SAGGISTICA |
|
LA TERAPIA DELL’OBLIO. CONTRO GLI ECCESSI DELLA MEMORIA - PAOLO MIELI
MAG C 8847
Balzac scriveva che “i ricordi rendono la vita più bella, dimenticare la rende più sopportabile”; Borges nel racconto La biblioteca di Babele lascia che i suoi personaggi individuino nell’oblio “una forma di memoria”; già Dante alla fine del Purgatorio vuole che il fiume Lete permetta alle anime dirette al Paradiso di lavarsi dei propri peccati, rimuovendo così la memoria delle cose cattive del passato. La letteratura ha sfiorato o trattato con cura il tema dell’oblio, e oggi è necessaria una somministrazione sapiente di dimenticanza anche in ambito storico e politico. Per mettere in luce i danni da “eccesso di memoria”, Paolo Mieli, con la chiarezza del grande divulgatore e l’accuratezza dello storico, prende in esame decine di eventi ed episodi del nostro passato, dalla storia antica al Medioevo fino ai nostri giorni: dal ruolo – mal compreso e peggio ricordato – di Caracalla imperatore di Roma a Carlo Magno, da Bisanzio “oscurata” da Costantinopoli alla Napoli rivoluzionaria di fine Settecento. Tra amnesie sospette e memorie riluttanti, queste pagine restituiscono peso anche a temi a noi più cari e vicini, quasi quotidiani, come le origini della mafia, l’eredità del fascismo italiano e del nazismo tedesco, indagando il non detto che segna il racconto della Resistenza e spingendosi a commentare il discorso pubblico del nostro presente, tra virus, pandemie, ipotesi cospirazioniste. Una terapia, quella a base di oblio, che Mieli identifica come necessaria, dato che “gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria”. Perché “quando si hanno idee forti sul presente, è pressoché inevitabile che quelle idee si impongano sulle interpretazioni del passato.” Eppure, dobbiamo fare di tutto per evitarlo. |
|
EICHMANN O LA BANALITA’ DEL MALE - HANNAH ARENDT, JOACHIM FEST
MAG D 5795/179
Una violenta polemica a livello internazionale avevano scatenato gli articoli sul processo svoltosi a Gerusalemme contro il criminale nazista Adolf Eichmann raccolti da Hannah Arendt nel suo celebre quanto controverso libro "La banalità del male". Come poteva un semplice burocrate essere responsabile dello sterminio di milioni di persone? Come poteva il "male" essere definito "banale"? Per discutere e chiarire queste e altre inquietanti domande non c'era forse interlocutore più adatto che lo storico Joachim Fest, già noto per i suoi studi sui gerarchi del Terzo Reich e che si fece presto apprezzare come autore delle monumentali biografie su Hitler e Speer. Le complesse questioni storiografiche e filosofiche che s'intrecciavano nel libro su Eichmann le troviamo approfondite in tutta la loro vitalità e attualità anche in questo volume, che oltre ai principali documenti della controversia intorno al libro di Hannah Arendt pubblica l'intervista del 1964 con Joachim Fest, ritrovata solo di recente, e le inedite lettere che i due si sono scambiati fino al 1973. |
|
ONORE - FRANCO CARDINI
MAG D 5792
Che ne è dell'onore? Una parola dalla storia impegnativa, che ha i suoi momenti alti nell'antichità e nell'età feudale dove in seno al mondo cavalleresco diviene un irrinunciabile valore immateriale, differenziandosi in complesse gerarchie e sottili variabili di casta, di condizione socioeconomica, di età, di sesso. Noi sorridiamo di quei significati, ma lungi dal costituire un residuo arcaico, definitivamente sostituito dal più democratico concetto di dignità, oggi l'onore può parlare ancora al nostro immaginario, e riproporre una sua mai esaurita valenza politica. |
|
NON NEL NOME DI DIO - JONATHAN SACKS
MAG D 5795/200
Il XXI secolo si deve confrontare con il costante aumento dell'estremismo religioso e della violenza nel nome di Dio. In questo libro straordinario, Jonathan Sacks ne esplora in profondità le radici e, concentrandosi su ebraismo, cristianesimo e islam, dimostra che perfino la più compassionevole delle religioni può essere corrotta dalla violenza quando la lettura dei testi si cristallizza e cessa di rinnovarsi nel tempo alla luce della verità dell'unità di Dio e del rispetto dell'altro. Questo libro è un richiamo accorato e severo per tutti coloro che hanno smarrito la via e uccidono nel nome del Dio della vita, fanno la guerra nel nome del Dio della pace e praticano la crudeltà nel nome del Dio della compassione. |
|
L’ANGELO DELLA STORIA - HANNAH ARENDT, WALTER BENJAMIN
MAG D 5795/201
Chi fu Walter Benjamin? A questa domanda poteva forse dare risposta solo Hannah Arendt. Lo aveva conosciuto e frequentato a Parigi, negli anni d'esilio dalla Germania nazionalsocialista, prima che ponesse fine alla sua vita in Spagna nella fuga verso gli Stati Uniti, diventando un simbolo del tragico destino dell'ebraismo tedesco nel Novecento. Quando pubblicò un celebre saggio sull'amico nel 1968 - qui per la prima volta tradotto dalla versione originale tedesca - molte pagine erano dedicate alla biografia non già per ricercare motivi all'origine del suo pensiero, bensì per risalire alle cause della sua fama postuma. Scritti su letteratura ed estetica venivano riletti alla luce della critica politica, scoprendo intenti maturati dal confronto col marxismo dietro agli aspetti filosofici e religiosi rilevati fino ad allora dagli interpreti. Un'accusa che all'epoca si trasformò in polemica sullo sfondo dell'antagonismo tra capitalismo e comunismo, che richiedeva nuove soluzioni al problema della libertà dell'uomo d'imprimere un senso alla sua storia di catastrofi e non di progresso tra politica e teologia. Quel saggio dal lapidario titolo "Walter Benjamin" contribuì come nessun altro alla fortuna di un pensiero che accoglieva impulsi dalla metafisica per affrontare questioni della politica, come abbozzato nella serie di tesi "Sul concetto di storia", tradotte qui dal manoscritto originale affidato all'amica e presto riconosciute come suo testamento spirituale. Oltre alle loro lettere (1936-1940) sono raccolti in questo volume anche i principali documenti sulle discussioni che si accompagnarono alla riscoperta di un autore che continua a rivelarsi nella sua inattualità perché guardò oltre ogni attualità. |
|
LA MATEMATICA E’ POLITICA - CHIARA VALERIO
MAG D 5828
La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall'insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l'errore e non si esercita nell'intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo. Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell'urgenza. |
|
L’EBRAISMO SPIEGATO AI MIEI AMICI - PHILIPPE HADDAD
MAG D 5795/109
Cos'è l'ebraismo? Questo libro, in modo semplice e completo, presenta i diversi aspetti dell'ebraismo, seguendo tre linee principali: la storia, la religione e le sfide della modernità. Vi vengono esposti non soltanto gli eventi fondamentali della storia, i grandi temi biblici, le feste, le leggi alimentari, ma anche il ruolo della donna, il dialogo tra laici e religiosi e quello fra le varie religioni. Da questa analisi emerge un ebraismo variegato, attraversato da tendenze molteplici. Un ebraismo che, costantemente alla ricerca di un equilibrio tra fedeltà religiosa e adattamento alla realtà contemporanea, ha saputo sempre rimanere vivo. |
|
L’ETICA DI UN MONDO DI CONSUMATORI - ZYGMUNT BAUMAN
MAG C 8906/574
Smantellata gran parte dei limiti spazio-temporali che delimitavano le potenzialità delle nostre azioni, non possiamo più ripararci dalla ragnatela della dipendenza globale. È questa la situazione in cui, volenti o nolenti, portiamo avanti oggigiorno la nostra storia comune. Anche se molto - forse tutto o quasi tutto - in questa storia in divenire dipende dalle scelte umane, le condizioni in cui tali scelte vengono fatte non sono a loro volta soggette a scelta. Si può essere "favorevoli" o "contrari" rispetto alla nostra interdipendenza planetaria, ma sarebbe come dire di essere a favore o a sfavore della prossima eclissi solare o lunare. Acconsentire od opporsi, però, alla forma squilibrata che la globalizzazione della condizione umana ha assunto fino a questo momento, questo sì che può fare una grande differenza. |
|
L’ECCESSO DEL DESIDERIO. TRA VENDETTA E MISERICORDIA - ANTONELLA DONINELLI
D 3313/71
Che cosa accade quando spinti dalla forza del desiderio che ci abita ci troviamo a fare i conti con i limiti che sembrano opporsi ad esso? La risposta che fin dall'antichità classica è stata data a un simile interrogativo ha reso il soggetto, preda del suo desiderio insaziabile sempre a rischio hybris, colpevole e meritevole di vendetta. L'autrice mostra, attraverso un percorso che raccoglie suggestioni filosofiche, psicoanalitiche e teologiche, che esiste una proposta alternativa a quella della logica del sacrificio: la logica cristiana della misericordia. Accogliendo il limite, si accoglie anche la sofferenza di un desiderio che non raggiunge mai la piena soddisfazione. In questa sofferenza il desiderio si rivela in sé manchevole e perciò sempre rivolto all'altro. |
|
MATERIA E MEMORIA - HENRI BERGSON
MAG C 8852
In quest'opera, che anticipa il dibattito contemporaneo sul cosiddetto 'mind-body problem', Bergson conferma il suo distacco dalle forme intellettualistiche del pensiero moderno e prospetta una concezione dinamica dell'identità dell'io e del reale. |
|
LA PANCHINA DEI SOPRANNOMI - LINO ANGIULI
MAG C 8836
Racconti da panchina che si spiegano da soli, tra confessioni e dialoghi, chiacchiere e chiacchiericcio, devozioni e litanie, "santi" e "madonne" e "gesucristi" tra similboccaccio e paravangelo, in maglie di parole, in fiati di sospiri, in schiene rotte dal tribolo quotidiano o coloriti raggiri da amaro far niente. Che Angiuli trae dai siti del suo Sud magnifico e magnanimo: da tipi e situazioni; colori, odori e umori: un immaginario figliato, coerentemente, dalla poetica "post-rurale" che Angiuli persegue da decenni insieme con compagni di viaggio che ne condividono la progettualità culturale, ancor prima che letteraria. Uno di questi, legati da un solido e solidale sodalizio, è Vito Matera, l'autore dei disegni che raccontano i racconti a modo loro, ovvero con un tratto trasognato e fantastico e qualche nuance ludica, che contribuisce a rendere originale questo libro, rafforzandone la calda cifra antropologica. |
|
HEMINGWAY: L’UOMO E IL MITO - MICHAEL KATAKIS
MAG C 8856
Non ha tenuto un diario, Ernest Hemingway. Però ha conservato di tutto: fotografie e lettere a migliaia, elenchi di libri da leggere, biglietti di viaggio - in aereo ma soprattutto in treno e in nave -, locandine di corride con gli autografi dei toreri, appunti di scene da rielaborare narrativamente, ricevute di hotel e ristoranti, persino documenti riservati e col timbro "top secret"... I "pezzi" della Hemingway Collection presso la John F. Kennedy Library di Boston costituiscono una miniera inesauribile e un inestimabile tesoro di informazioni per mettere a fuoco la figura di Hemingway sia come artista sia come uomo, e spesso permettono di identificare in precisi avvenimenti reali la fonte di ispirazione delle sue opere. La Hemingway Collection - di cui questo volume presenta i reperti più significativi - è di fatto l'album dei ricordi di uno scrittore dal fascino intramontabile, oltre che la mappa di una travolgente galoppata lungo il ventesimo secolo. E osservata attraverso gli oggetti di una vita, la vera storia di Hemingway si rivela ancora più profonda e interessante della sua leggenda. |
|
NUOVA FILOSOFIA DELLE PICCOLE COSE - FRANCESCA RIGOTTI
D 3313/46
Una nuova edizione aggiornata con molte "piccole cose" attuali per imparare a "guardare, toccare, ascoltare intensamente gli oggetti che ci stanno intorno e le attività che svolgiamo quotidianamente, anche se considerate ripetitive, minori, piccole". È la valorizzazione delle "piccole cose" di tutti i giorni: il sapone, la tazza di caffè, la scopa, le forbici, ma anche lo smartphone o i cosmetici... Una filosofia nuova con molti aspetti al femminile, ma per tutti coloro che vogliono far qualcosa - come recitava un vecchio slogan pubblicitario - contro il logorio della vita moderna. |
|
LO STUPORE - SILVANO PETROSINO
D 3313/7
Questo saggio, che offre un contributo originale alla comprensione dell'esperienza del vedere, interpreta lo stupore come una forma di risposta a "ciò che ci raggiunge nello splendore del suo apparire". Dopo alcune introduzioni (sull'opera di Platone, Aristotele, Maupassant, Bloch, Barthes e Van Gogh), Silvano Petrosino ci conduce nell'affascinante mondo dello "sguardo", fino a portarci di fronte alla meraviglia dell'evento singolare che sempre ci interpella personalmente e davanti al quale "siamo chiamati a rispondere, prima ancora che con le parole, con i nostri stessi occhi". Un libro che ci insegna a "guardare". |
|
LEZIONI - PRIMO LEVI
MAG C 8857
Queste parole di Primo Levi sono una sintesi della sua biografia e della sua opera. Levi è ormai riconosciuto in tutto il mondo non solo come uno fra i maggiori testimoni di Auschwitz, ma come uno scrittore di vivido talento linguistico e di multiforme energia immaginativa, e come un uomo di pensiero capace di innescare con ciascuno dei suoi lettori un dialogo limpido, appassionato, arguto. È per questo che il Centro internazionale di studi sorto a Torino nel suo nome propone, a partire dal 2009, una Lezione annuale – rivolta in primo luogo alle persone più giovani – che ne ripercorre l'opera a partire da interrogativi suggeriti dalla ricerca critica e dalle sollecitazioni del mondo attuale. Questo volume raccoglie le dieci Lezioni tenute fino a oggi, affidate di volta in volta a studiosi di letteratura e di scienza, a storici e a linguisti, a professionisti della traduzione, a esperti della tradizione ebraica: il tutto per indagare il pensiero, in continua evoluzione, di un uomo che aveva la capacità di tradurre le idee e le cose in parole, e che delle parole sapeva scorgere i significati materiali e immateriali. |
|
FARE LA PACE - VITTORINO ANDREOLI
MAG C 8901
Rancore, superbia, esclusione. Sono alcune delle parole d'ordine della società in cui viviamo che portano a situazioni di conflittualità a ogni livello, da quello della famiglia a quello politico nazionale e internazionale. Nel suo nuovo libro Vittorino Andreoli parte proprio dalle parole capaci di promuovere pace o guerra per riscoprire il senso e la necessità della riconciliazione con se stessi e con gli altri. Un obiettivo di cui si sente sempre più il bisogno, liberatorio nei ritmi di una vita spesso frenetica. Abbiamo assaporato il gusto di un dibattito placato per qualche settimana in piena emergenza pandemica, ma in generale l'esigenza di una «tregua» della tensione relazionale e sociale cresce non appena si rialza il tasso polemico pubblico e privato. Al contrario del motto latino «Si vis pacem, para bellum», se si vuole la pace occorre anzitutto prepararla essendo pronti a evitare di enunciare la «verità», di rivendicare la «proprietà», di diffondere il «sospetto», di estremizzare la «passione». Pronti insomma a rinunciare a qualcosa per il conseguente bene proprio e di tutti. |
|
IN EUROPA SON GIA’ 103. - TULLIO DE MAURO
MAG D 5817
Vogliamo davvero che alla storia e al presente dell'Europa corrisponda una reale democrazia europea? Se la risposta è sì, bisogna costruire la comunanza di lingua, condizione fondante di vita della pòlis. La voglia di democrazia, la voglia di unità politica e la crescita degli attuali livelli di istruzione sono le condizioni per risolvere la questione linguistica come questione democratica dell'Europa. |
|
BIBLIOFILIA CURIOSA - PAOLO ALBANI
MAG D 5814
«Un libro, qualunque libro, è per noi un oggetto sacro» sostiene Jorge Luis Borges. La sacralità del libro si esprime anche attraverso l'aspetto fisico. In questo libro, nella prima parte, l'autore esamina le forme bizzarre, insolite, curiose dei libri: dai libri immaginari ai libri giocattolo; dai libri oggetto a quelli progettati e mai realizzati, fino ai libri falsi. Nella seconda parte sono i libri a parlare in prima persona, per svelarci in modo divertente il loro vissuto libresco. |
|
DANTE. STORIA AVVENTUROSA DELLA DIVINA COMMEDIA DALLA SELVA OSCURA ALLA REALTA AUMENTATA - ALBERTO CASADEI
MAG D 5816
Dante. Un uomo che ancora, dopo secoli, chiamiamo poeta nazionale. Autore della Divina commedia, da lui definita addirittura un «poema sacro», di certo l'opera grandiosa di un uomo tormentato dalle sciagure politiche, cacciato dalla patria e costretto a vagare per le corti italiane in cerca di ospitalità e sostegno. Nelle terzine del poema risuonano con fragore le lotte intestine che dilaniavano i comuni italiani e risplende l'amore del poeta per Dio, per Beatrice e per Firenze, che lo conduce alla contemplazione della più alta verità. La Divina commedia è universale ma è legata a vicende personali e contingenti. Come è arrivata fino a noi e come ha fatto a conservare una tale potenza? Alberto Casadei, intrecciando indagine storica e analisi poetica, ripercorre le tappe del poema, dalla prima circolazione nelle mani di Boccaccio e Petrarca fino alle più recenti interpretazioni, artistiche e persino informatiche. Perché l'eredità di Dante è tutt'altro che esaurita, e la Divina commedia continua a dialogare con l'umanità del presente e del futuro. |
|
IL GESTO DI CAINO - MASSIMO RECALCATI
MAG C 8851
«Il gesto di Caino è senza pietà: uccide il fratello spargendo il suo sangue sulla terra. Non lascia speranza, non consente il dialogo, non ritarda la violenza efferata dell'odio. È da questo gesto che la storia dell'uomo ha inizio. Sappiamo che l'amore per il prossimo è l'ultima parola e la piú fondamentale a cui approda il logos biblico. Ma non è stata la sua prima parola. Essa viene dopo il gesto di Caino. Potremmo pensare che l'amore per il prossimo sia una risposta a questo gesto tremendo? Potremmo pensare che l'amore per il prossimo si possa raggiungere solo passando necessariamente attraverso il gesto distruttivo di Caino? Quello che è certo è che nella narrazione biblica l'amore per il prossimo viene dopo l'esperienza originaria dell'odio». |
|
IL MONDO SI LEGGE ALL’INCONTRARIO. LA MATERIA CAVALLERESCA NEL NOVECENTO - DAVIDE SAVIO
MAG C 8846
Le avventure dei cavalieri non finiscono con don Chisciotte. Il Novecento prende ancora sul serio la follia di Orlando, i voli di Astolfo, l'anarchia di Rinaldo e di Morgante. Lo fa però da nuove angolazioni, per confrontarsi con i problemi epocali che il mondo contemporaneo pone: le minacce del progresso tecnologico, la fragilità delle democrazie, l'involuzione della classe dirigente, la crisi della borghesia, le contraddizioni del sistema scolastico, il collasso dell'antropologia rurale e dei dialetti. Raccontando i poemi alla radio come fanno Baldini, Calvino, Giuliani, Manganelli e Fortini, o dilatando gli spazi critici e creativi alla maniera di Celati e Nori, di Bufalino e Pederiali, gli scrittori guardano ai classici per mettere in discussione i paradigmi della modernità. Elaborando proposte di letteratura e di società tra loro alternative, che riflettono le tensioni di un'Italia drammaticamente divisa. Il volume dimostra così che «per arrivare a visualizzare le contraddizioni che si agitano sotto la penna degli scrittori, la materia cavalleresca costituisce un reagente di singolare efficacia». |
|
LA LUCE DELLE PAROLE. COME RILEGGERE LIBRI E AUTORI DEL NOSTRO ULTIMO SECOLO - GIOVANNI TESIO
MAG C 8845
«Se la letteratura non trasforma il tuo modo di vivere e di pensare, allora significa che non ne hai colto l'essenza segreta, la distillazione non soltanto di un piacere, ma anche il profitto di una trasformazione di te e del mondo in cui vivi» scrive Giovanni Tesio a margine di questa raccolta di testi su libri e autori che illuminano la vita con le loro parole. Da Primo Levi a Gianni Rodari, da Lalla Romano a Emilio Salgari e fino a Sebastiano Vassalli sono proposti itinerari tra le pagine partendo da concetti e parole come memoria, salvezza, oblìo, fantasia, vita contadina e montagna, tra le altre, nell'idea della «lettura - letteratura - come primo amore, o meglio ancora: come amore inestinguibile, amore mai deluso». |
|
TEORIE DEL CINEMA. IL DIBATTITO CONTEMPORANEO - ADRIANO D’ALOIA, RUGGIERO EUGENI
MAG C 8810
Le immagini in movimento continuano a costellare la nostra vita quotidiana, immersa in una miriade di schermi - grandi e piccoli, fissi e mobili, personali e collettivi - e in un flusso ininterrotto di narrazioni audiovisive. Anche i discorsi e le riflessioni sul cinema e sui film non cessano di animare il dibattito culturale contemporaneo coinvolgendo un gran numero di istituzioni (accademiche e non), appassionati di cinema e semplici spettatori. Se, da un lato, i film rappresentano da sempre le tendenze e le tensioni sociali della nostra cultura, dall'altro le teorie del cinema riflettono sempre più l'incontro (e lo scontro) fra differenti visioni del mondo e della conoscenza. Questa antologia presenta per la prima volta in italiano i contributi dei più autorevoli e originali rappresentanti dei film studies degli ultimi quindici anni. L'idea di fondo è che la riflessione sul cinema e sull'audiovisivo non si svolga in un perimetro chiuso e invalicabile, ma in aperto dialogo con altre discipline: con la filosofia, intorno al concetto di esperienza; con le scienze sperimentali, a proposito del concetto di organismo; con la teoria dei media, rispetto al concetto di dispositivo. Un'articolata introduzione e una postfazione intenzionalmente provocatoria permettono al lettore di comprendere "dal vivo" come il pensiero sul cinema, nei suoi rizomatici mutamenti, sia fondamentale per interpretare la complessità dell'esperienza mediale contemporanea. |
|
L’OVVIO E L’OTTUSO - ROLAND BARTHES
COLL D 72/103 NS
Oggi, a livello delle comunicazioni di massa, sembra che il messaggio sia presente in tutte le immagini: come titolo, come didascalia, come articolo di stampa, come dialogo di film, come fumetto. Si vede dunque che non è del tutto giusto parlare di una civiltà dell'immagine: siamo ancora e più che mai una civiltà della scrittura, perché la scrittura e la parola sono sempre termini pieni della struttura informazionale". Barthes e il mondo figurativo: la pittura, la fotografia, il cinema, la scrittura. Barthes e il teatro: la rappresentazione e i classici greci, la «continuità» Diderot Brecht Ejzenstejn. Dunque la scrittura del visibile. Poi il corpo della musica: l'ascolto, il canto romantico, Schumann, la voce e la lingua. Saggi, scritti, note, dagli anni Sessanta alle ultime carte, redatte poco prima della scomparsa del grande semiologo e scrittore. Saggi critici che documentano anche l'evoluzione del modo di scrivere di Barthes, l'accostarsi a opere e situazioni, il trascriverne il percorso, il senso. Tra senso ovvio, quello che l'autore ha intenzionalmente prestato all'opera, e che è tratto dal piú largo lessico comune dei simboli, e senso ottuso, quello che «accade in eccesso, come un di piú che la mia intelligenza non giunge ad assorbire del tutto e sfugge». |
|
IN PRESENZA DELL’AUTORE. L’AUTORAPPRESENTAZIONE COME EVOLUZIONE DELLA STORIOGRAFIA PROFESSIONALE TRA BASSO MEDIOEVO E UMANESIMO - FULVIO DELLE DONNE
MAG C 8823/1
Un filo chiaramente individuabile lega la tradizione dei testi letterari dall’Antichità all’Umanesimo: di tanto in tanto esso sembra interrompersi o spezzarsi, ma poco dopo riappare e ricomincia a dipanarsi. La formazione culturale di tipo grammaticale, retorico o poetico anche nei secoli più bui trova sempre il suo punto di riferimento nel canone degli autori del mondo antico, anche se quegli autori, talvolta, sono ridotti a puri nomi, che non conservano più alcuna traccia concreta di colui che lo portava. La collana vuole appuntare l’attenzione proprio sulla continuità e sulle fratture – reali o apparenti- di tale tradizione, proponendo l’edizione o lo studio approfondito di testi antichi, medievali umanistici scritti in greco e in latino, che, anche attraverso citazioni esplicite o implicite, mostrino la formazione culturale e letteraria dell’epoca nella quale furono prodotti. |
|
IL FILM. DALLA SCENEGGIATURA ALLA DISTRIBUZIONE - VINCENZO BUCCHERI
MAG C 8808
Il libro illustra il processo di realizzazione di un film, dalla formulazione dell'idea narrativa alla distribuzione del prodotto finito, attraverso le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione. Il ciclo del film viene ripercorso sia dal punto di vista tecnico-organizzativo, sia da quello estetico-creativo. Particolare attenzione è riservata alle tecniche della sceneggiatura, della regia e del montaggio. |
|
SEMIOTICA DEI MEDIA. LE FORME DELL’ESPERIENZA - EUGENI RUGGERO
MAG C 8811
Il libro insegna ad analizzare criticamente un'ampia gamma di prodotti mediali: fiction televisive, articoli di quotidiani e magazines, fumetti, canzoni pop, spot pubblicitari, videogiochi, siti Web. Il modello di analisi si basa sull'idea che i media costituiscano forme di esperienza viva e complessa: non solo cognitiva, quindi, ma altresì sensibile, emotiva, pratica, interpersonale ed empatica. Il volume rappresenta una sintesi dei differenti settori di ricerca della semiotica dei media. Esso intende inoltre aggiornare gli strumenti tradizionali della semiotica del testo, alla luce dei risultati più avanzati del dialogo delle scienze del linguaggio con quelle socioantropologiche e neurocognitive. Ogni capitolo del libro fa riferimento all'analisi di casi concreti, offre sintetiche ricostruzioni del dibattito teorico sui singoli argomenti, presenta delle guide ragionate alla bibliografia e suggerisce ulteriori esercizi di analisi. |
|
|
|