STORIA |
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La Disfida di Barletta
AP D 163 Sabino Loffredo
Della vera storia della Disfida esistono numerosi documenti che ne certificano l’autenticità, ma una ricognizione su tutte è assorbente di ogni altra ed è quella che ne ha fatto Sabino Loffredo, il nostro storico più illustre al quale si deve la ricostruzione più attendibile, ma al tempo stesso più avvincente del famoso fatto d’arme. La pubblicazione riproduce le pagine che occupano il primo capitolo del secondo volume della sua storia, che hanno soprattutto due pregi: quello di inquadrare l’episodio in un contesto nazionale ed internazionale, dandogli quindi il dovuto rilievo sullo sfondo della guerra franco-ispanica; e il secondo merito, quello di aver inquadrato il certame nella trama narrativa della nostra città, contestualizzata con quella delle altre città del nostro Comprensorio nelle quali il fatto nacque e si consumo fino al suo epilogo vittorioso. |
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Terre ignote strana gente
MAG C 7650 Duccio Balestracci
Sono stati tanti, più di quanti in genere ci si immagini, i viaggiatori che fra il Medioevo e la prima età moderna si addentrarono in Estremo Oriente, nelle più sperdute e fredde terre del Nord, nei deserti dell'Asia centrale e dell'Africa. O che dall'Oriente più lontano arrivarono fino al cuore della cristianità. Ciascuno raccontando la sua avventura e le meraviglie che aveva osservato. Dall'incontro con i cannibali nelle isole Andamane alla visita nella "casa dei pazzi" a Valencia, dalla scoperta dei disinibiti costumi sessuali delle donne del Malabar alla descrizione del regno del prete Gianni, si accumulano storie e leggende che spingono gli uomini del Medioevo, cristiani o musulmani, europei o cinesi, a interrogarsi sugli "altri" e sulle "Gran diversitadi" del mondo. I viaggiatori non esitano a infarcire i loro racconti di mostri e luoghi stregati, miracoli e eventi improbabili. Ma queste invenzioni sono uno stratagemma per catturare l'attenzione dei lettori. In realtà, "chi viaggia non è interessato più di tanto a cercare e a descrivere le fantasticherie dell'universo sognato, ma è soprattutto attirato dal modo in cui gli altri vivono, e resta incuriosito quando rileva che questo modo è diverso dal proprio". |
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Medioevo e Risorgimento
MAG C 7649 Duccio Balestracci
Non è facile arrivare a definire un'identità nazionale per un paese che, per secoli, ne ha avute fin troppe. Ma nell'Ottocento per storici, politici, scrittori, artisti, l'epoca nella quale tutta l'Italia può identificarsi è quella medievale. Alla costruzione dell'identità medievale nazionale contribuisce in modo determinante il Risorgimento: sui palcoscenici della lirica; nelle pagine di romanzieri e poeti; nelle architetture dei puristi; sulle tele di pittori e, in generale, in tutto l'immaginario collettivo degli italiani. Una invenzione della tradizione le cui tracce sono ancora visibili nella cultura italiana contemporanea. |
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Le armi, i cavalli, l’oro
MAG C 7648 Duccio Balestracci
Tra biografia e racconto d'armi, le vite di John Hawkwood, soldato inglese ribattezzato Giovanni Acuto, e dei condottieri al soldo. Attraverso la vita eccezionale di colui che è stato il più grande, stimato e temuto condottiero al soldo dei fiorentini, l'autore descrive le esistenze dei cavalieri e guerrieri mercenari, l'apprendistato delle armi, la struttura delle compagnie, il rapporto con la gente e i committenti, il denaro, gli strumenti del mestiere e la trasformazione delle compagnie di ventura in eserciti regolari. |
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Il Mezzogiorno normanno-svevo fra storia e storiografia
AP B 519/20 Cordasco – Siciliani (a cura di)
Quattordici studiosi italiani e stranieri riflettono sugli sviluppi della storiografia europea sull’età normanna-sveva dal XVI al XX secolo e sui progressi garantiti alla conoscenza di questo periodo dal Centro di Studi Normanno-Svevi nel quarantennio appena trascorso. Fondamentali tematiche quali Regno, Impero, Mediterraneo, Istituzioni ecclesiastiche e monastiche, feudalità, economia e società, cultura letteraria ed artistica sono indagate nel quadro di un accurato bilancio storiografico con la continua tensione verso la proposizione di nuove linee di ricerca. |
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L’eredità di Federico II
AP C 474 Delle Donne – Pagliardini – Perna – Siller – Violante (a cura di)
Differenti lingue, discipline, culture e metodi di indagine si riscontrano nelle pagine di questo volume, che raccoglie il frutto di riflessioni e ricerche elaborate a partire dal Convegno su Federico II svoltosi a Innsbruck del 2005. I saggi raccolti danno avvio a un proficuo dialogo polifonico, concentrando l’interesse sulle “eredita” e sui processi di “mitizzazione” di Federico II, riscontrabili nella rappresentazione letteraria e in quella cinematografica, nella storiografia coeva e nella cronaca quotidiana. Sono emerse, così, le diverse figure, anzi le diverse identità dello Svevo. |
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Barletta, le pietre nobili
AP B 747 Francesco Pinto
Il volume costituisce un percorso guidato attraverso gli stemmi araldici conservati in città, collocati ancora sulle facciate dei palazzi storici, incastrati tra porte e finestre, raccolti nel lapidario del Castello o nei cortili e nei chiostri dei conventi e delle chiese. Ad ogni stemma, corredato da fotografie, corrisponde una breve descrizione della famiglia a cui apparteneva, con note storiche. Le descrizioni costituiscono una piccola introduzione a supporto delle immagini, per costruire intorno a quegli stemmi un racconto di storia araldica e della città. |
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Il Mediterraneo: dalla Preistoria alla nascita del mondo classico
MAG B 3272 Cyprian Broodbank
"Ci sono luoghi", ha scritto il poeta Iosif Brodskij, "che, esaminati su una mappa, ti fanno sentire per un breve istante un'affinità con la Provvidenza, luoghi in cui la storia è inevitabile, luoghi in cui la geografia provoca la storia". Il bacino del Mediterraneo è costellato di simili luoghi e per millenni ha prodotto alcune delle più sorprendenti vicende storiche e culturali del pianeta. Questo libro è la più completa e aggiornata sintesi interpretativa dell'evoluzione del Mediterraneo, dai primi insediamenti umani e l'origine dell'agricoltura e della metallurgia fino al sorgere delle antiche civiltà: egizia, levantina, minoica, micenea, fenicia, etrusca, greca arcaica. Il Mediterraneo possiede requisiti non comuni che ne spiegano il precoce sviluppo: è il più grande mare interno del mondo ed è prossimo al nucleo fluviale nei pressi del quale si sono diffuse le prime civiltà. Non c'è quindi da meravigliarsi se le società che vi si affacciavano si siano rivelate eccezionali, e che, come importanti campagne archeologiche hanno evidenziato, il "Mare di mezzo" custodisca le fonti più ricche e preziose per lo studio delle culture antiche. |
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PPP. Pasolini, un segreto italiano
MAG C 7593 Carlo Lucarelli
Primi anni Settanta. A pancia in giù e sollevato sui gomiti, un ragazzino legge su una rivista frasi impenetrabili, rabbiose, attraenti. Sono tutte di Pier Paolo Pasolini. Il tempo passa e, quasi inavvertitamente, dentro quel bambino che oggi è uno scrittore sedimenta qualcosa di profondo: non è solo la passione per la parola, è l’istinto di un mestiere. «Seguire quello che succede, immaginare quello che non si sa o che si tace, rimettere insieme i pezzi disorganizzati e frammentari, ristabilire la logica dove regnano l’arbitrarietà, la follia e il mistero». Perché il Pasolini che ci parla dalle pagine di questo libro non è il poeta né il letterato, è quello della narrazione civile, lo stesso che confessò di sapere e che è stato assassinato. È proprio lì che torna Carlo Lucarelli, agli anni più violenti della nostra storia recente, ai pestaggi, ai morti ammazzati e alle stragi. Torna al Pasolini intellettuale e all’odio che lo circondava. Attraverso un tessuto di impressioni intime, analisi politiche e ricostruzioni storiche, torna a quella notte di novembre del 1975 in cui si è consumato un delitto comunque politico. Ciò che resta, una volta disintegrata la versione ufficiale e rimessi in ordine i fatti, è la certezza di trovarci di fronte a un Segreto Italiano. |
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