SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Gennaio 2021
link a temi di attualita link a narrativa link a ragazzi
link a saggistica link a manualistica link a storia
STORIA
copertina

L’INVENTORE DI LIBRI. ALDO MANUZIO. VENEZIA E IL SUO TEMPO - ALESSANDRO MARZO MAGNO
MAG C 9004

Forse non lo sapete, ma il piccolo oggetto che avete in mano - così maneggevole, chiaramente stampato, dai caratteri eleganti, corredato da un frontespizio e da un indice - deve quasi tutto al genio di Aldo Manuzio, che cinque secoli fa ha rivoluzionato il modo di realizzare i libri e ha reso possibile il piacere di leggere. Benvenuti nel mondo del primo editore della storia.

copertina

LABIRINTO ITALIANO: VIAGGIO NELLA MEMORIA DI UN PAESE - WALTER VELTRONI
MAG C 9101

Un percorso originale nella nostra storia attraverso ricordi, ricostruzioni di eventi, incontri, interviste a protagonisti (e non) di ieri e di oggi per interpretare un Paese, i suoi punti di forza e le sue contraddizioni. Dall'Italia del dopoguerra alle vittime delle stragi negli anni di piombo, dal delitto Lavorini al caso Calabresi, dalla tragedia di Vermicino al crollo del ponte di Genova, dalle mitiche figurine Panini alla lezione di Zavoli, dall'incontro con Fossati al ritratto di Bertolucci, da Morandi a Velasco, dai calciatori azzurri ai Mondiali del Messico al ferrarista Villeneuve, dai femminicidi alla centralità della cultura e della scuola in un Paese che sembra averle scordate, come è emerso in particolare ai tempi dell'epidemia: in questo libro Walter Veltroni parte da un vecchio elenco del telefono del 1946 per ripercorrere, anche in chiave personale, un labirinto di drammi e storie di speranza, di costumi e personaggi per illuminare un po' del nostro passato e immaginare il prossimo futuro tra crisi e speranze, ferite e grandi risorse.

copertina

BARI-SANTIAGO-BARI: IL VIAGGIO, IL PELLEGRINAGGIO, LE RELAZIONI - ROSANNA BIANCO
MAG C 9099

L'incontro di studio è stato promosso nell'ambito di una stretta collaborazione tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'Università di Santiago de Compostela, avviata nel 1999 e proseguita negli anni. La giornata di studio e gli Atti hanno registrato il contributo di storici, antropologi, studiosi di letteratura e di teatro, storici dell'arte: infatti, un tema complesso come il pellegrinaggio, come scrive Paolo Caucci von Saucken nel suo saggio, «non può essere che studiato in una prospettiva interdisciplinare e in relazione all'intera civiltà che lo ha generato» e il pellegrinaggio compostellano deve essere visto in connessione con quello diretto a Roma, a Gerusalemme, a Monte Sant'Angelo. Al centro della riflessione sono il cammino e il viaggio di persone, di modelli, di artisti e di opere tra territori lontani uniti da una rete di percorsi, di strade, di relazioni. L'attenzione è stata rivolta alla ricostruzione della ricerca scientifica compostellana, ai pericoli del viaggio, alla figura di San Giacomo e al suo culto, alla tradizione letteraria e teatrale, ai Cammini europei verso Compostella, ai riconoscimenti del Cammino di Santiago da parte del Consiglio d'Europa e dell'Unesco, all'immagine del pellegrino, alle relazioni artistiche tra la Puglia e la Galizia in particolare nel Medioevo e in Età moderna.

copertina

INQUISIZIONE, ERESIA E MAGIA NEL TARDO MEDIOEVO - VINCENZO TEDESCO
MAG D 5861

Compito degli inquisitori era rintracciare la presenza di eretici nelle comunità e condannarli in base alle pene previste dal diritto inquisitoriale, che potevano comprendere forme di penitenza di vario genere e giungere fino all'abiura e, in casi estremi, alla condanna a morte. Tuttavia, l'Inquisizione non si concentrava solo sulla repressione delle eresie che contraddicevano uno o più aspetti della dottrina cattolica, ma volgeva il suo sguardo verso un'ampia gamma di reati, tra i quali figura anche - e in maniera tutt'altro che secondaria - la pratica delle arti magiche che si riteneva fossero ispirate dal demonio. Il volume si propone di indagare il modo in cui si evolsero, durante il Tardo Medioevo, la trattatistica inquisitoriale e i documenti pontifici sul tema della magia e del suo rapporto con l'eresia, per il quale si dispone di una messa a fuoco ancora parziale, ma che risulta essere essenziale se si vogliono comprendere la costruzione del crimine di stregoneria e gli sviluppi della caccia alle streghe.

copertina

ALTRI CENTO GIORNI CON GESU’ - ALESSANDRO GINOTTA
MAG C 9005

Finalmente il Vangelo spiegato con parole semplici. Dopo Cento Giorni con Gesù esce questo nuovo libro in cui l'autore accompagna il lettore in un percorso fatto di cento piccoli incontri con Gesù, ciascuno dei quali permette di svelare un pezzetto del mistero di Dio. Cento passi per scoprire che Gesù è vivo più che mai e che, anche oggi, interviene nella nostra vita. Un libro scritto con un linguaggio chiaro e diretto, capace di raccontare Dio a chi non lo conosce ed anche di coinvolgere chi già lo conosce in un'esperienza ancora più intima ed intensa con il divino.

copertina

COME ERAVAMO NEGLI ANNI DI GUERRA - ARRIGO PETACCO
MAG C 9011

Il 10 giugno del 1940 scocca l'ora «segnata dal destino»: dal balcone di palazzo Venezia Benito Mussolini annuncia al paese l'entrata in guerra. La folla che si accalca, festosa e urlante, è l'immagine di un popolo orgoglioso e pronto a tutto pur di guadagnare prestigio e rilevanza internazionale, lasciandosi alle spalle un destino minoritario. Nei cinque anni successivi, però, l'entusiasmo cede pian piano il passo all'angoscia dell'attesa, ai primi disagi, alla fame montante, al senso di precarietà, alla paura per il futuro e poi, con i bombardamenti e l'approssimarsi del fronte, al vivo terrore del presente. Eppure, dopo quel 10 giugno l'attenzione degli storici di solito si sposta, per inseguire la guerra sui vari fronti o nei gabinetti di dittatori, politici e generali, disinteressandosi di quella gente comune che aveva acclamato la guerra. Arrigo Petacco decide invece di fermarsi sulla soglia del cosiddetto "fronte interno", di cui racconta nei dettagli la vita quotidiana, fatta di piccole e grandi tragedie, di speranza e sconforto, al ritmo delle notizie che arrivano da lontano, filtrate dalla propaganda. Non solo: ricostruendo quel periodo mese per mese e persino giorno per giorno, Petacco ci ricorda che la vita, comunque, continuava. Nonostante la guerra, si andava ancora al cinema e a teatro (quelli rimasti aperti, almeno), si canticchiavano le nuove canzoni passate alla radio, si leggevano i giornali, si mandavano i figli a scuola, si lavorava. Il tutto adeguandosi alle disposizioni sul coprifuoco e ai segnali dell'allarme antiaereo, imparando a riciclare i mozziconi di sigaretta, a sostituire il caffè con la cicoria, i taxi con i tricicli. Si familiarizzava con gli orti di guerra e con le pellicce in gatto "tinto color cacao", si inventavano ingegnose cassette di cottura e insaporitori disgustosi, in un'autarchia sempre più difficile eppure sempre più fantasiosa, a confermare anche in un contesto così doloroso la proverbiale inventiva del popolo italiano. Raccogliendo foto, manifesti, pubblicità e volantini, Arrigo Petacco ci consegna un almanacco illustrato, una controstoria minuta dell'ultima guerra mondiale, nella certezza che seguire questa trama di sacrifici e sofferenze quotidiane è necessario per capire gli ultimi anni del conflitto, quando il paese all'improvviso si trovò diviso in due, tra la Repubblica di Salò e la Resistenza partigiana.

copertina

IL SANGUE DEGLI ITALIANI - GIAMPAOLO PANSA
MAG B 3524

"Il racconto che sino a oggi abbiamo fatto della Resistenza dovrebbe essere riscritto da cima a fondo. Perché è in gran parte falso.". Per Giampaolo Pansa è stata prima di tutto una guerra interna. E da sempre, ad appena ventitré anni, nel 1959, quando intervenne a un convegno sulla Storiografia della Resistenza, ha sostenuto il dovere di dare voce, nel racconto dell'Italia del 1943-1946, anche agli sconfitti. Per ricordare a tutti quello che la storia ufficiale taceva: le uccisioni dei fascisti prigionieri da parte dei partigiani durante la guerra civile. Le vendette dei vincitori nei giorni successivi alla Liberazione. La barbarie delle violenze sulle donne accusate di essere spie dei fascisti. In queste pagine ritroviamo le drammatiche vicende e i volti dei loro protagonisti in un percorso fotografico inedito. Dalla Banda di Tom di Casale Monferrato al rastrellamento della Benedicta, dall'eccidio del campo di Bogli alle esecuzioni nella colonia di Rovegno. "L'Italia è una nazione vecchia e sfibrata" scriveva Pansa "capace soltanto di lamentarsi e di litigare. Gli italiani non sono affatto brava gente. Si odiano e sono sempre disposti a scannarsi.".

copertina

HAITI. STORIA DI UNA RIVOLUZIONE - JEREMY D. POPKIN
MAG C 8958

Ad Haiti fra il 1791 e il 1804 per una volta gli schiavi neri rovesciarono un regime coloniale dando vita a una nazione indipendente. Una nitida ricostruzione di quegli eventi e del contesto storico, giuridico, economico e politico del sistema schiavistico che scatenò una rivoluzione, i cui effetti arrivano fino a oggi. Jeremy Popkin illustra con chiarezza i concitati eventi della Rivoluzione haitiana, dalla rivolta degli schiavi nella colonia francese di Saint-Domingue nel 1791, con la progressiva affermazione del suo importante leader, Toussaint Louverture, alla Dichiarazione d’indipendenza di Haiti nel 1804 e al suo consolidamento nei decenni che seguirono. Mettendo a frutto gli studi piú recenti, oltre a quelli svolti direttamente dall’autore, il libro presenta un meticoloso resoconto cronologico dei complessi contesti storici e sociali che determinarono la rivoluzione, prestando la dovuta attenzione alle importanti tematiche sottostanti a uno dei piú decisivi eventi della storia moderna.

copertina

ENEA, LO STRANIERO: LE ORIGINI DI ROMA - GIULIO GUIDORIZZI
MAG C 8956

Enea in questi tempi lo definiremmo un migrante, un profugo. Come molti che oggi raggiungono le coste europee scappa da una guerra, quella di Troia; costretto a lasciarsi alle spalle la propria casa e la donna che ama, portandosi in spalle il vecchio padre Anchise e tenendo per mano il figlio Ascanio. Insieme ad altri uomini e donne, che come lui hanno perso quasi tutto, si mette in mare senza una meta, senza un porto sicuro a cui approdare; con la sola certezza di dover fuggire per sopravvivere. Da quel momento per lui inizia un'esistenza da straniero. Accolto a Cartagine dalla regina Didone, malgrado il sentimento che li unisce è costretto ad abbandonarla per seguire il suo destino. Giulio Guidorizzi si immerge nei versi di Virgilio e interpretandoli, con lo sguardo attento del classicista, li trasforma in un grande saggio dal respiro narrativo rinnovandone la forza senza tempo. I Romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «L'impero romano, – scrisse Seneca, – ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana... Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto è il risultato di commistioni e di innesti». I Greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli Ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, Cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «Noi siamo stati sempre qui, – dicevano, – la nostra gente è nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi è la nostra legge a imporlo, ma i veri Ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente ». I Romani non pensavano cosí. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.

copertina

INEDITA MEDIAEVALIA - FRANCESCO CAGLIOTI, VINNI LUCHERINI
MAG C 9107/3

Questo volume, nato dal desiderio di pubblicare degli scritti in onore di Francesco Aceto, ha come comune denominatore un oggetto inedito della storia e della storiografia dell'arte dal quinto secolo d.C. fino al primo Quattrocento. Gli studiosi invitati a partecipare hanno individuato un'opera superstite - di qualunque tecnica e genere - che sia nuova alla letteratura specialistica; un'opera perduta e sconosciuta di cui si possa ricostruire la storia attraverso fonti indirette, testuali o grafi che; un documento d'archivio, ugualmente inedito, relativo alla commissione, alla realizzazione, alla funzione o al riuso di un'opera; o infine un brano letterario o archivistico su un'opera, o un altro scritto interessante di un rappresentante significativo della fortuna dell'arte medievale, dal Cinquecento in poi, che non sia mai stato preso in considerazione nella bibliografia di settore.

copertina

LA MEMORIA POST MORTEM: DALL’ANTICHITA’ AL MEDIOEVO - VINNI LUCHERINI, MARISA SQUILLANTE
MAG C 9107/4

Con l'espressione «memoria post mortem» si intende alludere a una serie di processi, letterariamente, storiograficamente e artisticamente documentati, volti alla fabbricazione della memoria di un individuo, al fine di garantirgli una forma di sopravvivenza alla morte, più o meno duratura, o addirittura perenne. Gli studiosi che hanno partecipato a questo libro, decisi a confrontarsi al di là delle barriere disciplinari che ancora si ergono alte nelle istituzioni universitarie, hanno accettato di indagare, con i propri strumenti specialistici e in un contesto aperto al confronto, le molteplici forme di costruzione memoriale (logoi, erga, scripta, monumenta, imagines) attestate in Europa e nel Mediterraneo su un arco cronologico che dalla Grecia arcaica giunge alla Napoli angioina, passando per Roma e l'Impero carolingio

copertina

LA CATTEDRALE NELLA CITTA’ MEDIEVALE: I RITUALI - VINNI LUCHERINI, GERARDO BOTO VARELA
MAG C 9107/5

Le architetture di una città medievale costituivano un immobile palcoscenico dei rituali urbani, di qualsiasi tipo essi fossero, o ne diventavano parte integrante? Un'immagine della Madonna col Bambino portata in processione lungo le vie e le piazze di una città era intercambiabile con un'altra dallo stesso soggetto, o il rituale si sostanziava proprio della sua unicità iconografica e materica? Quei rituali riuscivano a esercitare una carica trasformatrice sulla topografia della città e sull'allestimento della sua ecclesia maior, o piuttosto erano i cambiamenti intervenuti sull'assetto viario e sugli edifici monumentali a modificare i rituali? Pur partendo dalla premessa che siamo ancora lontani dal poter interpretare pienamente il valore della testualità medievale in tali questioni, bisogna convenire che nel Medioevo non esisteva rituale facente capo a una cattedrale nel quale non si prevedesse l'entrata in gioco di una o più opere d'arte, di una o più architetture. Questo volume propone una serie di letture che consentono di comprendere meglio, in un ampio spettro geografico e cronologico, il nesso città-cattedrali-rituali, da un punto di vista storico e storico-artistico.

copertina

ANIMALI FIGURATI: TEORIA E RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO ANIMALE DAL MEDIOEVO ALL’ETA’ MODERNA - STEFANO RICCIONI, LUIGI PERISSINOTTO
MAG C 9108/1

Il mondo animale, reale e fantastico, ricopre da sempre un ruolo fondamentale nel percorso di (auto)conoscenza e (auto)rappresentazione dell'uomo. Il Medioevo e la prima Età moderna costituiscono un crocevia per l'interpretazione allegorica degli animali, per la loro osservazione scientifica e per le modalità di rappresentazione in arte. Trattando di scimmie, sirene, grifoni, leoni, grilli, falchi, vermi e fenici, il volume affronta con un approccio critico multidisciplinare il complesso linguaggio metaforico offerto dalla varietà dei modi nei quali gli animali erano teorizzati, visti, immaginati, raccontati e, soprattutto, raffigurati nella società e nella storia tra Medioevo e Rinascimento, con un particolare riguardo alle opere presenti nella città di Venezia.

copertina

ARCHEOLOGIA DEL MANOSCRITTO - MARILENA MANIACI
MAG C 7920/34

All’epoca in cui il manoscritto era il veicolo normale della cultura, quando il lettore ne era anche non di rado allestitore, copista e ancora più spesso committente, la frattura fra la fabbricazione dell’oggetto e la fruizione del testo era poco marcata: tutti o quasi tutti i lettori di un libro ne conoscevano perfettamente la struttura «nascosta» e le modalità della fabbricazione. Dopo l’avvento della stampa, e ancor più oggi con i progressi galoppanti della tecnologia, la frattura è diventata irreparabile. L’intero retroterra materiale del libro medievale - occidentale, bizantino o di altro contesto - è perciò da riscoprire, ed è questo il compito dell’archeologia del manoscritto, cioè della scienza che ha come obiettivo l’osservazione dell’oggetto-libro. La conoscenza di questo "oggetto" è indispensabile non solo allo storico del libro, ma anche a tutti coloro - paleografi, filologi, storici dell’arte e della cultura scritta, studiosi, studenti o semplici curiosi - che si interrogano sulla materialità, la genesi e la storia di questo o quel codice. Ad essi è indirizzato in primo luogo questo volume: non un manuale di codicologia, ma un «volgarizzamento» della disciplina. La ricchezza delle problematiche affrontate e l’ampiezza del corredo bibliografico rappresentano anche un utile supporto all’insegnamento universitario della paleografia e della codicologia, nonché alla pratica quotidiana di bibliotecari e restauratori, per i quali le conoscenze storiche e archeologiche sono indispensabili alla conservazione e tutela dei beni loro affidati.

copertina

ITALIA MERIDIONALE LONGOBARDA - GIULIA ZORNETTA
MAG C 7920/359

Dopo la caduta del regno longobardo, nel 774, Arechi fondò il principato di Benevento accelerando il processo di costruzione dell'autorità pubblica nel Mezzogiorno longobardo. Ciò permise lo sviluppo di una identità politica e sociale assolutamente peculiare nel panorama dell'epoca, ma aprì anche la strada a una serie di conflitti e a un'accesa competizione politica, che si manifestarono lungo tutto il secolo IX. Grazie ad alcune nuove e fondamentali edizioni di fonti, questo libro si inserisce nel filone della storia delle élites altomedievali concentrandosi sulle vicende dell'Italia meridionale longobarda, una periferia e un'area di frontiera importantissima per la sua posizione al centro del Mediterraneo, che attirò l'interesse delle maggiori potenze del periodo. Prendendo in considerazione sia la competizione con il mondo carolingio sia la dimensione del conflitto interno all'arena politica beneventana, che per i secoli VIII e IX vede il protagonismo indiscusso dell'aristocrazia locale, questa ricerca riconsidera l'esperienza dei Longobardi meridionali in un periodo di grande dinamismo e sperimentazione politica.

copertina

1917. UN ANNO UN SECOLO - A. BISTARELLI, R. PERTICI
MAG C 7920/326

Per non fermarsi alla semplice affermazione della Grande Guerra come evento fondante della storia del secolo scorso, questo volume unisce la riflessione sulla periodizzazione al tentativo di interpretare la storia dell’ultimo secolo. Il 1917 viene quindi analizzato come anno-cerniera fra il vecchio e il nuovo mondo, mettendo a fuoco – fra gli eventi militari, politici e culturali di quell’anno – quelli che hanno prodotto dinamiche di lungo periodo, meritevoli di uno studio anch’esso di lungo periodo, non limitato agli anni del conflitto e dell’immediato dopoguerra. Si intrecciano così saggi che affrontano le diverse dimensioni storiografiche delle possibili analisi (internazionale, culturale, sociale, politica), cui si affianca anche una proposta di utilizzo didattico di queste riflessioni.