SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Giugno 2015
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SAGGISTICA
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Contro l’urbanistica
MAG D 5336 Franco La Cecla

L’urbanistica è diventata una disciplina sempre più inadeguata alla realtà delle città e del loro quotidiano farsi e disfarsi. I processi umani, economici, etnici e ambientali che si manifestano nei centri urbani sfuggono sistematicamente a piani e progetti, a mappe e logiche immobiliari. In più, l’urbanistica continua ad essere anacronisticamente legata all’architettura, con le sue ossessioni formalistiche e spettacolari. Le città, nel frattempo, crescono per spinte interne, non solo negli slums e nelle favels, ma nel ritorno ad una richiesta di spazio pubblico che si manifesta nei grandi eventi di piazza, da Gezi Park ad Occupy Wall Street. Mai come oggi, la democrazia si gioca nello spazio pubblico, nelle strade, sui marciapiedi. Urbanistica e pianificazione sono invece ancora prigioniere di una visione anni ’80, che mitizza la passività a scapito delle esigenze e tendenze del reale. Quello che serve oggi, argomenta l’autore, è una nuova scienza delle città, capace di garantire, in prima battuta, una vita dignitosa e decorosa per tutti. Un’urbanistica da rifondare, per rispondere al diritto ad una quotidianità ancora del tutto ignorata

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I volti delle emozioni
MAG D 5354 Pasquale Guaragnella

Giuseppe Ungaretti, dialogando con Leone Piccioni, invitava l'amico a non dimenticare quale implacabile ironia si nascondesse per lui dietro la parola Allegria. Mutuando un pensiero di Federico De Roberto - scrittore che, per le incomprensioni patite, si intendeva di amara "disdetta" della vita - potremmo dire che, sotto il segno della malinconia, il tempo si porta via talvolta non solo il riso, ma anche il sorriso. La prosa di alcuni autori studiati in questo libro - di Pirandello, Palazzeschi, Sbarbaro, Vittorini, oltre che degli stessi De Roberto e Ungaretti - disvela, secondo registro ancipite, una figura che attraversa emblematicamente il nostro Novecento letterario: dell'"uomo solo" che, partecipe tenacemente della vita e a un tempo distante da essa, incontra le emozioni del mondo ora con un volto a ciglio asciutto, ora con un volto gaio.

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Sulla libertà di stampa
MAG D 5350 Denis Diderot

La forma epistolare, sia pure in una lettera che Diderot ritiene destinata a essere resa pubblica, gli consente notazioni libere, divertenti o amare. C’è all’inizio la garbata presa in giro della propria bibliofilia o forse bibliomania, ci sono le considerazioni sugli uomini di governo pronti a disfare quanto è stato fatto da loro stessi poco prima prendendosi gioco “in modo indegno e stupido del benessere dei cittadini”, l’invito ai politici a non accanirsi sui predecessori senza averne esaminato le motivazioni che li hanno spinti ad agire, considerazioni storiche, politiche e morali.

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Il libro del bibliofilo
MAG D 5351 Anatole France

Un piccolo gioiellino, una lettura erudita di Anatole France, figlio di un libraio antiquario, scrittore e bibliofilo francese, Premio Nobel per la Letteratura nel 1921. Il testo, la Stampa, la Decorazione, la Carta, la Legatura, in 5 capitoli possiamo amare il Libro e questo piccolo libro di un genio guascone, condannato e dimenticato.

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Il comportamento verbale
MAG C 7465 Burrhus F. Skinner

Per Skinner, noto psicologo americano, l'uomo è un serbatoio di possibili azioni il cui effettivo profilo è sottilmente controllato dai risultati seguiti a ciascuna di quelle azioni. Se gli effetti delle nostre azioni precedenti rappresentano le mani che scolpiscono il nostro comportamento, allora Skinner mette in dubbio il controllo autonomo che ognuno di noi ha sul suo stesso comportamento, lanciando una sfida a coloro che pensano che l'uomo abbia una certa misura di libertà.

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Disturbi e difficoltà della scrittura
MAG B 3229 Cesare Cornoldi (a cura di)

Esiste una forte relazione fra il mondo dell'arte figurativa e il mondo della matematica. L'arte e la matematica sono, infatti, creazioni umane che hanno alla base la fantasia e un linguaggio rigoroso. Questo libro propone un'interessante dimostrazione del loro legame e della loro mutua interazione che, dalle pitture rupestri a oggi, ha prodotto innumerevoli capolavori e ispirazioni geniali. L'autore ripercorre la storia dell'arte intrecciandola a quella della matematica e mettendo in luce i numerosi punti in comune, con un approccio originale e fecondo che solo un matematico critico d'arte poteva immaginare. Lo scopo è quello di contribuire alla definitiva messa al bando della stolta idea delle "due culture": la cultura umana è unica e si arricchisce anche grazie alla diversità delle sue forme di espressione.

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Sindone
MAG C 7462 Andrea Nicolotti

Questo libro traccia una storia delle stoffe sepolcrali di Gesù, con particolare attenzione per quella oggi conservata a Torino. Il punto di partenza per ricostruire l'ambiente nel quale è nato e si è diffuso il culto per le diverse sindoni è il racconto fornito dai Vangeli. Procedendo lungo i secoli, dal Tardoantico al Medioevo, si nota un interesse sempre crescente e diffuso per la ricerca e il possesso di reliquie della passione e morte di Gesù, il cui numero aumenta esponenzialmente: una di queste è la Sindone di Torino, che avrà maggior fortuna rispetto a tutte le altre. La storia nota della reliquia torinese muove i primi passi nel Medioevo, quando compare in un villaggio della Francia, per poi spostarsi a Chambéry, nel cuore della Savoia, e infine a Torino, nuova capitale del ducato sabaudo e poi del regno d'Italia. È una storia a tratti avventurosa, spesso poco conosciuta, fatta di episodi che la storiografia sabauda e quella ecclesiastica hanno tentato di addomesticare. È una storia che coinvolge personaggi di primo piano della nobiltà, della politica, della Chiesa e della scienza. Nell'ultima parte del libro, che riguarda il secolo XX e il XXI, la storia della Sindone si intreccia con la storia degli studi scientifici, dalle prime fotografie passando per la datazione radiocarbonica, fino ai giorni nostri. Molto spazio è dedicato a smantellare ipotesi storiografiche che non reggono alla prova della critica e allo spinoso problema dell'autenticità della reliquia.