SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Gennaio 2016
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ATTUALITA'
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Ciò che inferno non è
MAG C 7519 Alessandro D’Avenia

23 maggio 1992, la scuola sta per finire: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi. Porta il nome di un sovrano antico, e come lui ama la letteratura e la sua terra. Mesi dopo, alla fine di un nuovo anno scolastico, proprio mentre si prepara ad andare a Oxford per un mese di studio, Federico incontra “3P”, il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome intero è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l’invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini del centro Padre Nostro, che don Pino ha inaugurato per strapparli alla ai “padrini” del quartiere, parodia violenta della paternità. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che porta a Brancaccio, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera. Quella sera tornerà a casa senza bici – gliela rubano –, con il labbro spaccato da un pugno e con la sensazione di dover ricominciare da capo: dal buio dei vicoli controllati da uomini senza scrupoli come il Cacciatore, 'U turco, Nuccio; dalle vite spesso disperate, sempre durissime, ma talora felici di Francesco, Maria, Dario, Serena e tanti altri; ma anche da Lucia, ragazza dagli occhi pieni di coraggio e limpidezza... Fino al 15 settembre 1993: il giorno del cinquantaseiesimo compleanno di padre Pino, lo stesso in cui viene ucciso. Il giorno in cui la bellezza e la speranza per Palermo restano affidate alle sue mani di ragazzo, chiamato a cercare e difendere ciò che, in mezzo all'inferno, inferno non è.

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La questione
MAG D 5382 Salvatore Lupo

Quando si parla dell'Italia contemporanea, la "questione" per antonomasia non può che essere quella meridionale. E la questione è tale - così di solito si pensa - proprio perché è sempre la stessa, proprio perché da centocinquant'anni il Mezzogiorno è fermo, è "rimasto sempre lì". Ma è davvero così? E il fatto di continuare a riproporre la questione ci è davvero di aiuto per comprendere la storia del Mezzogiorno e quella del nostro Paese? In effetti, se è innegabile che per molti versi il Sud è rimasto indietro (rispetto al Nord), d'altro canto sembra difficile non vedere che nel contempo esso è anche andato avanti (rispetto al suo passato). In realtà, quando parliamo di divario tra Nord e Sud - come facciamo ormai da un secolo e mezzo - ci riferiamo a un concetto composito, che comprende fasi storiche differenti, e che non tocca solo l'ambito dell'economia, ma riguarda anche la società, la sfera pubblica, la politica, il costume. Questo nuovo libro di Salvatore Lupo prova a districare il groviglio, risalendo alle origini di una "questione" che tuttora impera nel dibattito pubblico e che è divenuta un vero e proprio mainstream storiografico.

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La misericordia è una carezza
MAG C 7544 Jorge Mario Bergoglio

La misericordia è la parola chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Ed è sulla stessa lunghezza d’onda che si deve orientare l’amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli.” Con queste parole Papa Francesco ha motivato la decisione di indire il giubileo straordinario della misericordia che si apre l’8 dicembre 2015. Non si tratta di una data casuale: l’8 dicembre, infatti, non solo si festeggia l’Immacolata Concezione di Maria, Mater Misericordiae, ma coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Scrive Francesco nella bolla d’indizione del giubileo: “La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre”. “E questo, in fondo,” scrive padre Antonio Spadaro nell’introduzione “è anche il significato ultimo del giubileo della misericordia: una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre, che però impone un cambio di paradigma nel senso che non parte dalla deduzione da un livello astratto e ideale di insegnamenti, ma dal basso, dalla storia, dell’esperienza del popolo di Dio che è in cammino nella storia.» Una tappa in cui la Chiesa deve essere “strumento di misericordia” e aprire porte e braccia a tutti coloro che si rivolgono a Dio, senza escludere nessuno. Una sfida per il popolo cristiano a farsi testimone dell’amore del Padre che accarezza, consola e perdona per le strade di un mondo che rischia di smarrirne il volto.

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A modo mio
MAG C 7521 Coccia Francesco

A causa di un'infezione alla nascita Laura non può camminare bene. Tuttavia in questi suoi primi 29 anni - è riuscita ad essere atleta, brillante studentessa, laureata e dottoranda in storia, e ancora parlamentare, felice sposa. Grazie alla sua vitalità, alla sua tenacia, e alla stimolante vicinanza di coloro che hanno creduto in lei. In questo libro, come fosse una favola, papà Francesco le racconta la sua storia. Ma in realtà la storia di Laura parla a tutti noi, per infonderci il coraggio di credere che nessuna barriera è in grado di fermare chi ha un sogno ed è disposto a mettersi in gioco fino in fondo per realizzarlo.

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Ognuno potrebbe
MAG C 7516 Michele Serra

Perché la parola "io" è diventata un'ossessione? Perché fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. Ma di questa sua estraneità non si compiace: sospetta di essere un "rompiballe stabile", come lo definisce la fidanzata Agnese. In un'imprecisata pianura che fu industriale e non è quasi più niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, "Ognuno potrebbe" è il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell'insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.

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Scritto sulla mia pelle
MAG C 7536 Pietro Vaghi

Tutti si separano, separarsi è normale. Stefano ha sedici anni e odia la parola normale da quando sua madre se n'è andata di casa. È successo tutto in pochi minuti, il giorno del trasloco. Gli sono rimasti il silenzio di un padre, un fratellino pieno di domande e un nonno ammalato. Per la prima volta il dolore entra nella sua vita spezzando certezze e sogni. Ma Stefano ha un segreto. Anche Elisa ha un segreto e forse è proprio per questo che riesce a leggere fino in fondo l'anima di Stefano. È entrata in punta di piedi nel periodo più inquieto della sua vita, quando solo l'adrenalina dei fine settimana contrasta una solitudine da cui sembra impossibile riemergere. La loro amicizia li aiuterà a combattere le paure più profonde, quelle che scrivono sulla nostra pelle chi siamo veramente. "Scritto sulla mia pelle" racconta l'incredibile forza di Stefano, un adolescente in cerca di un nuovo equilibrio per la sua famiglia. Seguendo in prima persona i suoi pensieri e le sue emozioni, svela il segreto di molti ragazzi: in un mondo sempre più povero di figure di riferimento, sono i figli a farsi carico delle fragilità dei genitori, cercando di scoprire, giorno per giorno, la fatica e la bellezza dell'amore. E così, pagina dopo pagina, "Scritto sulla mia pelle" parla dell'adolescenza di tutti, raccontando conflitti e desideri che toccano ogni età del cuore.

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Stressbook
MAG D 5384 Cosimo Scarpello

Facebook e gli altri social media hanno rivoluzionato, nell'arco di pochissimi anni, il pensiero, i comportamenti e i modelli comunicativi dell'umanità, affidandola a un destino segnato da relazioni virtuali e dominato da valori alienanti. La visione dell'autore, un ultraquarantenne che appartiene a una generazione cresciuta con valori estranei alle nuove logiche del web, accompagnerà dall'inizio alla fine il lettore in un viaggio nel mondo virtuale di Facebook. Con un obiettivo dichiarato: stanare e svelare, mediante una sferzante e ostinata requisitoria, banalità, idiozie, paradossi e contraddizioni che imperversano sul più noto dei social network.

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Cuore di rondine
MAG C 7555 Comandante Alfa

È una soleggiata mattina di primavera del 1977 quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno, 26 anni, viene convocato nell'ufficio del suo colonnello. Qualcosa di molto importante sta per succedere, qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite, il Gruppo di intervento speciale dell'Arma dei Carabinieri. Un reparto, più conosciuto con l'acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza. A quasi trent'anni da quel momento indimenticabile e dopo innumerevoli missioni, nel 2004 il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) è di stanza in Iraq, dove ripercorre con la memoria i momenti cruciali della sua lunga carriera: l'intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l'attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi. Nel suo avvincente viaggio fra i ricordi, il Comandante Alfa non si limita a raccontare nei dettagli le tattiche di intervento, la preparazione militare e gli strenui allenamenti, ma lascia spazio anche all'uomo che si nasconde dietro il mefisto: il marito costretto a passare feste e ricorrenze lontano dalla moglie...