SCELTI PER VOI
APRILE 2012
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)

link a temi di attualitalink a manuali

link a narrativalink a ragazzi

link a saggisticalink a storia

STORIA
copertina

Ruggero I e Roberto il Guiscardo
di Malaterra  Goffredo

MAG D 4911
Editore Ciolfi , 2002  

Goffredo Malaterra, cronista dell'XI secolo, fu monaco benedettino e venne in Italia meridionale al seguito del conte Ruggero I. Il testo presenta la cronaca della conquista normanna della Sicilia, con la completa disfatta dei Saraceni, anche le imprese di Roberto il Guiscardo nel mezzogiorno continentale e la sua campagna in Oriente. Ruggero e Roberto, i fratelli Altavilla che seppero contrapporsi a due imperatori, Enrico IV e Alessio I Comneno, sono rappresentati da Malaterra, a tutto tondo, con numerosi e importanti fatti che nessun altro ci ha riportato.

copertina

Ruggero II re di Sicilia
di Alessandro di Telese

MAG D 4910
Editore Ciolfi, 2002

La biografia di Ruggero II, fondatore del Regno di Sicilia che portava a compimento la gigantesca struttura politica ereditata dal padre Ruggero I e dallo zio Roberto il Guiscardo, fu scritta dall'abate Alessandro di Telese su invito della contessa Matilde sorella del sovrano, mentre costui era ancora in vita, per celebrare un personaggio e una vicenda di particolare rilievo nell'Italia dei primi decenni del sec. XII. Alessandro di Telese sviluppa in quattro libri il racconto delle vicende del suo 'eroe' dal 1127, anno della conquista per diritto ereditario del ducato di Puglia, al 1135 alloché vengono stroncate le ultime resistenze di alcuni irriducubili oppositori asserragliatisi nella fortezza di Napoli

copertina

Alla ricerca della musica perduta
di  Lotoro Francesco

OP. D 514
Editrice Rotas, 2011
Recuperare, eseguire e registrare tutte le opere scritte  dai musicisti nei Campi di concentramento è uno dei più importanti traguardi della nostra generazione.
Occorre agire perché questa musica si riprenda decenni di vita interdetta e passi dall’eccezionalità della produzione scritta in cattività alla normalità  dell’esecuzione concertistica o dello studio delle loro opere.
Perché è ciò che gli Autori di questa musica avrebbero voluto.

copertina

Festival. 60 anni di Sanremo. Una storia italiana
di Lomartire Carlo M.

MAG C 6561
Editore  Mondadori, 2012

È il 29 gennaio 1951 quando alla radio viene trasmessa la prima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo. Presenta Nunzio Filogamo, appena venti le canzoni in gara, il costo del biglietto è di 500 lire. Siamo nell'Italia del centrismo di De Gasperi, del Piano Marshall e della riforma agraria eppure, a dispetto delle poche righe che il "Corriere della Sera", unico tra i quotidiani dell'epoca, dedicò alla nuova manifestazione, quella che doveva essere una semplice competizione canora si trasformò anno dopo anno in un grande spettacolo popolare destinato all'immensa platea televisiva. Ma non solo. Nel corso dei decenni - mentre l'Italia e gli italiani cambiavano volto - su Sanremo si sono interrogate le penne di scrittori e polemisti, sociologi e opinion maker: autentica e fedele colonna sonora del paese o cartolina illustrata, sempre più sbiadita, di un provincialismo culturale duro a morire? Snobbato dai pochi (pochissimi) cantautori che non vi hanno mai partecipato, stigmatizzato dagli intellettuali superciliosi, il Festival si è rivelato nel tempo un termometro piuttosto affidabile delle evoluzioni del costume e della società. Districandosi in mezzo a una mole imponente di dati, aneddoti e retroscena, ma senza perdere di vista il contesto politico ed economico dell'ultimo mezzo secolo, Carlo Maria Lomartire tratteggia con scrupolo e attenzione l'affresco musicale di un'intera nazione e, insieme, un album di ricordi nel quale ognuno di noi si può ritrovare.

copertina

A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario
di Stancanelli Bianca

MAG D 4895
Editore Einaudi, 2012 
"Questa è la storia di Giuseppe Puglisi, prete-coraggio in terra di Sicilia. Fu eliminato nel 1993 perché, sottraendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento della mafia che nel rione Brancaccio, alle porte di Palermo, ha da tempo immemorabile creato un vivaio di manovalanza criminale. Un caso di inquietante solitudine. La solitudine dell'uomo di fede, impavido fino al sacrificio di sé. Una solitudine che Bianca Stancanelli racconta con appassionata meticolosità e rara efficacia letteraria nella convinzione - vedi la citazione di Borges in apertura di libro - che talvolta, a illuminare il buio della nostra generale codardia, basta l'esempio di un solo hombre valiente. È un modo per avvertire il lettore che quella che si accinge a leggere è la biografia di un piccolo prete dal grande cuore, un eroe vero tra tanti eroi di cartapesta, deciso a dare un'anima a un quartiere che un'anima non l'ha mai avuta, un quartiere abbandonato dallo Stato e posseduto dal diavolo, dove è già un atto di sfida camminare a testa alta". (Ermanno Rea)

copertina

Danza con il secolo
di Hessel Stéphane

MAG C 6452
Editore   ADD, 2011   

Attraversare un secolo e farlo insieme ai Grandi della Storia: questo è stato il destino di Stéphane Hessel, l'uomo che con "Indignatevi!" ha scosso le coscienze del mondo. Alle spalle di quelle poche pagine che si sono trasformate in un richiamo generazionale e culturale, c'è una vita straordinaria. Nato nel 1917 da una famiglia di artisti e scrittori. Hessel ha vissuto la stagione della Resistenza a fianco di De Gaullle, ha partecipato ai grandi momenti della vita internazionale come la stesura della Dichiarazione universale dei Diritti dell'uomo, passando dall'Onu a Saigon. dall'Africa a New York. Ad animarlo sempre una splendida curiosità per gli altri e un esistenza prodiga di militanze. La vita di Hessel racchiude molte vite, narrate in quésto libro con leggerezza, poesia e la forza di chi non smette di voler essere parte di un mondo che cambia.

copertina

All'apparir del vero
di D'Orta Marcello

MAG C 6566
Editore Piemme, 2012

Ci sono tanti enigmi che avvolgono la morte del grande poeta di Recanati: il mistero della conversione al cattolicesimo negli ultimi giorni della malattia, la sparizione di alcuni scritti autografi che lo attesterebbero, il giallo delle esequie e della tomba. Leopardi morì all'età di 39 anni, in un periodo in cui il colera stava devastando la città di Napoli. Il referto medico parlava in realtà di pericardite acuta. Grazie ad Antonio Ranieri, che fece interessare della questione il ministro di Polizia, le spoglie - così pare non furono gettate in una fossa comune, come le severe norme igieniche richiedevano, ma inumate nell'atrio della chiesa di San Vitale, sulla via di Pozzuoli presso Fuorigrotta. Nel 1939 la tomba, spostata al Parco Vergiliano a Piedigrotta (altrimenti detto Parco della tomba di Virgilio) nel quartiere Mergellina, fu dichiarata monumento nazionale. Questa la versione ufficiale. Marcello D'Orta, in un'indagine documentata, confuta la versione ufficiale e apre ai lettori una diversa prospettiva.