SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Aprile 2015
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SAGGISTICA
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Il testimone
MAG C 7448 Nuto Revelli

"La memoria è il motivo che unisce tutti i miei libri: non dimenticare, non rimuovere. Tutto nasce dall'esperienza di guerra, sul fronte russo, che mi ha segnato per sempre". La guerra in Russia, la lotta partigiana, il ritorno a casa, il lavoro, il mondo dei vinti e quello dei vincitori, la grande disillusione. Nuto Revelli risponde alle domande dei suoi interlocutori senza filtri, senza risparmiarsi, ma sempre con un'attenzione ai "sommersi" della storia, troppo spesso dimenticati, e un'urgenza nel ristabilire continuamente il valore della testimonianza, della memoria come antidoto all'ignoranza e presupposto per godere e proteggere la libertà. Un'opera che raccoglie le interviste più significative a un grande testimone del Ventesimo secolo.

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Mai più come ti ho visto
MAG C 7435 Massimo Bocchiola

Massimo Bocchiola racconta il suo mestiere di traduttore letterario, colui che insegue per centinaia, migliaia di pagine le parole degli altri, senza mai davvero raggiungerle, come un Achille "che rincorra Achille". E riflette sul legame fra la traduzione e il tempo. Restituire un testo in un'altra lingua significa far rivivere il passato, modificarlo, rendere la sua eco infinita, e quindi in qualche modo superare il limite, sconfiggere la morte. "Mai più come ti ho visto" è un saggio-memoir, ma anche una entusiasmante scorribanda letteraria, da Omero a Gadda a Beckett, da Ritsos a Lorca a Chateaubriand, da Nabokov a Auden a Borges, passando per il rugby, i gangster, il canto dei dugonghi e la Turandot.

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L’oro nel piatto: valore e valori del cibo
MAG C 7443 Andrea Segrè, Simone Arminio

Sprecare significa gettare il cibo nella spazzatura ma anche mangiare cibo spazzatura: il primo nuoce alla salute dell'uomo, il secondo danneggia la salute della natura. Entrambe sono legate fra loro, come al rapporto ambiente-uomo, risorse-consumi, ecologia-economia. Relazioni viziate, da cambiare. Non solo con la filosofia del cibo lento, della filiera corta, del chilometro zero. Onde corte, che increspano il mare in superficie. Senza però modificare le grandi correnti. Per nutrire il pianeta, l'unica strada è ridare valore al cibo. Ma quale cibo? Quello medio, né troppo basso né troppo alto. Un percorso che diventa un viaggio nei luoghi dove passa il cibo medio: dallo studio agricolo al mercato ortofrutticolo, dall'industria alimentare al supermercato, dal parco tematico all'esposizione universale. Per arrivare alla scuola: un (p)assaggio fondamentale. L'educazione alimentare serve a comprendere il valore del cibo, imparando a fruire invece che consumare, a evitare gli sprechi e i falsi miti degli spadellatori televisivi.

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Anatomia dinamica per l’artista
MAG A 1345 Burne Hogarth

I giudizi degli insegnanti e degli esperti sono stati unanimi: Anatomia dinamica per l'artista è opera fondamentale per lo studio artistico dell'anatomia, un lavoro unico e dettagliatissimo, assolutamente indispensabile per "gli addetti ai lavori". Il libro esplora, in modo approfondito e brillante, la struttura espressiva della forma umana, dal punto di vista dell'artista, a differenza dei testi tradizionali di anatomia che tendono a illustrare la struttura scheletrica e muscolare solo dal punto di vista dell'anatomia medica. Attraverso 300 chiarissime illustrazioni, Burne Hogarth documenta e spiega con grande competenza i dettagli anatomici della figura maschile e di quella femminile in movimento e a riposo, immaginandole nel loro vivere abituale. Avvalendosi di studi e diagrammi, Hogarth esamina inoltre il rapporto ritmico tra i vari muscoli e il risultato della loro azione sulla forma del corpo. Altri disegni aiutano l'artista a capire la figura in prospettiva e la figura nello spazio. Il libro è arricchito da disegni di grandi maestri: Michelangelo, Correggio, Rodin, Kandinsky, Picasso. Mettendo in evidenza le relazioni tra massa e movimento, e andando così oltre gli elementi strettamente anatomici, questo volume fornisce al lettore gli strumenti pratici per disegnare il corpo umano nel suo vivere.

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Come disegnare il chiaroscuro
MAG A 1346 Burne Hogarth

Saper disegnare il chiaroscuro con abilità e precisione è il segreto della forma tridimensionale in disegno e in pittura. Questo è il primo libro che affronta in modo specifico e completo l'argomento, ed è frutto di anni di studio di un artista noto a livello internazionale, autore di manuali di disegno divenuti ormai dei classici. Hogarth dimostra come l'intervento della luce renda la figura tridimensionale e illustra gli effetti di differenti tipi di luce su visi, figure, paesaggi, nature morte. Poi passa agli effetti di luce più complessi, e ci insegna a rappresentare stati emotivi, condizioni psicologiche, immagini simboliche e religiose. Per le esemplificazioni pratiche, Hogarth si avvale di diverse tecniche di disegno a matita, a carboncino, penna e inchiostro, pennello e inchiostro - invitando il lettore a sperimentare personalmente e a scegliere la tecnica che gli consenta di esprimere al meglio le proprie capacità artistiche.

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Come disegnare la testa
MAG A 1347 Burne Hogarth

Attraverso una sequenza di trecento disegni e diagrammi, Hogarth analizza le strutture di base, le proporzioni e l'anatomia della testa, delinea la forma precisa e la muscolatura di ogni lineamento facciale, abbozza i tipi di rughe, studia tutte le possibili angolazioni e segue i cambiamenti determinati dall'invecchiamento. Esamina quindi le varie tipologie di teste, prendendo in considerazione esenpi di differenti gruppi etnici. A integrazione dei suoi personali disegni e a conferma dei suoi principi, Hogarth propone una galleria di modelli di teste raffigurati da grandi artisti.

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Arte e matematica
MAG C 7426 Bruno D’Amore

Esiste una forte relazione fra il mondo dell'arte figurativa e il mondo della matematica. L'arte e la matematica sono, infatti, creazioni umane che hanno alla base la fantasia e un linguaggio rigoroso. Questo libro propone un'interessante dimostrazione del loro legame e della loro mutua interazione che, dalle pitture rupestri a oggi, ha prodotto innumerevoli capolavori e ispirazioni geniali. L'autore ripercorre la storia dell'arte intrecciandola a quella della matematica e mettendo in luce i numerosi punti in comune, con un approccio originale e fecondo che solo un matematico critico d'arte poteva immaginare. Lo scopo è quello di contribuire alla definitiva messa al bando della stolta idea delle "due culture": la cultura umana è unica e si arricchisce anche grazie alla diversità delle sue forme di espressione.

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La conversazione infinita
MAG C 7445 Maurice Blanchot

"La conversazione infinita" è senza dubbio il libro chiave di Maurice Blanchot e uno dei libri più inquieti, singolari e stimolanti di critica letteraria del secondo Novecento. Anche qui, come negli altri libri dell'autore, la riflessione muove da testi, autori, studi, problemi proposti volta a volta dall'attualità. Questi incontri appartengono spesso alla produzione letteraria, a volte sono "recensioni" a libri di sintesi interpretativa trascese in un rapporto libero; ma sempre in una prospettiva generale di pensiero. In confronto agli altri lavori di Blanchot, questo appare dunque più filosofico; più frammentato e insieme più compatto. I singoli testi si susseguono in una fitta polifonia che riprende e sospende, nel tessuto discontinuo delle occasioni critiche, una serie di interrogativi sempre più essenziali. La complessità del discorso viene evidenziata nei capitoli di raccordo stesi in forma di dialogo, dove la polarizzazione della ricerca, nell'alternanza di due voci disincarnate, obbedisce a una funzione organizzativa, all'esigenza di regolare i tempi e i livelli di approfondimento. Tra le parti più intense del volume quella introduttiva in forma di dialogo, coi temi apparentemente misteriosi della "fatica", della "benevolenza", dell'"evento"; le pagine sul significato dell'Ebraismo, quelle sui terroristi; su Orfeo, Don Giovanni, Tristano; sul "quotidiano"; sul narrare; sulla critica; e la ricapitolazione finale su "L'assenza di libro".

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Dialettica dell’illuminismo
MAG C 4493 Max Horkheimer, Theodor W. Adorno

Scritta in stretta collaborazione dai due pensatori tedeschi durante la guerra, l'opera risponde al bisogno di tradurre sul piano speculativo una duplice esperienza: quella dell'Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano lasciata alle spalle, e quella della società americana che li aveva accolti. Entrambe le esperienze provano - ed è la tesi del libro - che l'illuminismo ha la tendenza a rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell'aperta barbarie del fascismo, ma anche nell'asservimento totalitario delle masse attraverso la blandizie dell'industria culturale. Secondo gli autori, la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Il concetto stesso di questo pensiero, tuttavia, implica già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque. Per questo essi affermano che se l'illuminismo non accoglie in sé la coscienza di questo momento regressivo, firma la propria condanna, e che è un dovere di tutti riflettere sull'aspetto distruttivo del progresso. Gli autori vollero qui dare un contributo, poi risultato essenziale, a questa che è una "comprensione teoretica dell'oggi". Già edita una prima volta nel '47, l'opera è tra l'altro uscita nei "Paperbacks" nel 1980.