La Storia

In Biblioteca

   Il maggior contenitore di libri esistente in città è la Biblioteca Comunale. Ne ha oltre 66.000 che equivalgono ad uno sviluppo lineare di oltre due chilometri.
   Ma forse non è corretto valutare l'importanza di una biblioteca dai chilometri dei suoi libri. Da questo punto di vista del resto, la nostra è ben poca cosa rispetto alla Biblioteca "Lenin" di Mosca con i suoi 20 milioni di volumi o alla Biblioteca Nazionale di Firenze con i suoi 4 milioni.
   La Loffredo non è infatti una biblioteca di conversazione come le biblioteche nazionali centrali, che hanno il compito di conservare tutti i volumi stampati sul territorio nazionale.
   É invece una biblioteca di pubblica lettura che si propone di soddisfare i più immediati bisogni culturali della popolazione. Per questo i lettori hanno libero accesso a molti scaffali, da cui possono prelevare libri e riviste senza alcuna formalità...
   Bel posto la biblioteca, ove il silenzio custodisce le fatiche di uomini che nel tempo si sono dedicati all'arte e alle scienze! Giri intorno lo sguardo e ti par di sentire il discorso che Virgilio va intessendo con... Eistein postogli accanto. I volumi sono collocati negli scaffali per formato ed è successo che i due, così lontani nel tempo, si trovano ad essere vicini e a scambiarsi loro esperienze. Di tanto in tanto qualche lettore, prelevando ora l'uno ora l'altro, interrompe questo dialogo. Ma essi non se ne hanno a male; è un modo di rivedere il mondo, e poi sanno che presto torneranno vicini, quando il lettore riconsegnerà il libro.
   Sono intanto arrivati nuovi acquisti. Vi sono Rodari e Picasso, Borges e Malher, Galilei e Montale; libri di chimica e storia, sport, medicina, romanzi: autori d'ogni tempo e paese.
   Con l'apertura dei pacchi inizia il lavoro che porterà i libri al lettore. Il bibliotecario in verità, già prima si era documentato sulle ultime novità, facendone un elenco e chiedendo l'autorizzazione per gli acquisti. Ora che i volumi sono arrivati c'è da imprimere su ognuno il timbro della biblioteca, il numero d'ingresso, stabilire la collocazione in base al contenuto e al formato. Macchine elettroniche memorizzano questi ed altri dati e poi li riproducono su dieci, venti schede, quante ne servono per i vari cataloghi (autore, soggetto, titolo, topografico, ecc.). Intanto si pone sul dorso di ogni libro un cartellino con la segnatura che lo contraddistingue dagli altri, si prepara la tessera per il prestito e, quando infine si collocano le schede nei vari cataloghi e il libro nello scaffale, le operazioni... preliminari sono terminate: esso è pronto per l'uso.