SCELTI PER VOI
Febbraio 2009
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)

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SAGGISTICA
L'albero

Massimo Rizzante
L’albero: saggi sul romanzo
Venezia, Marsilio, 2007
Il romanzo in tredici grandi scrittori del Novecento. Da Svevo a Kafka, da Broch a Nabokov, da Kenzaburò Oe a Saul Bellow e a Calvino: il significato estetico delle strutture formali e tematiche di grandi romanzi del XX secolo. Con una prefazione di Milan Kundera.

Il mio Dante

Roberto Benigni
Il mio Dante
Torino, Einaudi, 2008
Un libro scanzonato, leggero e dottissimo per chi ama la poesia e per le folle che dal 1991, dalle università ai teatri alla televisione, hanno cominciato o ricominciato ad amare Dante per come Benigni lo ha narrato. Il distillato del racconto orale con cui l'attore comico ha accompagnato tutte le sue letture dantesche. Che in modo allegro e pieno di vita ci parla di figure retoriche e di accenti, di bellezza e di amore, di religione, di Dio e del peccato. Un libro, infine, che col sorriso sulle labbra ci rende felici di parlare la stessa lingua di Dante Alighieri. Con uno scritto di Umberto Eco.

 

I segreti della Sistina

Roy Doliner – Benjamin Blech
I segreti della Sistina
Milano, Rizzoli, 2008
Fu un chirurgo ebreo dell'Indiana, Frank Mershberger, a notare per primo che la celebre raffigurazione di Dio nel pannello della Creazione della Cappella Sistina aveva la forma della sezione destra di un cervello umano. E negli anni trascorsi da questa rivelazione, gli studi sull'affresco hanno portato a scoperte ancora più inquietanti. Perché l'albero del Bene e del Male è un fico, e non un melo? Perché il serpente tentatore ha cosce e braccia, come descritto nei testi ebraici? Stimolati da queste e altre "coincidenze", uno storico dell'arte e un esperto di Talmud uniscono le loro forze per dimostrare che le immagini dell'affresco collocato nel cuore della cristianità non sono affatto la summa del pensiero cristiano. Celano invece un messaggio rivoluzionario, e per quei tempi eretico, rimasto incompreso per secoli, influenzato dagli studi cabalistici di Michelangelo. Con un codice che fa largo uso della simbologia ebraica e neoplatonica, il grande artista volle infatti esprimere un violento attacco alla corruzione della Chiesa, una nuova concezione della sessualità e l'idea della fratellanza universale tra le
religioni. Doliner e Blech portano alla luce un nuovo messaggio di questo genio ribelle in lotta perenne contro un potere ipocrita e autoritario. Il risultato è un racconto incalzante, ma anche un'indagine storica condotta con rigore e passione.

Filologia e libertà

Luciano Canfora
Filologia e libertà
Milano, A. Mondadori, 2008
Luciano Canfora è molto noto al grande pubblico come intellettuale impegnato e critico della modernità: forse non tutti però sanno che è anche un insigne studioso di storia antica e di filologia classica. Eppure, questa radice specialistica è forse il cuore profondo dell'attività, molto visibile e apprezzata, del Canfora polemista: l'abitudine al pensiero critico, all'interrogazione delle fonti, al dubbio sistematico sulle verità stabilite per decreto sono le armi migliori di un filologo. Nel suo nuovo libro, Canfora stabilisce in modo esplicito il collegamento tra l'analisi rigorosa dei testi - la filologia - e l'indipendenza e l'orgoglio intellettuale, quella libertà di pensiero che è la grande conquista dell'epoca moderna. Attraverso l'affascinante storia delle discipline filologiche, dai primi studiosi delle Sacre Scritture che osarono sottoporre a indagine testi intoccabili a Erasmo da Rotterdam, Spinoza e Giordano Bruno, dagli oscuri copisti medievali che salvarono i grandi scritti dell'antichità ai filologi dell'epoca moderna che ristabiliscono la verità storica della scrittura e della tradizione contro le mistificazioni ideologiche o religiose, Canfora ci mostra come la filologia sia stata la palestra della libertà intellettuale, dell'indipendenza della ricerca e del diritto degli uomini alla verità contro ogni oscurantismo.

Inchiesta sul Cristianesimo

Corrado Augias – Remo Cacitti
Inchiesta sul cristianesimo
Milano, A. Mondadori, 2008
Che cosa è accaduto dopo la morte di Gesù e com'è nata la religione che da lui ha preso il nome? Fino a che punto gli storici, esaminando fatti e testi e prescindendo da ogni considerazione di fede, possono ricostruire gli avvenimenti che hanno trasformato quel profeta umiliato, ucciso su un patibolo romano, nel fondatore di una delle più grandi religioni? Gesù non ha mai detto di voler fondare una Chiesa che portasse il suo nome, né di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di Adamo ed Eva, ristabilendo l'alleanza tra Dio e gli uomini. Non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per intervento di un dio. Da dove viene allora tutto il complesso apparato di norme, cariche, vestimenti, liturgie, formule, che caratterizza la Chiesa che a lui si richiama? Corrado Augias si confronta e dialoga sulla storia del cristianesimo delle origini con lo studioso Remo Cacitti. Una complessa avventura umana che ha il suo punto di svolta nella figura dell'imperatore Costantino, il primo a trasformare il cristianesimo in uno strumento di potere, opera che sarà poi completata, al termine del IV secolo, da un altro imperatore, Teodosio, che lo renderà religione imperiale. Grazie a questa documentata ricostruzione si giunge a comprendere perché la fede cristiana, che inizialmente era soltanto una corrente minoritaria del giudaismo, sia riuscita a sopravvivere per oltre venti secoli e a imporsi come una delle religioni più diffuse sull'intero pianeta.

Sinistra senza sinistra

Sinistra senza sinistra
Milano, Feltrinelli, 2008
In un contesto di disgregazione sociale, degrado istituzionale, impoverimento delle famiglie, l'Italia è l'unico paese europeo in cui la sinistra sembra aver abdicato alla propria esistenza, incapace di una sintesi virtuosa delle proprie diverse storie. Realizzato all'indomani delle elezioni del 13 e 14 aprile, "Sinistra senza sinistra" riunisce gli interventi di giornalisti, politici, docenti universitari sullo scenario politico attuale. Da Carlo Freccero a Stefano Rodotà, da Donatella della Porta a Gad Lerner, da Giorgio Bocca a Silvia Ballestra e molti altri, tutti hanno tentato di rispondere alla domanda: è davvero finita la sinistra nel nostro paese ?