SCELTI PER VOI
GENNAIO 2013
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)

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ATTUALITA'
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Inseguendo Bolt
di Pietro Mennea

MAG C 6846
L'uomo più veloce del mondo è una figura mitica, che abita l'immaginario di tutti i popoli della terra in ogni epoca, da Achille ai supereroi. Oggi quel mito ha il volto e il fisico statuario di Usain Bolt, che calamita l'attenzione dei media ben oltre i confini dell'atletica. Anche Pietro Mennea è stato l'uomo più veloce del mondo. Per diciassette anni. Tanto è durato il suo record dei 200 metri (19"72) oggi detenuto dal giamaicano. Due atleti dal fisico diverso che in epoche differenti hanno affrontato da protagonisti la stessa sfida. Una posizione che permette a Mennea di analizzare il fenomeno Bolt da un punto di vista unico: quello di chi è già passato dallo stesso percorso in termini di allenamenti, infortuni, pressione mediatica, polemiche, sfide, successi e sconfitte. E solitudine. Entrambi hanno dominato le rispettive epoche, aprendo una strada totalmente nuova nei metodi di allenamento e imponendo consapevolmente un ruolo del campione sportivo che non si esaurisce nel primato.

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Buccinasco
di Nando Dalla Chiesa e Martina Panzarasa 

MAG C 6820
La mafia al Nord. L'espansione della 'ndrangheta alle porte di Milano. Come è potuto accadere? L'indagine sull'hinterland sud della città, Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Rozzano e Trezzano sul Naviglio, ha al suo centro Buccinasco, niente più che un piccolo gruppo di cascine, diventato, negli anni delle grandi emigrazioni, culla dei clan calabresi. Fino a guadagnarsi il soprannome di "Platì del Nord" - il centro dell'Aspromonte da cui proviene il nucleo più significativo di immigrati. Buccinasco è stato uno degli epicentri della terribile stagione dei sequestri di persona degli anni Settanta, poi uno dei fortini strategici dello spaccio di stupefacenti, quindi il regno del boss Antonio Papalia, a lungo considerato il più potente esponente della 'ndrangheta in Lombardia. Proprio li dove la sinistra allestiva efficienti servizi sociali - e moltiplicava vie dedicate agli eroi dell'antifascismo - i gruppi calabresi lavoravano per il monopolio del ciclo del cemento, contando sul silenzio degli imprenditori e su complicità crescenti. Eppure nulla accade per caso. Cosi la storia di Buccinasco è ricostruita in stretto rapporto con i cicli delle migrazioni, lo sviluppo e il declino delle grandi fabbriche e con l'occhio sempre rivolto a ciò che accade ai piani alti dell'economia e della politica milanese e alla crisi morale di una classe dirigente.

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La solitudine dei lavoratori
di Giorgio Airaudo

MAG D 5047
Giorgio Airaudo è un sindacalista, non un docente. Tuttavia, in questo libro, ci spiega con estrema chiarezza quali sono le ragioni del contenzioso tra la Fiom e la Fiat, un dibattito importante non solo per il settore auto ma per l'intero mondo del lavoro. Parla della chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, della riduzione di Pomigliano e di Mirafiori, delle nuove sanzioni previste per chi non si mostra flessibile sugli orari, del rifiuto a produrre in Sicilia e dell'accordo con lo stabilimento di Touluca in Messico. Ma riflette soprattutto sulla volontà della Fiat di cancellare il contratto nazionale: sta li il nodo della vicenda, perché rischiare di non avere più regole comuni, significa poter essere attaccabili uno ad uno. Ma di chi sono le responsabilità? Della politica, che ha lasciato soli i cittadini e i lavoratori Fiat, ma anche dei sindacati stessi - dice Airaudo - che adesso rischiano addirittura di non poter venire più eletti direttamente dai lavoratori. Quale scenario si apre, dunque, per i lavoratori Fiat? "È complicato dirlo, ci tocca questa fase storica, proviamo a interpretarla"

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Mettersi in gioco
di Carlo De Benedetti

MAG D 5048
Mai un intero paradigma produttivo, il nostro, era stato così fortemente messo in discussione come oggi, squassato dallo spostamento dell'asse mondiale della ricchezza. Enormi diseguaglianze e una guerra su scala mondiale per il lavoro ci hanno portato a una situazione peggiore rispetto agli anni Settanta. È doveroso, tuttavia, non arrendersi e cercare strade nuove, avere una capacità di visione. Possiamo farlo se dedicheremo ogni risorsa verso ambiziose opere di ricostruzione del futuro. Come in una partita a scacchi, dovremo poter contare su due buone torri d'attacco, un alfiere attento, e una regina che si svegli dal suo torpore: giovani, imprenditori, opinione pubblica e soprattutto una buona politica. Una visione del mondo e del proprio Paese, in nome di quella che Piero Gobetti chiamava "una certa idea dell'Italia".

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M. vita morte, segreti e leggenda del Re del pop
di Randall Sullivan

MAG B 3079
È stata probabilmente la più talentuosa, la più ricca, la più famosa e più amata pop star del pianeta. Il 25 giugno 2009, giorno della sua morte, milioni di fan lo hanno pianto, grati che il grande artista abbia lasciato al mondo la sua musica senza tempo. Eppure, quell'ondata di commozione aveva un sapore dolceamaro. Il Peter Pan della canzone da quindici anni era inseguito da scandali e accuse che lo avevano prostrato e prosciugato economicamente. Profondamente solo, si era spesso affidato alle persone sbagliate, approfittatori e avvoltoi che non si sono fatti scrupoli a sfruttare il suo genio e la notorietà connessa. Ma il pericolo più grande per lui era la sua famiglia, il padre soprattutto, aggressivo, spregiudicato e affamato di soldi, ma anche i fratelli, con cui aveva diviso il successo giovanile dei Jackson 5. "Adesso capisci perché sono così?" ha chiesto un giorno in lacrime a un suo amico, mentre nella sua stessa casa si nascondeva dai genitori, che pretendevano una montagna di soldi per partecipare ai festeggiamenti per il Trentesimo Anniversario del loro figlio. "Come potrei essere diverso?" Geniale, perfezionista, instancabile sul palco, amorevole e premuroso con i figli, generoso con amici e sconosciuti. Fragile, bisognoso di affetto, insicuro, spendaccione, staccato dalla realtà, barricato nel suo mondo, di cui la reggia di Neverland era il riflesso. Forse semplicemente umano, mai davvero compreso dai media, dai fan, da chi gli è stato vicino.

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L’enigma democrazia
di Jan-Werner Müller

MAG C 6829
Frutto di una ricerca decennale, questo libro ricostruisce le complesse vicende del pensiero politico nell'Europa occidentale e orientale del Novecento. In un intreccio esemplare di storia intellettuale, politica e culturale, l'autore enuclea le idee che hanno informato il tumultuoso periodo degli estremismi ideologici precedenti al 1945, cosi come la liberalizzazione della politica occidentale dopo il secondo conflitto mondiale. Accanto ai vividi ritratti di celebri pensatori politici, "enigma democrazia" riporta alla luce i profili di innumerevoli personaggi oggi ingiustamente dimenticati, e di movimenti e istituzioni che da essi trassero ispirazione. L'autore riserva particolare attenzione alle idee messe in campo per legittimare il fascismo e al loro rapporto con il genere di democrazia liberale che prese piede nell'Europa occidentale del dopoguerra. Si concentra poi sulle grandi sfide rappresentate dal '68 e dall'avvento del "neoliberismo", per approdare a una severa valutazione critica dell'attuale età post-ideologica.

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Come un cane in Chiesa. Il Vangelo respira solo nelle strade
di don Andrea Gallo

MAG C 6849
Da vero partigiano del Vangelo, don Gallo sa che le parole di Gesù sono sovversive, indomabili: soffocano nelle sagrestie e respirano sui marciapiedi. Da questa convinzione nasce l'idea di raccontare, a modo suo, alcune delle pagine più radicali e scandalose dei quattro Vangeli, porgendole con sapienza e leggerezza alla matita pungente, ironica e poetica di Vauro. I peccatori, le prostitute e i diseredati di queste schegge evangeliche sono i barboni, i trans, gli sbandati che da oltre quarant'anni don Gallo raccoglie dalla strada, quei "cani in chiesa", sfortunati ma prediletti dal Signore, che la società del perbenismo di facciata ha dimenticato idolatrando denaro e potere. Il Vangelo scomodo di un prete scomodo, ma anche una "buona novella" dei miti e degli umili, che sorprende e scuote, diverte e rincuora.

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Beni culturali: circolazione giuridica e interesse religioso
di Giuseppe Tempesta

MAG B 3077
Il recupero di un prezioso, unico, messale del 1370 di proprietà dell’Arcidiocesi di Trani, Barletta, e Bisceglie è all’origine di questa pubblicazione. Il messale, infatti, custodito presso l’Archivio Capitolare della Cattedrale di Trani fu trafugato all’inizio degli anni ’70, esportato nel 1979, acquistato nel frattempo da un facoltoso imprenditore italiano e ritrovato a Londra nel 2000 presso una nota casa d’aste. Ne è sotita una complessa vicenda giudiziaria incardinata presso la High Court of Justice di Londra e conclusasi con la ricollocazione del messale nel suo luogo di origine. La vicenda è ricostruita nei suoi aspetti più originali, ma l’attenzione è anzitutto concentrata sulle implicazioni giuridiche di un così importante ritrovamento, evidenziandosi i profili di criticità della disciplina internazionale diretta ad assicurare la tutela dei beni culturali illecitamente trafugati o esportati.