SCELTI PER VOI
OTTOBRE 2011
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)
STORIA |
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Brando Marco - Lo strano caso di Federico II di Svevia. Un mito medievale nella cultura di massa
Palomar editore - MAG D 4825
Il mito dell'imperatore svevo ha generato speculazioni pseudoscientifiche, diatribe esoteriche, campagne pubblicitarie, persino campagne politiche. Ma "di chi è" Federico II di Svevia? Della gente, ovvero del senso comune che ne ha mitizzato la figura? Oppure l'imperatore svevo è degli storici? Di coloro che cercano di sottrarlo al vorace bisogno di miti manifestato dalla gente per poi restituirlo alla sua reale collocazione nel panorama del Medioevo? |
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De Luna Giovanni - La repubblica del dolore. Le memorie di un'Italia divisa
Feltrinelli editore - MAG C 6346
La memoria pubblica è un "patto" in cui ci si accorda su cosa trattenere e cosa lasciar cadere degli eventi del nostro passato. Su questi eventi si costruisce l'albero genealogico di una nazione. Sono i pilastri su cui fondare i programmi di studio per le scuole, i luoghi di memoria, i criteri espositivi dei musei, i calendari delle festività civili, le priorità da proporre nella grande arena dell'uso pubblico della storia, le scelte sulla base delle quali si orientano tutti i sentimenti del passato che attraversano la nostra esistenza collettiva. I fondamenti di quel "patto" cambiano a seconda delle varie "fasi" che scandiscono il processo storico di una nazione. Vent'anni fa, la classe politica uscita dal crollo della Prima Repubblica venne chiamata a una complessiva opera di "rifondazione". Si trattava di rinnovare un intero apparato simbolico. Vent'anni dopo prendiamo atto di un vero fallimento. A tenere insieme il patto fondativo della nostra memoria sono oggi infatti il dolore e il lutto che scaturiscono dal ricordo delle "vittime". Della mafia, del terrorismo, della Shoah, delle foibe, delle catastrofi naturali, del dovere, vittime, sempre e solo vittime. Il loro dolore, per potersi vedere riconosciuto, deve sopravanzare quello delle altre. Per emozionare, commuovere, suscitare consenso, le sofferenze vanno gridate. Quasi che le emozioni siano merci e che sia il mercato a imporre le sue regole, nel controllarne la domanda e l'offerta.
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Bouraoui Hédi - L' odissea di Annibale
Wip Edizioni - MAG C 6363
È un viaggio nel Mediterraneo, Djerba, Corsica e Creta, tra mito e realtà, storia e attualità, passato e presente, alla ricerca del suo umanesimo e del suo patrimonio così ricco di contrasti e di rassomiglianze, tessere di un mosaico e di un'arte del vivere degne di considerazione da parte dell'Europa. Un'utopia nuova alimentata dalla pace, dalla libertà, giustizia e dignità, dall'amore per il bello e per l'arte, da una mutua comprensione delle tre religioni monoteistiche, dall'accettazione della diversità culturale, dal dialogo tra le sponde del Mediterraneo. Un no alla globalizzazione, al neocolonialismo, al fanatismo e allo scontro di civiltà. Laura vendica suo fratello ucciso dalla mafia, sposa Annibale, un magrebino, lo segue da lontano nelle sue peripezie, indaga per farlo uscire di prigione. Una donna diplomatica, coraggiosa e intraprendente, pensosa del suo destino e della sorte di suo figlio Telemaco, simbolo di un futuro multiculturale. Un romanzo d'azione di una grande modernità; una scrittura venata di poesia, ricca di metafore e di rimandi culturali. Un'originale visione bouraouiana del villaggio globale sotto il segno del protagonismo femminile. |
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Diviccaro Antonio Massimo - S. Stefano di Barletta – Un monastero femminile “cistercense” nel mezzogiorno medievale (XII – XVI secolo)
Biblioteca comunale di Barletta editore - AP B 414/37
La pubblicazione proposta dal Diviccaro riproduce uno spaccato di storia locale che, muovendo dagli avvenimenti caratterizzanti la vita del monastero cistercense nel periodo compreso dal XII al XVI secolo, interseca la sua storia interna con le vicende sociali ed urbane entro cui fu fondato. Il volume rappresenta un chiaro esempio di come si debba raccontare la storia cittadina, ricostruendola e restituendola pezzo per pezzo, fatto per fatto, evento per evento, raccogliendo le tante tessere mancanti sparse qua e là, colmando gli spazi vuoti del mosaico storico della nostra città. |
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Duilio Maglio - Eraclio imperatore d’Oriente e campione della fede
Rotas editrice - AP A331
Quale personaggio raffigura la statua? È la prima imbarazzante domanda che il visitatore pone a chi lo accompagna appena si imbatte nel colossale bronzo che, con le grandi arcate ogivali della fiancata sinistra della basilica del Santo Sepolcro, offre una delle cartoline più suggestive di Barletta.
Questo studio ha il merito di offrire al lettore un panorama ampio e approfondito del dibattito storico e critico che nei secoli si è sviluppato intorno a questa eccezionale testimonianza storica e artistica.
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