SCELTI
PER VOI
Settembre
2006
STORIA |
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Franzinelli,
Mimmo C
2508/36
L’amnistia Togliatti
Milano, A. Mondadori, 2006
Un atto rilevante
dell'attività di governo di Palmiro Togliatti, ministro
di Grazia e Giustizia nonché segretario del PCI, è
consistito nell'emanazione dell'amnistia per reati comuni, politici
e militari: un atto che, approvato all'unanimità dal governo
De Gasperi per celebrare la nascita della Repubblica, ha determinato
la liberazione di migliaia di fascisti, senza distinzione tra
gli imputati di reati minori e i responsabili di gravi crimini.
Nel primo mese di applicazione tornarono in libertà 7000
fascisti detenuti: tra i primi beneficiari del provvedimento figurano
un colonnello dei carabinieri condannato all'ergastolo per l'assassinio
dei fratelli Rosselli e quattro torturatori della famigerata banda
Koch.
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Melograni,
Piero C
2481/47
Le bugie della storia
Milano, A. Mondadori, 2006
Una scelta di dieci menzogne tramandate dagli storici. A partire
dalla più
grossa: la Storia si ripete e serve a prevedere il futuro. Melograni
smonta alcune finora indiscusse verità e dimostra prove
alla mano che: l'Italia doveva essere federata e non unita; la
Belle Epoque fu tutt'altro che un'epoca di pace e di sviluppo;
le rivoluzioni scoppiano nei momenti di prosperità, non
in quelli di povertà e stenti; la Grande Guerra non fu
determinata da cause economiche; i comunisti mangiavano i bambini;
Marx non visitò mai una fabbrica; la globalizzazione esiste
da secoli; gli italiani non capirono Guglielmo Marconi. Ogni capitolo
è un sintetico e preciso saggio.
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Tabucchi,
Antonio D
3492/11
L’oca al passo
Milano, Feltrinelli, 2006
Una serie
di interventi apparsi negli ultimi anni sulla stampa nazionale
e internazionale ("El País", "l'Unità",
"Corriere della Sera", "Herald Tribune", "Le
Monde", "il manifesto", "Repubblica"),
nei quali Tabucchi posa lo sguardo in special modo sul bellicismo
trionfante, su terrorismo e antiterrorismo, sul ritorno del razzismo,
sul revisionismo, sugli interessi finanziari e sulla minaccia
di un nuovo autoritarismo. Collegati fra loro con criterio narrativo,
questi interventi concepiti autonomamente si trasformano in un
disegno unitario grazie al quale ciò che sembrava immotivato
acquista un motivo, ciò che appariva insensato rivela un
suo senso spesso inconfessabile e perverso. |
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Baima
Bollone, Pierluigi
C 3377/18
Le ultime ore di Mussolini
Milano, A. Mondadori, 2005
Chi ha ucciso
Benito Mussolini? Con quale arma e con quanti colpi? Il suo corpo
e quello di Claretta Petacci sono stati sottoposti, prima o dopo
la morte, a violenza? Dopo uno studio durato anni, già
presentato in convegni e trasmissioni televisive, il criminologo
Baima Bollone ricompone tutti i documenti e le testimonianze sull'argomento
utilizzando nuovi reperti e tecniche moderne di ricostruzione
fotografica. Emergeranno così particolari finora non considerati,
grazie anche alla competenza di medico legale che l'autore ha
dimostrato nei suoi studi sulla Sacra Sindone e sulla vita e la
morte di Gesù Cristo. |
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Pini,
Massimo C
2508/35
Craxi
Milano, A. Mondadori, 2006
Pini ricostruisce
la vita e la carriera politica del leader del Psi Bettino Craxi:
dalle esperienze militanti degli anni giovanili a Milano all'iscrizione
al partito avvenuta nel 1951; dall'elezione alla Camera dei deputati,
al primo governo nella storia della Repubblica guidato da un socialista.
Chiudono il volume gli anni infuocati di Tangentopoli, il crollo
rovinoso di quasi tutti i partiti, l'esilio e infine la morte
di Craxi, avvenuta ad Hammamet nel 2000. Quello che emerge è
anche un affresco di quasi cinquant'anni di storia italiana: le
battaglie a sinistra con il Pci, i governi di coalizione insieme
alla Dc, la contrapposizione Usa-Urss sul piano internazionale,
la lotta al terrorismo sul versante interno. |
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Pelé
C
3377/17
Io, l’unico re
Milano, A. Mondadori, 2006
Il suo nome
è sinonimo di calcio. E chi ama il calcio amerà
la sua storia. Il più grande giocatore di sempre è
nato in una baracca, che anche adesso sta in piedi a malapena,
retta forse dalla targa che porta il suo nome. Aveva un padre
calciatore, ma povero. Davvero altri tempi. Ha imparato i tiri
e le finte che lo hanno reso celebre giocando con una palla di
stracci e rigorosamente scalzo. Quello che è successo poi
va oltre ogni sogno di ragazzino. Edson Arantes do Nascimento
aveva solo diciassette anni quando arrivò quel "tocca
a te, ragazzo" che lo fece esordire, segnare e vincere i
Mondiali. Gol dopo gol, fino a mille e molto oltre, dopo aver
fatto piangere portieri e impazzire difensori, è diventato
per tutti, indiscutibilmente, "O Rei'; il re. Bagni di folla,
città in delirio: per vederlo giocare veniva ordinato il
cessate il fuoco in paesi in guerra, venivano espulsi gli arbitri
che volevano espellere lui. E poi ancora Mondiali, ancora gol
e vittorie. Partite entrate nella storia, nell'immaginario di
tutti gli appassionati di calcio, che vengono raccontate in queste
pagine come affascinanti radiocronache della memoria, dal punto
di vista privilegiato del goleador. Retroscena compresi. |
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