con la sua allegria e la sua insensatezza, per vedere come le gioie e le fatiche di ogni giorno possano fondersi "in una cosa sola che non è troppo distante dalla felicità" |
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L’ORO DELL’OLOCAUSTO - Vincent Isabel
C 2753
La storia segreta dei beni rubati agli ebrei d'Europa. |
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IL PONTE DEI CORVI - Maria Massariello Arata
C 5871
L'autrice, figlia di un socialista perseguitato dal fascismo, partecipò alla Resistenza a Milano, svolgendo propaganda illegale e organizzando rifornimenti per i partigiani. Arrestata con il suo gruppo nel 1944, Maria fu condotta nel campo di prigionia di Bolzano e da qui deportata nel lager femminile di Ravensbruck, 80 km. a nord-est di Berlino, dove negli anni fra il 1939 e il 1945 passano circa 130.000 donne e fanciulli di 21 nazioni. In questo diario l'autrice racconta il lungo calvario di sofferenze, dal terribile viaggio verso la deportazione ai tragici mesi trascorsi nei lager, al rischioso ritorno in patria. |
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IL CONCETTO DI DIO DOPO AUSCHWITZ - Hans Jonas
MAG D 5720
"Per l'ebreo che vede nell'al di qua il luogo della creazione, della giustizia e della salvezza divina, Dio è in modo eminente il signore della storia e quindi "Auschwitz", per il credente, rimette in questione il concetto stesso di Dio che la tradizione ha tramandato. Auschwitz rappresenta quindi per l'esperienza ebraica della storia una realtà assolutamente nuova e inedita, che non può essere compresa e pensata con le categorie teologiche tradizionali. Quindi chi non intende rinunciare sic et simpliciter al concetto di Dio (e il filosofo può legittimamente rivendicare il diritto a non rinunciarvi), deve pensare questo concetto in modo del tutto nuovo e cercare una nuova risposta all'antico interrogativo di Giobbe. Ove decidesse di farlo, dovrebbe anche lasciar cadere l'antica concezione di Dio signore della storia: perciò, quale Dio ha permesso che ciò accadesse?" |
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AUSCHWITZ ERO IL NUMERO 220543 - Denis Avey, Rob Broomby
MAG C 7581
È possibile immaginare che qualcuno si sia introdotto ad Auschwitz volontariamente? «Era il 1944. Sono entrato ad Auschwitz di mia volontà.» Eppure, nel 1944, un uomo è stato capace di farlo. Denis Avey è un prigioniero di guerra inglese, che durante il giorno è costretto ai lavori forzati insieme ai detenuti ebrei. Gli basta poco per capire quale sia l’orrore che attende quegli uomini, consunti e stravolti, quando la sera fanno rientro al loro campo… Quello che intuisce è atroce, ma Denis sente di voler vedere con i propri occhi: in un gesto che pare folle, decide di scambiare la sua divisa da militare con gli stracci a righe di un ebreo di nome Hans, ed entrare nell’inferno di Auschwitz. Da quel momento ha inizio la sua lotta per salvare la propria vita e quella di tanti altri prigionieri ebrei. Una storia scioccante e commovente che, a più di sessant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Denis Avey ha finalmente trovato la forza di raccontare. Per testimoniare, ancora una volta, l’orrore dell’Olocausto. |
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LE LEGGI ANTIEBRAICHE SPIEGATE AGLI ITALIANI DI OGGI - Michele Sarfatti
D 2806/933
Articolato in quindici paragrafi e completato da un'ampia appendice, questo testo è una vera e propria guida alla conoscenza e alla consapevolezza di una delle pagine più tristi della storia della penisola. Destinato innanzitutto al mondo della scuola e a coloro che desiderano un'illustrazione sintetica, ma pur sempre seria e scientificamente adeguata, di uno dei passaggi più cruciali del Novecento italiano, il volume contiene alcuni brani che offriranno anche agli studiosi elementi per riaccendere il mai sopito dibattito su fascismo e storia d'Italia e su fascismo e nazismo. |
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LA CASA ROSSA - Francesco Terzulli
AP C 318
La casa rossa. Un campo di concentramento ad Alberobello. |
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LA STRADA PER AUSCHWITZ - Giovanni Gozzini
MAG C 5523
Forse nessun altro tema è stato studiato dagli storici più dello sterminio nazista degli ebrei. Eppure nella coscienza collettiva questo lavoro non sembra lasciare traccia: Auschwitz rimane sinonimo di un male tanto assoluto quanto incomprensibile. Per questo è necessario comprendere come il progetto politico sotteso allo sterminio degli ebrei sia drammaticamente vicino a noi nel tempo e nello spazio. Il libro porta l'attenzione del lettore proprio sulla "modernità" di Auschwitz, mettendo in luce la metodologia tecnico-burocratica dello sterminio, così come la strumentalità politica implicita nella logica della pulizia etnica. |
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IL SECOLO INFELICE - Imre Kertész
MAG C 5458
A un critico che metteva in dubbio la coerenza tra i suoi saggi e le sue opere narrative, Imre Kertész, nell'introduzione a questo libro, risponde che tutte le sue opere parlano del medesimo soggetto: "L’inavvicinabile". Lo scrittore ungherese, nella propria esistenza, ha vissuto per ben due volte "L'inavvicinabile": incarnato nei campi di sterminio di Auschwitz e Buchenwald, dove è stato recluso, e nella situazione storica in cui ha iniziato a raccontare la sua esperienza nei lager, ovvero sotto il tallone del regime comunista sovietico. "L'Olocausto e le condizioni di vita in cui scrivevo dell'Olocausto si erano fusi in modo indissolubile." L'Olocausto diventa allora un verbo coniugato al presente: è lo stato dal quale l'autore continua instancabilmente a inviarci messaggi e a costruire ponti per testimoniare la verità di quel "secolo infelice" che ha preceduto l'inizio di questo millennio e vi è poi confluito. Ecco perché, ci avverte lo stesso Kertész, gli scritti raccolti qui non possono essere considerati propriamente "saggi" ma, in modo più pregnante e corretto, devono essere definiti "approssimazioni": resoconti lucidi, crudeli, talvolta ironici ma sempre impietosi, della realtà e della natura umana di cui chi narra ha conosciuto gli straordinari abissi. |
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IL BAMBINO DI SCHINDLER - Marylin J. Harran, Elisabeth B. Leyson, Leon Leyson
MAG C 7131
Un piccolo villaggio, i fratelli, gli amici, le corse nei campi, il bagno in un fiume limpido: questa è la storia vera di Leon, quella di un mondo spazzato via all'improvviso dall'invasione dei nazisti. Quando nel 1939 l'esercito tedesco occupa la Polonia, Leon infatti ha soltanto dieci anni. Ben presto lui e la sua famiglia vengono confinati nel ghetto di Cracovia insieme a migliaia di ebrei. Con coraggio e un pizzico di fortuna Leon riesce a sopravvivere in quello che ormai sembra l'inferno in terra e viene assunto nella fabbrica di Oskar Schindler, il famoso imprenditore che riuscì a salvare e sottrarre ai campi di concentramento oltre milleduecento ebrei. In questa testimonianza rimasta a lungo inedita, Leon Leyson racconta la propria storia straordinaria, in cui grazie alla forza di un bambino l'impossibile diventa possibile. |
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IL SILENZIO DEI VIVI - Elisa Springer
MAG C 6370
Elisa Springer aveva ventisei anni quando venne arrestata a Milano, dove era stata mandata dalla famiglia per cercare rifugio contro la persecuzione nazista, quindi fu deportata a Auschwitz il 2 agosto 1944. Salvata dalla camera a gas dal gesto generoso di un Kapò, Elisa sperimenta l'orrore del più grande campo di sterminio. Eppure conserva il desiderio di vivere e una serie di fortunate coincidenze le consentiranno di tornare prima nella sua Vienna natale e poi in Italia. Da questo momento la sua storia cade nel silenzio assoluto, la sua vita si normalizza nasce un figlio e proprio la maternità è il segno della riscossa. È per lui che Elisa ritrova le parole che sembravano perdute per raccontare il suo dramma. |
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LA BIBLIOTECA PIU’ PICCOLA DEL MONDO - Antonio G. Iturbe
MAG C 7137
Il campo per famiglie di Auschwitz è l'unico in cui vivono i bambini. Come uccelli rari in gabbia, i piccoli passano le loro giornate nel blocco 31, il paravento di normalità che i nazisti hanno preparato per gli ispettori della Croce Rossa. In questa baracca, che è poco più di una stalla, Fredy Hirsch, un trentenne ebreo tedesco, ha organizzato una scuola clandestina, dotata addirittura di una vera biblioteca. Gli otto volumi che la compongono - fra cui "La breve storia del mondo" di H.G. Wells, un trattato di Freud, "Il buon soldato Svejk" e "Il conte di Montecristo" - sono affidati alle cure della quattordicenne cecoslovacca Edita. Squadernati, strappati e malridotti, i libri sono arrivati al campo per vie clandestine e pericolose, e difenderli non è certo semplice. Edita è disposta anche a rischiare la vita per salvare il suo tesoro, l'unico che le permette di fuggire dal dolore e dal plumbeo grigiore del campo di sterminio. Sarà proprio la sua fiducia nel potere dei libri a consentirle di sopravvivere all'orrore. Una storia vera di coraggio e speranza. |
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BALLANDO AD AUSCHWITZ - Paul Glaser
MAG C 7135
Cresciuto in una devota famiglia cattolica nei Paesi Bassi, Paul Glaser, già adulto, scopre di avere origini ebraiche. Turbato da questa rivelazione casuale, Paul cerca di capire cosa è successo alla sua famiglia durante la Seconda guerra mondiale, il motivo di un silenzio così lungo sulla propria identità, e il motivo della misteriosa frattura fra suo padre e Rosie, zia di Paul. Rosie Glaser, ebrea non praticante, è una donna magnetica, sensuale, esuberante, astuta, innamorata del ballo che neppure quando i nazisti prendono il potere si spaventa, e anzi apre una scuola di ballo nell'attico dei suoi genitori, naturalmente illegale. Tradita dagli uomini di cui si fidava, arrestata dalle SS, finisce ad Auschwitz. Nel campo di concentramento è determinata a sopravvivere, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, anche la sua passione per il ballo, anche la sua capacità seduttiva, messa a dura prova negli stenti cui è costretta. Delle milleduecento persone che sono arrivate con lei ad Auschwitz, solo otto sono sopravvissute. E tra loro c'è Rosie. Illustrato da una ricca selezione di foto, "Ballando ad Auschwitz" è insieme la cronaca di una indagine e di una scoperta che cambiano la vita di un uomo, Paul Glaser; è anche il ritratto di una donna straordinaria, segnata dall'amore, dal tradimento e dal coraggio. |
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IL DIARIO DI HELGA - Helga Weiss
MAG C 7122
Degli oltre quindicimila bambini rinchiusi nel campo di Terezín e in seguito deportati ad Auschwitz, solo un centinaio è sopravvissuto all’Olocausto. Helga è una di questi. «Chi non l’ha visto con i propri occhi non sarà mai in grado di immaginarselo, e forse un giorno neanche noi riusciremo a capire come sia stato possibile vivere in queste condizioni». È il settembre del 1938, a Praga l’esercito si mobilita per far fronte all’incombente minaccia nazista. Helga è una bambina e non sa cosa tutto ciò significhi, ma ogni giorno la Storia entra nella sua vita con la violenza di uno scarpone che sfonda una porta: il padre perde il lavoro, lei viene allontanata da scuola, la obbligano a portare sui vestiti una stella gialla pesante come una colpa. Helga non sa, però sente: sente i boati dei bombardamenti, sente i discorsi politici alla radio, sente le voci che gridano di correre al rifugio. E lei corre, e intanto scrive, disegna, racconta gli obblighi e i divieti, la gente che sparisce. Finché tocca anche a lei e alla sua famiglia. Prima a Terezín, poi ad Auschwitz-Birkenau, a Freiberg e infine a Mauthausen. La bambina adesso impara: impara cos’è un campo di concentramento, cos’è un campo di sterminio, le conseguenze ultime dell’essere ebrea sotto il Reich di Hitler. Impara cosa può diventare un essere umano. Anche mentre la sua infanzia si strappa per sempre, Helga non smette di osservare e raccontare: il diario della prigionia che oggi ci consegna è insieme un documento straordinario e un colpo al cuore. Perché nel tratto lieve dei disegni, nell’essenzialità delle parole, ci accorgiamo che neppure l’innocenza e la fantasia di una bambina possono nascondere l’orrore. Eppure, in un modo straziante e misterioso, il suo sguardo ferito non si fa piegare e riesce a illuminare la tenebra. |
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QUI NON CI SONO BAMBINI - Thomas Geve
MAG C 6192
A tredici anni il desiderio di esplorare e conoscere il mondo ti fa spalancare gli occhi, stupiti e avidi, sulla realtà che ti circonda: ma cosa succede quando il tuo unico, insuperabile orizzonte è quello dell'Olocausto, dell'umiliazione quotidiana e sistematica? Come si diventa uomini quando nulla intorno a te è degno di un uomo? "Sono nato nel 1929 e nel 1933 i nazisti prendono il potere: l'unico mio ricordo è la persecuzione". Thomas Geve ha tredici anni quando, nel 1943, viene deportato ad Auschwitz. Poiché ha l'aria di essere più grande della sua età, Thomas viene assegnato ai lavori forzati: nella logica folle e rovesciata del campo è una fortuna perché "i bambini al di sotto dei quindici anni vengono mandati direttamente alle camere a gas". Nonostante le quotidiane violenze, un lavoro che è solo tortura, la scientifica e continua offesa alla dignità umana, Thomas sopravvive: l'11 aprile 1945 le truppe alleate irrompono nel campo e liberano i prigionieri. Allora, per conservare la memoria dell'inferno e raccontare ai genitori ciò che ha visto, sceglie di fare quello che ogni bambino ha sempre fatto: inizia a disegnare. Si procura delle matite colorate, un bene prezioso e inarrivabile durante i giorni della prigionia, e trasforma il retro dei moduli e dei formulari delle SS nei 79 disegni che compongono questa raccolta. Un documento che tenta di sfidare l'abisso con lo sguardo, e le matite, di un bambino. |
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DIARIO - Anne Frank
C 6013
Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni. |
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LA CHIAVE DI SARA - Gilles Paquet-Brenner
MAG C 6574
Parigi, giorni nostri. Julia Jarmond, giornalista americana che vive in Francia da vent'anni, sta facendo un'inchiesta sui dolorosi fatti del Velodromo d'inverno, luogo in cui vennero ammassati migliaia di ebrei prima di essere deportati nei campi di concentramento. Lavorando alla ricostruzione degli avvenimenti, Julia incontra Sara, una donna che aveva dieci anni nel luglio del 1942, e ciò che prima era solo materiale per un articolo diventa una questione personale, legata ad un mistero della sua famiglia. A sessant'anni di distanza due destini si incrociano portando alla luce un segreto sconvolgente. |
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IL POSTO DEGLI EBREI - Amous Luzzatto
MAG D 4241
Sfuggendo a semplificazioni e stereotipi, Amos Luzzatto propone un nuovo e originale senso al concetto stesso di identità, che va rivisto e cambiato di generazione in generazione per far fare davvero un passo avanti alla società alla quale apparteniamo. |
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ANTISEMITISMO A SINISTRA - Gadi Luzzatto Voghera
MAG D4292
Gli ebrei europei sanno che la Shoàh fu frutto della cultura di destra, razzista, razziale e nazionalista. Le cose si sono però modificate e complicate col tempo. Continua e esistere, drammatico, un antisemitismo di destra, ma è tornato in superficie anche un antisemitismo di sinistra, sul quale si sono innestati nuovi temi germogliati da vecchie radici, mai del tutto estirpate. |
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LA NOTTE - Elie Wiesel
MAG D 5732
Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto? |
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C’ERANO ANCHE SS GENTILI? - Hédi Fried
MAG D 5812
Hédi Fried risponde a ogni domanda, in maniera semplice e diretta: le sue parole sincere, lucide e profondamente umane rappresentano una insostituibile lezione di memoria, perché nulla sia dimenticato. |
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SCOLPITELO NEL VOSTRO CUORE - Liliana Segre
MAG D 5823
Non ditelo mai che non ce la potete fare, non è vero. Ognuno di noi è fortissimo e responsabile di se stesso. Dobbiamo camminare nella vita, una gamba davanti all'altra. Che la marcia che vi aspetta sia la marcia della vita. Questo vorrei dirvi. "La memoria di Liliana Segre cerca il suo approdo nel presente. Le sue parole lo svelano: racconta di se stessa in guerra come una profuga, una clandestina, una rifugiata, una schiava lavoratrice. Usa espressioni della nostra contemporaneità affinché la testimonianza del passato sia un ponte per parlare dell'oggi. Qui e ora. E, interrogando il presente, Liliana indica quel futuro che solo i ragazzi in ascolto potranno, senza indifferenza e senza odio, disegnare, inventare, affermare.” |
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RADIO CLANDESTINA - Ascanio Celestini
MAG C 8627
La maggior parte delle strade dedicate ai morti delle Ardeatine si trova in periferia. Perché da lí venivano tanti degli antifascisti giustiziati. Spesso in quelle strade ci sono anche delle targhe. Ognuna di loro porta scritto un nome – Antonio, Giovanni, Pasquale – e racconta qualcosa di importante, qualcosa che si dovrebbe ricordare. Passandoci accanto distratti si può però pensare raccontino una storia corta come un trafiletto nei libri di scuola. Ma se la stessa storia la si ascolta invece dalla voce della sorella di Antonio, del padre di Pasquale o della moglie di Giovanni, allora si trasforma in una vicenda iniziata il 24 marzo del 1944 che non potrà finire finché qualcuno ne avrà il ricordo. Da queste memorie senza fine parte Ascanio Celestini per ricostruire l'azione di via Rasella e la rappresaglia nazista che la seguí. Sono memorie incomplete, conflittuali, irrisolte, che si incontrano in un racconto asciutto e struggente che, senza retorica, ricostruisce la verità storica e insieme tutta l'umana piccolezza di quelle vite perdute. Completano il volume un saggio di Alessandro Portelli, una nota di Mario Martone e le foto di Chiara Pasqualini. |
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IL CIELO SERENO E L’OMBRA DELLA SHOAH - Michele Sarfatti
MAG C 9146/2
La ricostruzione storica della persecuzione antiebraica nell'Italia fascista ha dovuto fare i conti sin dagli albori con una diffusa attitudine a minimizzare l'antisemitismo che, con gradazioni diverse, ha accompagnato il Ventennio. Nello specifico, la storiografia ha dovuto affrontare una tendenza a sottovalutare pregiudizi e orientamenti antiebraici nella società e nella cultura italiana; a oscurare il complesso percorso dell'antisemitismo fascista; a leggere l'alleanza con la Germania di Hitler come se quest'ultima non fosse costitutivamente votata alla persecuzione degli ebrei; a ridimensionare la collaborazione della Repubblica di Salò alla Shoah nazista. Ciò ha comportato l'insorgere di inciampi alla comprensione e deragliamenti nella ricostruzione. Il loro superamento ha costituito per gli storici un cimento suppletivo, tuttora in corso. Il libro ha per oggetto otto di questi inciampi e deragliamenti. |
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LA PIANISTA DI AUSCHWITZ - Suzy Zail
MAG C 7586
Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore... |
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UN TRENO PER AUSCHWITZ - Caroline Moorehead
MAG C 7584
Giugno 1940: l’esercito tedesco entra a Parigi e Hitler visita la Ville Lumière. I francesi assistono impotenti al campeggiare della svastica sui monumenti più importanti della città. E ben presto il regime mostra il suo volto più nero. Iniziano le discriminazioni contro gli ebrei, le torture ai patrioti che resistono, il furto delle principali ricchezze nazionali a beneficio dello sforzo bellico della Wehrmacht, con l’appoggio dei collaborazionisti di Vichy. Ma alcune donne coraggiose alzano la testa: Danielle Casanova, Betty Langlois, Maï Politzer, Charlotte Delbo, Georgette Rostaing, Simone Sampaix, Viva Nenni (figlia del noto politico italiano) e tante altre, di qualunque classe sociale. Trasportano messaggi, proteggono i ribelli, aiutano a passare la linea di confine, nascondono gli ebrei e ingannano i nazisti. Sono pronte a tutto, anche alla lotta armata e a correre ogni pericolo, perfino a morire, per un ideale superiore di libertà e giustizia. Giugno 1943: 230 di loro vengono catturate dalla Gestapo e deportate su un treno diretto ai campi di sterminio. Conosceranno l’orrore di Auschwitz e di altri terribili lager. Ma a tornare a casa saranno solo in 49. Questa è la loro storia. Una storia fatta di coraggio, solidarietà, forza e amicizia. |
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CLANDESTINA - Marie Jalowicz Simon
MAG C 7451
Marie Jalowicz vive a Berlino, ha 19 anni, è ebrea e quando nel 1941 muore suo padre, resta completamente sola. Con la guerra, la vita degli ebrei in Germania è diventata ancora pili difficile. Marie però non è disposta ad accettare passivamente l'arrivo della Gestapo come, quasi fossero incantati, fanno molti membri di quella comunità ebraica da cui decide di prendere, almeno psicologicamente, le distanze. E si pone un obiettivo: sopravvivere. Perché tutti ormai sanno dove conducono quei treni, sanno che alla fine di quei viaggi c'è solo la morte. Si sottrae quindi al lavoro forzato presso la Siemens, si stacca la stella gialla e, il 22 giugno 1942, entra in clandestinità. Per sopravvivere ha però bisogno, oltre che di documenti falsi, di nascondigli sicuri e di una buona dose di sangue freddo, anche di persone disposte ad aiutarla. Alcune, anche nazisti incalliti, lo faranno perché non sanno che è ebrea ed è difficile dire di no a una ventenne, altri perché mossi da idealismo politico, altri ancora per semplice senso di solidarietà umana. Per raggiungere la Palestina cercherà di sposare un giovane bulgaro, per avere un passaporto cinese, un aitante cinese. Troverà rifugio nella comunità artistica della città, convivrà con un giovane operaio olandese in casa di un'anziana donna. E mentre, quasi senza cibo, cerca di salvare se stessa, vede Berlino crollare sotto i bombardamenti alleati e infine entrare in città i soldati dell'Armata Rossa. |
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LA TERRIFICANTE STORIA DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO - Andrea Pitzer
MAG C 8518
Inizialmente concepiti come strutture carcerarie per prigionieri di guerra, i campi di concentramento hanno mutato nel corso dei decenni la loro funzione, diventando feroci strumenti nelle mani dei governi che li hanno utilizzati. In questo libro, basato su documenti d'archivio e testimonianze dei sopravvissuti, Andrea Pitzer racconta la storia geopolitica dei campi di concentramento. A partire dalla Cuba del 1890, passando per le Filippine e l'Africa meridionale dell'inizio del XX secolo, proseguendo con i tristemente noti Auschwitz e Birkenau, fino ad arrivare ai gulag sovietici e ai campi di detenzione in Cina e Corea durante la guerra fredda. Il denominatore comune è sempre uno: i campi sono utilizzati come mezzi per la delocalizzazione civile e la repressione politica. Spesso giustificati come misura di protezione di una nazione, o anche degli stessi gruppi internati, sono invece luoghi brutali e disumanizzanti che hanno causato la morte di milioni di persone. E la storia recente dimostra che la promessa solenne “Mai più” dopo gli orrori dell'Olocausto è stata miseramente disattesa... |
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