SCELTI PER VOI
MARZO 2003
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)

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NARRATIVA

Giuseppe Giacovazzo
Puglia: il suo cuore
Bari, Palomar, 2003
Eccoli i meridionali: scarso senso civico, poco amor di patria, disorganizzati… e i pugliesi? Arida gente del Sud. Più ragione che passione. Non abbiamo fatto l'Unità d'Italia, non abbiamo avuto Mazzini, Garibaldi, Cattaneo… Ma se vuoi capire la Puglia, fatti forestiero, guardala con gli occhi di quelli che vengono da lontano. Capirai perché si fermano incantati a contemplare i paesi, le chiese, i castelli, il mare. Ritroverai gesti che credevi perduti, umanità e bellezza dove l'abitudine cancella. Eleganza e fantasia nei dialetti. Gentilezza e discrezione nelle piazze barocche, nei vicoli. Scoprirai il cuore segreto di Puglia. Come un romanzo.

Matteo Bonadies
Vento di libeccio
Bari, G. Laterza, 2002
Andrea Donati è un uomo intelligente, volitivo, ambizioso, a volte anche senza scrupoli, che ha impostato la sua vita solo al raggiungimento delle vette più alte della sua carriera. Le donne che ha conosciuto e frequentato altro non sono che uno specchio nel quale Andrea riflette la sua immagine, gli stati d'animo, i capricci, i bisogni del momento, incapace com'è di comunicare veramente, pur desiderandolo, con l'universo femminile. Due matrimoni vissuti da ognuno in perfetto isolamento rispetto all'altro. L'unica vera donna della sua vita è stata la madre, l'unica capace di amarlo incondizionatamente. Nella sua esistenza Andrea, proprio come vento di libeccio, si è divertito a fare balzelli, a girare da un verso e dall'altro, a prendere e lasciare, e infine a subire tempeste e mareggiate. Egli rappresenta una moderna maschera negativa che potrebbe indurre a scoprire, in ognuno di noi, le cause delle nostre vicissitudini, delle nostre aspirazioni e debolezze.

Fruttero & Lucentini
I ferri del mestiere
Torino, Einaudi, 2003
Un manuale di scrittura creativa cresciuto inconsapevolmente negli anni, nato dal divertimento e dalla smemorata precisione con cui F&L hanno sempre affrontato il cosiddetto "lavoro culturale". Mezzo secolo di attività editoriale prende forma in un "diario del lavoro ben fatto": un libro divertentissimo, zigzagante tra i più diversi generi letterari, strabordante di umori, invenzioni e colpi di scena come lo sono tutti i libri di F&L.

Michael Connelly
La bionda di cemento
Casale Monferrato, Piemme 2003
Lo chiamavano il Fabbricatore di bambole: sceglieva le sue vittime nei quartieri malfamati di Los Angeles, le strangolava e le truccava come bambole sorridenti. Per un anno intero la Polizia gli aveva dato la caccia e, alla fine, il detective Bosch se l'era trovato di fronte. L'uomo, svegliato di soprassalto, aveva infilato una mano sotto il cuscino e Bosch, convinto che stesse per afferrare un'arma, gli aveva sparato, uccidendolo. Quattro anni dopo si trova ad affrontare il processo per omicidio intentatogli dalla vedova. Ma quando viene informato del ritrovamento di un nuovo cadavere, comincia a chiedersi se l'uomo che ha ucciso fosse veramente colpevole. Ancora una volta Connelly riesce a trascinare il lettore verso un inatteso, folgorante epilogo.

Erri De Luca
Il contrario di uno
Milano, Feltrinelli, 2003
Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è l'alleanza, filo doppio che non è spezzato.

Wilbur Smith
Orizzonte
Milano, Longanesi & C., 2003
In Africa, l'orizzonte non è soltanto la linea azzurra che segna il confine tra cielo e terra. E' soprattutto una sfida, un richiamo in cui riecheggiano la voce ammaliante di una natura selvaggia, il ruggito dei leoni che si preparano alla caccia, il sussurro del vento torrido che piega gli alberi. Inutile, per gli uomini e le donne della famiglia Courteney, tentare di resistere a quel richiamo. Anche se la vita per loro scorre tranquilla nella magnifica tenuta di High Weald, al capo di Buona Speranza, un anelito, una forza sconosciuta eppure tangibile li attira oltre quella linea, verso il cuore stesso dell'Africa nera. Il primo a rispondere a quel richiamo sarà Jim, che abbandonerà il Capo e la famiglia per inseguire un sogno d'amore e d'avventura. Quando però la sopravvivenza stessa della famiglia , sembrerà oscurare il cielo, i Courteney saranno pronti a ritrovarsi insieme, uniti da quel comune anelito e decisi ad affrontare qualsiasi nemico, attingendo dallo spirito della terra in cui hanno scelto di vivere la forza indomabile della libertà.
Alberto Nota
Il bibliomane
Novara, Interlinea, 2001
Il bibliomane di queste pagine è il protagonista di un'opera riscoperta di Alberto Nota, commediografo e bibliotecario di Carlo Alberto. Al centro c'è don Geronzio che non può sostenere la dote della nipote perché ha speso tutti i suoi averi in libri. Come ha scritto Nodier, "l'innocente deliziosa febbre del bibliofilo è nel bibliomane una malattia spinta fino al delirio. Dal sublime al ridicolo non c'è che un passo".