SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
NOVEMBRE 2022
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SAGGISTICA
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RIVALI - L'Ultimo Uomo
MAG C 9917

Le storie raccontate in questo volume sono diventate l'archetipo di altre rivalità, presenti e future, e ancora a distanza di anni non hanno smesso di emozionare. La rivalità è uno stimolo costante a migliorarsi, il motore dello sport. Quante vittorie, quanti record individuali sono, almeno in parte, merito anche di chi viene sconfitto, del secondo classificato? Le storie di atleti indimenticabili che, per uno scherzo del destino, si sono ritrovati a contendersi le luci dei riflettori. Anche lo sport, come la storia, celebra spesso i vincitori, dimenticando non solo gli sconfitti, ma anche quanto la competizione sia necessaria per raggiungere livelli di eccellenza impensabili in solitudine. La rivalità è un tipo di rapporto che può prendere sfumature diverse, ognuna interessante: può essere tossica, quando finisce per avvelenare uno dei due sfidanti, oppure virtuosa, quando porta entrambi i protagonisti a superare i propri limiti. Attraverso stili letterari diversi vivremo, tra gli altri, lo scontro monumentale tra Muhammad Ali e Joe Frazier, che hanno passato 41 riprese insieme sul ring, in una delle trilogie piú famose e cruente nella storia della boxe; la gara a chi scendeva piú in profondità negli abissi marini tra Enzo Maiorca e Jacques Mayol, esponenti di due modi molto diversi di vivere il mare e di stare al mondo; il confronto tra Kobe Bryant e Michael Jordan, i quali rimarranno legati da una rivalità nata come spirito di emulazione (per Kobe) e come difesa del proprio status (per MJ); le sfide durante gli anni Settanta tra Nadia Comăneci e Nellie Kim, che in uno scenario piú ampio hanno rappresentato il contrasto tra la potenza della ginnastica sovietica e le ambizioni del regime di Nicolae Ceauşescu in Romania. Che siano vissute in modo tragico o come stimolo a migliorarsi, le storie raccontate in questo volume sono diventate l'archetipo di altre rivalità, presenti e future, e ancora a distanza di anni non hanno smesso di emozionare.

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L'ANIMA DELLE CITTA - Jan Brokken
MAG D 6130/344

La Parigi di Satie, la Amsterdam di Mahler, la Bologna di Morandi, la Cagliari di Eva Mameli Calvino e tante altre. Storie, ritratti d'artista, reportage, in una sentimentale flâneurie metropolitana dall'autore di Anime baltiche e Bagliori a San Pietroburgo. Bibliofilo, esploratore, flâneur, avventuriero, esteta, fine osservatore, paziente ascoltatore, turista. Jan Brokken ha dedicato la vita a inseguire le sue passioni: arte, poesia, musica, architettura. Ma soprattutto è uno scrittore che ha messo il suo prodigioso talento ritrattistico al servizio dei grandi uomini e delle grandi donne che di queste arti sono stati i massimi interpreti del Novecento. In un viaggio attraverso il tempo e i continenti, Brokken accompagna il lettore a passeggio tra le vie, le strade, le case che li hanno ispirati. La Bologna di Giorgio Morandi, la Venezia di Giovanni Bellini alla ricerca del rilegatore Paolo Olbi, la Düsseldorf dell'artista Joseph Beuys, la Parigi del compositore Erik Satie. Ad Amsterdam sulle tracce di Mahler, fino a Cagliari alla scoperta di Eva Mameli Calvino – madre di Italo – illustre naturalista e prima donna a dirigere un Giardino botanico in Italia. È sempre da un particolare, da un dettaglio spesso sfuggito ai biografi, dall'osservazione di uno scorcio, che Brokken riesce a infondere vita nuova e un itinerario inconsueto a strade giaà battute. Un compendio di brevi storie, tra il reportage e l'acquerello, che fanno capire il legame indissolubile tra la creazione e il luogo dove si origina e insieme vanno a ripercorrere un'educazione artistica e sentimentale.

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PAZZA D'AMORE - Adèle Hugo
MAG C 9993

Adèle, figlia di Hugo, si è imbarcata per il Canada, in cerca del tenente Pinson. Adèle nutre il desiderio di sposarlo nonostante il suo rifiuto. Attraverso lettere inedite e stralci dei diari di Adèle e di Hugo, emerge il ritratto di una donna ribelle, caparbiamente anticonformista. A partire dal 1863, Adèle Hugo, secondogenita del grande scrittore, e che aveva allora trentatré anni, divenne nella sua famiglia quella di cui si parlava a bassa voce e di cui si evitata di pronunciare il nome davanti a chiunque. Era partita, furtivamente, per Halifax, in Nuova Scozia, per raggiungere il giovane tenente Albert Pinson che desiderava ardentemente sposare e che non ne voleva sapere di lei. Eppure, l'aveva sedotta, anni prima, nella terrazza a strapiombo sul mare e nelle sale buie della dimora paterna dall'isola di Guernsey dove Victor, in esilio e addolorato per la morte della sua primogenita Leopoldine organizzava abitualmente sedute spiritiche; eppure era stata la sua amante. Il bel tenente però non l'ama più e a nulla serve il consenso a sposarlo che Adèle ha finalmente strappato dal padre, così come si rivelano inutili, anzi dannosi, i sotterfugi e le menzogne cui la ragazza ricorre per riconquistare l'uomo che ama. Adèle annuncia ai suoi il matrimonio che non c'è mai stato e al quale gli Hugo avevano inizialmente creduto. Quando scoprono che Adèle ha mentito, la ferita è inguaribile e suo padre non riesce a dominare il risentimento: per quanto libero dai pregiudizi, restava in lui affilata, esigente, una certa idea di rispettabilità borghese e di "onore" familiare che Adèle aveva, ai suoi occhi, intaccato.

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AGATHA CHRISTIE E IL MISTERO DELLA SUA SCOMPARSA - Jared Cade
MAG C 9985

E se la più grande scrittrice di gialli di tutti i tempi diventasse protagonista di una sua storia? È il dicembre del 1926. Una donna scompare in circostanze enigmatiche. La polizia trova la sua macchina abbandonata. Tutto fa pensare a un omicidio o, peggio, a un suicidio. Si aprono le indagini; la polizia e la stampa si mobilitano. Tutta l'Inghilterra è in fibrillazione. Quella donna è Agatha Christie. La scrittrice inglese più tradotta al mondo. Cosa è accaduto veramente? Perché si sono perse le tracce di Agatha? C'è davvero di mezzo un assassinio? Una trama complicata mette in gioco un tradimento, una vendetta, un'improvvisa, angosciante amnesia. Jared Cade, in questo libro appassionante come una detective-story, risolve il mistero grazie a testimonianze di prima mano, documenti e fotografie inedite. Ci svela così aspetti sconosciuti della biografia dell'inventrice di Poirot, indagando nella sua psicologia. E ci consegna la verità su un episodio inquietante che lascia, nella vita di Agatha Christie, un segno profondo come una ferita.

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IL PIACERE DELLA LETTURA - Marcel Proust
MAG D 6129

Nel 1906 esce in Francia la traduzione proustiana di Sesamo e gigli di John Ruskin, accompagnata da una prefazione - Sulla lettura - nella quale Proust, prendendo le distanze dalle teorie del critico inglese, rende presente la sua idea di lettura, offrendoci un primo assaggio di quel peculiare stile di scrittura che troverà la sua massima espressione nella Recherche. Queste pagine, tra le più affascinanti che siano state dedicate all'attività di leggere, sono presentate insieme a un articolo, Giornate di lettura, pubblicato su "Le Figaro", dove - a dispetto del titolo - è un altro il magico oggetto in grado di evocare presenze e atmosfere assenti, il telefono, dispositivo all'epoca ancora estremamente raro e d'élite. È un piccolo esempio di scrittura mondana e d'occasione, un divertissement nel quale, tuttavia, traluce la capacità affabulatoria, ironica e ammaliante del primo Proust.

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PROUST SENZA TEMPO - Alessandro Piperno
MAG C 10 004

Attraverso "brevi divagazioni di marca plutarchiana", questo libro offre un approccio arbitrario e vecchio stampo che forse, se preso nel giusto verso, potrà giovare sia alla comprensione di Proust che a quella dei maestri che ho voluto affiancargli. Tutto ha inizio con un inatteso dono di Natale. Un librone rilegato in similpelle blu navy con intarsi dorati, più simile a una Bibbia da motel che a un romanzo. Il volume in questione è Dalla parte di Swann, il primo tomo di Alla ricerca del tempo perduto nell'edizione dei "Meridiani” Mondadori. Marcel Proust, dunque. Un nome che risulta sconosciuto al beneficiario non meno che all'autore del regalo, entrambi all'ultimo anno di liceo. Sebbene abbia già avuto modo di mettere in carniere letture di un certo calibro, il giovane appassionato di storie non può immaginare che stavolta sarà tutto diverso. Man mano che si avventura nel folto intricato di quelle pagine, scandite da periodi che indugiano su se stessi incuranti della pazienza del lettore, concatenati in una sintassi apparentemente involuta che sembra non dover condurre da nessuna parte, l'immediatezza di lettura, l'entusiasmo spontaneo lasciano spazio a una perplessità incredula. Ci vorrà del tempo perché quella perplessità riveli la sua natura: fascinazione. Di quelle destinate a cambiare il corso dell'esistenza. Da qui prende le mosse l'incantesimo Proust. Come se la sua prosa non potesse entrare nella tua vita che di soppiatto. A distanza di tanti anni, ora che il tempo ha cristallizzato quelle prime impressioni, Alessandro Piperno si volge, per la prima volta in modo così intimo, alle ragioni di quell'incontro felice. Proust non è soltanto l'autore a cui ha consacrato buona parte della sua vita intellettuale. Che lo ha ispirato, come nessun altro scrittore ha saputo fare. Da un certo momento in poi è diventato fatalmente la misura per leggere gli autori amati, Montaigne, Woolf, Nabokov, Roth. Persino Céline, il più accanito nemico della Recherche. Attraverso "brevi divagazioni di marca plutarchiana", questo libro offre un approccio arbitrario e vecchio stampo che forse, se preso nel giusto verso, potrà giovare sia alla comprensione di Proust che a quella dei maestri che ho voluto affiancargli.

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BIBLIOGRAFIA DI PRIMO LEVI OVVERO IL PRIMO ATLANTE - Domenico Scarpa
MAG C 9938

Il primo Atlante è il titolo di una poesia del 1980 dove Primo Levi gioca con i nomi, le forme e i colori delle tavole geografiche che lo hanno fatto sognare da ragazzo. Ma è anche una profezia e una definizione: il decennale, minuzioso lavoro di raccolta dei suoi testi, che qui vede compimento, è stato una lunga avventura di esplorazione in territori immensi, finora cartografati solo in parte. Organizzata in quattro grandi sezioni, corredata da apparati di dettaglio, suggellata da un imponente corpus di indici, questa bibliografia offre infatti un disegno dinamico e fortemente innovativo dell'opera eclettica e «modulare» di Levi. Dai suoi scritti – inaugurati da una filastrocca composta a meno di diciotto anni e proseguiti in una rete elastica e ramificata di trame e spunti spesso ripresi e rivissuti più volte – alle sue traduzioni, dagli interventi orali al primo censimento organico della corrispondenza fino a oggi pubblicata, in questo Atlante la geografia leviana si rivela in tutta la sua impensabile vastità, tale da lasciare a chi la percorrerà «l'impressione di aver letto più autori assai diversi l'uno dall'altro, che pure coabitano in una sola persona». O di non averli ancora mai letti.

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ORRIDO FAMIGLIARE - Giorgio Franzaroli
MAG C 9995

Giorgio Franzaroli (1968), bolognese, frequenta il corso di fumetto “Zio Feininger”, dove insegnano Andrea Pazienza, Igort e Lorenzo Mattotti. Terminati gli studi, scrive sceneggiature e fumetti per ragazzi (tra cui Cattivik e Lupo Alberto). Ha collaborato come autore satirico per vari quotidiani e riviste (Frigidaire, Comix, l’Unità, Cuore, Linus, Il Fatto Quotidiano), per cui disegna vignette e storie brevi a tema satirico-politico. Orrido famigliare è il suo primo romanzo a fumetti.

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LE ARMI DI IERI - Max Marambio
MAG C 9963

Max Marambio racconta dall'interno, con la passione del militante e la naturalezza di chi ne è stato protagonista, gli avvenimenti che hanno segnato il destino di un intero continente. Attraverso annotazioni di esperienze quotidiane, dipinge ritratti intimi ed estremamente umani degli attori con cui ha condiviso la sua parabola di vita: personaggi storici come Fidel Castro e Salvador Allende, accanto a donne e uomini "normali", gli eroi anonimi di quei giorni sanguinosi. L'11 settembre 1973 il governo cileno di Salvador Allende viene destituito da un violento golpe militare guidato dal generale Pinochet. Max Marambio è un testimone eccezionale di quei giorni frenetici. Formatosi negli anni Sessanta nella Cuba di Fidel Castro, dopo la morte del Che aveva fatto ritorno in Cile per militare nel MIR, il movimento clandestino della sinistra rivoluzionaria, finché nel 1971, a soli ventitré anni, era diventato responsabile del GAP, la guardia personale di Salvador Allende. Quando i militari del generale Pinochet danno inizio al colpo di Stato, Marambio si mette a disposizione di Allende e, dopo la morte del presidente, affronta un'ultima disperata missione: difendere l'ambasciata di Cuba e l'arsenale di armi che i cubani vi hanno abbandonato. La cronaca delle ultime drammatiche ore del governo democratico e dei dieci mesi di strenua resistenza di Marambio nell'ambasciata disegna la parabola discendente di un paese e insieme delle speranze di una generazione.

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GENDER UNA STORIA PER IMMAGINI - Meg-John Barker e Jules Scheele
MAG C 9958

Il genere è connesso con qualsiasi aspetto della nostra vita. Non possiamo farne a meno, anche volendolo. Ma cos'è esattamente il genere? Partendo dai dibattiti e le tensioni attuali, che possono dividere le comunità e persino costare vite umane, attraverso il pensiero di grand* pensator* e attivist* del nostro tempo (da Judith Butler, a bell hooks, da Simone de Beauvoir a Anne Fausto-Sterling), passando per il movimento femminista e quello trans, Gender: una storia per immagini propone un viaggio che dal passato arriva al futuro prossimo, passando attraverso un presente ancora pieno di contraddizioni ma utile a chiederci come si potrà affrontare il genere in modo diverso, in un modo socialmente più costruttivo e inclusivo.

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PRESENZE PROUSTIANE - Sara Elisa Riva
MAG C 9967

Qual è l'influenza che un autore come Proust ha esercitato nel panorama italiano di inizio Novecento? Partendo dagli spunti offerti da G. Contini sulla poesia di Montale, questo libro si propone di indagare quali siano le presenze proustiane nelle prime due raccolte poetiche del poeta genovese: Ossi di seppia e Le occasioni. Se nella prima parte si tenta la ricostruzione di un mondo perduto - che va dagli anni Dieci fino alla fine degli anni Trenta del Novecento - in grado di mostrarci la ricezione critica di "Alla ricerca del tempo perduto" in Italia e le sue riprese narrative nel panorama solariano, nella seconda il focus si indirizza nell'analisi sistematica e comparata dei testi proustiani e montaliani. La contaminazione intuita dalla critica precedente si dimostra un valido alleato per supportare la tesi presentata, da cui emergono non solo presenze del capolavoro francese nelle liriche montaliane, ma una ripresa parziale della poetica proustiana. Non solo: le affinità tra i due autori si manifestano anche in dettagli imprevisti e convergono nello spirito poietico dell'Impressionismo monettiano e in un senso dell'attesa che pervade e quasi cristallizza le opere dei due autori.

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IN NOME DELL'AMORE - Stefano Zecchi
MAG C 10003

Le molte forme di un sentimento antico e misterioso. Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblica. Oggi «tutto avviene nel nome dell'amore», fino a esasperarne il significato e tradendo il valore di quelle domande. Il libro di Stefano Zecchi mette ordine a ciò che chiamiamo - con sincerità o ostentazione - «amore», accompagnandoci in un viaggio alla scoperta dei diversi modi di viverlo e comprenderlo. Dai grandi miti alla filosofia, ai testi della nostra classicità, passando per gli immortali romanzi ottocenteschi, film e canzoni dei nostri giorni, Zecchi ragiona sulla natura del sentimento più affascinante e contraddittorio: amore passionale, romantico, sentimentale, vanitoso; amori sbagliati, impossibili, disperati. Dopo aver indagato le trasformazioni che il linguaggio dei sentimenti ha subito dal secolo scorso a oggi, Zecchi riflette su come siano cambiate le relazioni in seguito alla rivoluzione sessuale, sul matrimonio e sul divorzio, ma anche sui nuovi significati della maternità e sulla continua evoluzione della figura paterna. E poiché «l'amore ci interroga sul senso del futuro, su ciò che lasceremo alle generazioni che verranno», esso si esprime anche nella cura della Terra dei figli. Il viaggio si conclude riannodando i fili che congiungono l'amore alla bellezza, perché «il bene si comprende attraverso il significato del bello e l'amore trova nella bellezza la sua espressione più vera».

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MERAVIGLIE MUTE - Marcella Terrusi
MAG C 9907

La storia degli albi illustrati senza parole - i silent book - è frutto del coraggio di editori, autori e artisti che offrono all'infanzia nuove possibilità divisione. Illustrazione, pittura, fumetto, fotografia, cinema, letteratura, pantomima, musica confluiscono nel linguaggio narrativo dei libri per immagini. I libri muti concorrono così a educare il nostro sguardo, ci invitano a provare meraviglia e spaesamento, dispongono nuove immersioni nell'immaginario e al contempo determinano un nuovo rapporto con la parola. Il volume, in un pionieristico lavoro critico, rielabora riflessioni, ricerche internazionali, esperienze condotte con lettori di ogni età. Con più di cento immagini a colori, si propone come strumento di educazione estetica e poetica per tutti.

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POLITICA E NEGAZIONE - Roberto Esposito
COLL D 72/690

Il libro ricostruisce la genealogia del reciproco avvitamento tra negazione e politica. Il primo capitolo percorre l'intensificazione della categoria di negazione nel pensiero di cinque intellettuali di diversa formazione - Schmitt, Saussure, Freud, Heidegger e Kojève. Il secondo capitolo analizza la piega negativa di alcune tra le fondamentali categorie politiche moderne - quelle di sovranità, proprietà, libertà, popolo. Ciascuna di esse è stata costruita non in forma positiva, ma come l'esito della negazione del proprio opposto. Il capitolo conclusivo propone una possibile nozione affermativa di politica, intesa non come rimozione del negativo, ma come sua riconversione nei termini positivi della "differenza", della "determinazione" e dell'"opposizione". Gli autori da cui muove il discorso sono soprattutto Spinoza, Nietzsche e Deleuze, interpretati spesso non secondo la loro ricezione abituale e ricondotti all'orizzonte di pensiero elaborato dall'autore in questi anni.

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L'UOMO E LA MORTE - Edgar Morin
MAG C 9908

A settant'anni dalla prima edizione, "L'uomo e la morte" occupa ancora un posto d'eccezione nella storia del pensiero: non è solo una summa di quanto è stato detto e scritto sulla mortalità, ma anche un appello a ritrovare una consapevolezza e una sensibilità che, oggi più che allora, vanno scomparendo. Come tutto ciò che non risulti immediatamente gratificante e che ci costringa a confrontarci con la finitezza, l'idea della morte ha subito un processo di rimozione coatta. Ma non basta rifiutarsi di pensare la fine per riuscire a bandirla: la morte esiliata dalle coscienze rientra attraverso le crepe della vita interiore, e crea in noi una vertigine e uno smarrimento che acquietiamo costruendoci un benessere illusorio. Quando invece, suggerisce Morin, conoscere «la morte attraverso l'uomo e l'uomo attraverso la morte» è l'unico modo di trasformare l'incompiutezza che è il nostro destino: di immaginare un avvenire in cui la morte stessa - e con lei l'uomo - dovrà cambiare. Presentazione di Francesco Bellusci.

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LEGGIMI FORTE - Rita Valentino Merletti e Bruno Tognolini
MAG C 9906

Come nasce un lettore? Esiste una ricetta in grado di suscitare nei bambini l'amore per i libri? Come tutte le pietanze più buone, anche questa ha di base pochi, essenziali ingredienti: disponibilità e pazienza (del genitore), curiosità e attenzione (del piccolo) e tanti libri in dispensa. Ma qualche volta il miscuglio non ha l'effetto sperato, e quello che si vorrebbe un momento magico di condivisione di storie rischia di diventare una parentesi svogliata e irritante tra le mille attività del giorno e la tappa forzata ma necessaria del sonno. È quello il momento in cui si è più tentati di rinunciare a favore della dieta ipertrofica della televisione; ma vale la pena fermarsi a pensare e, come suggerisce uno degli autori, fare qualcosa insieme: se ci si annoia, ed è umano, è noia personale, inventata, di certo non propinata da altri. In questo saggio-riflessione, un'autorevole esperta di letteratura per l'infanzia e uno dei più importanti autori italiani di libri per ragazzi si alternano per raccontare, spiegare, suggerire come i libri possano unire profondamente adulti e bambini, creando un rapporto esclusivo di condivisione, curiosità e complicità. La voce dell'adulto che legge ai più piccoli diventa la prima, indimenticabile canzone dell'infanzia; successivamente, quando il bambino è in grado di scegliere e leggere autonomamente, diventa gioco e partecipazione. Ogni capitolo offre un tema, dal 'come si legge a un bambino' al 'come creare l'incanto della lettura', con un'antologia di testi e un elenco di libri consigliati. Perché far nascere in un figlio l'amore per i libri è il modo migliore per ricominciare a leggere.

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NIETZSCHE, IL POLITEISMO E LA PARODIA - Pierre Klossowski
D 2752/741

Nella sterminata serie di esegeti di Nietzsche che si sono susseguiti, Klossowski ha qualcosa di unico: per l'irriducibile libertà, per la capacità rabdomantica con cui si inoltra negli ingannevoli meandri degli scritti di Nietzsche. Qui con gesto risoluto sgombera subito il campo da banalizzanti interpretazioni tanto diffuse quanto fuorvianti - come quella «erronea del "superuomo" deliberatamente separata dal suo corollario della dottrina dell'eterno ritorno» -, perché occorre innanzitutto «liberare l'esperienza che porta il nome di Nietzsche sia dal suo contesto storico sia dalle malversazioni di cui è stata fatalmente oggetto presso la posterità», l'inevitabile prezzo che doveva pagare «un'anima condotta all'incandescenza». E incandescenti sono anche queste pagine di Klossowski, in una lettura di Nietzsche dove s'intrecciano il recupero della dimensione mitica, il legame di reversibilità tra verità e finzione, la tensione tra il poeta, il filosofo e il profeta. Una lettura contrassegnata dalla complicità e dalla piena identificazione con un aforisma della Gaia scienza: «Noi senza patria siamo per razza e provenienza troppo multiformi e ibridi» - vale a dire, precisa Klossowski, «troppo legati a tutto ciò che da sempre è stato vissuto e provato in diversi luoghi; insomma troppo ricchi e quindi troppo liberi per poter rinunciare a questa ricchezza e a questa libertà in favore di un'appartenenza concretamente determinata dal tempo e dallo spazio».

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PICASSO - Andrea Concas
MAG D 6097/1

Scopri i segreti dell'arte con arteconcasbot, il primo chatbot del mondo dell'arte fai una domanda via messaggio, e lui risponderà subito, dandoti accesso a video, foto e contenuti esclusivi su Pablo Picasso.

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GUIDA COMPLETA AL MONDO DI TOLKIEN - Oronzo Cilli
MAG C 9902

Tutte le opere, dallo Hobbit al Silmarillion, fino al Signore degli Anelli, con aneddoti, indiscrezioni e segreti dell’universo letterario di Tolkien. • Vita e curiosità dei personaggi tolkieniani, da Bilbo Baggins a Thorin Scudodiquercia, da Frodo il Portatore dell’Anello ad Aragorn, da Gandalf a Gollum. • La Terra di Mezzo dalla A alla Z: Hobbit, Nani, Uomini, Ent, Stregoni, Elfi e altre creature che abitano questo mondo fantastico. • Tutti i film, realizzati o solo progettati, e i fumetti sull’opera di Tolkien con curiosità e notizie dal set; registi, attori e differenze tra libri e pellicole, dal film d’animazione di Bakshi alle trilogie di Peter Jackson, dalle parodie al progetto incompiuto dei Beatles con loro come attori! • Un viaggio attraverso i luoghi più significativi per lo scrittore e il suo mondo. Dall’Inghilterra fino alla Nuova Zelanda e… all’Italia! • Le lingue elfiche e naniche, e anche il linguaggio nero: l’invenzione degli idiomi che influenzerà tutta la letteratura fantastica a venire. **• Alla scoperta di J.R.R. Tolkien:**non una semplice biografia, ma aneddoti e curiosità mai raccontati sul creatore degli Hobbit. Da un esperto di fama internazionale: i libri, i film, le serie, i personaggi, i luoghi, il mito dell'autore fantasy più amato al mondo. Quando si pensa a Tolkien e al suo successo letterario, immagini di Elfi, Hobbit, draghi, territori leggendari e avventure mozzafiato si materializzano prodigiosamente ai nostri occhi. E la voglia di mettersi in viaggio insieme ai personaggi tolkieniani che più ci hanno emozionato diventa irrefrenabile! Ma se Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit costituiscono le opere più rappresentative di J.R.R. Tolkien, dietro questo nome e al suo immenso genio creativo si nasconde un universo sfavillante di oscuri segreti, preziose intuizioni e aneddoti imperdibili, tutto da scoprire.

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RAFFAELLO TRA GLI STERPI - Salvatore Settis e Giulia Ammannati
MAG C 9888/40

Rinnovando il testo e l'analisi della celebre Lettera a Leone X, questo libro individua in essa l'origine della moderna tutela del patrimonio culturale La Lettera a Leone X (1519-1520) non fu mai completata né mai raggiunse il destinatario, eppure continua a sollevare interrogativi e dubbi. Chi ne fu l'autore? Il principale manoscritto (a Mantova) è interamente di mano di Baldassarre Castiglione, ma chi si rivolge al Papa dicendo "io" è sempre e solo Raffaello, che studiava le rovine "per molti lochi pieni de sterpi inculti e quasi inaxessibili". La morte precoce del grandissimo artista (6 aprile 1520), del cui lavoro sul testo resta traccia in un manoscritto di Monaco, spiega perché uno scritto così impegnativo rimase incompiuto. Ma quale fu la parte di Raffaello e quale il ruolo del Castiglione? Perché tante correzioni e varianti nei manoscritti? Si può identificare il gioco delle parti fra i due co-autori? A chi spetta l'idea di ricostruire in disegno Roma antica e di tutelarne i monumenti? Al Papa, a Raffaello o a Castiglione? Della Lettera non esiste "il" testo in forma compiuta, ma varie stesure successive: Raffaello tra gli sterpi ne propone una nuova edizione fondata su un attentissimo esame paleografico e filologico. Il lettore troverà in questo libro non solo il testo critico dei due principali manoscritti ma anche un confronto sinottico e genetico, che evidenzia la stratificazione di bozze, correzioni, versioni alternative, individuando in parallelo sia la stesura del Castiglione sia la forma testuale su cui Raffaello lavorò negli ultimi mesi di vita. Il saggio di apertura affronta questi temi alla luce di un'accurata ponderazione delle circostanze documentarie e della storia culturale e istituzionale: le rovine, le raccolte di antichità, i provvedimenti di salvaguardia (prima e dopo il 1519-20) dei Papi e del Comune. Ne riusciranno illuminati lo scenario culturale della Roma di Leone X, lo sguardo di Raffaello su Roma antica, il suo rapporto con Castiglione, l'audace progetto che prese forma negli ultimi mesi di vita dell'artista, e infine l'eredità intellettuale che questa lettera non spedita lasciò alle generazioni successive, e fino a noi.