SCELTI PER VOI
DICEMBRE 2011
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)
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Il Vangelo di un utopista di Gallo Andrea
2011, Aliberti
MAG D 4835 |
"Il
Vangelo è vita, è liberazione, è il gusto e il rischio della vita".
Partendo dal concetto di utopia di Eduardo Galeano, don Andrea Gallo ci
spiega: "Quando sei convinto che a trecento metri ci sia quello che vuoi
raggiungere, li percorri e ti rendi conto che l'utopia è trecento metri più
in là. Per questo ti dici: "Allora è veramente irrealizzabile".
Invece no, perché c'è un aspetto positivo, che si sta camminando, e l'utopia
si realizza strada facendo". Nel portare da oltre cinquant'anni il
messaggio di Gesù, sempre sulla strada, sul marciapiede, sempre in mezzo agli
ultimi, don Gallo ha messo insieme i suoi sei personalissimi Vangeli. Il
primo è il messaggio che tutti, c3399FFenti e non c3399FFenti, possono cercare la
verità costruendo un'unica grande famiglia umana. Il secondo è la Pace, la
giustizia verso i più poveri, i senza dignità, non come frutto della
carità-elemosina, ma del riscatto storico e della giustizia. Il terzo è
appunto l'utopia, perché Gesù è nell'orizzonte della speranza del regno. Il
quarto è la sobrietà, primo passo verso la solidarietà; il quinto, la
Costituzione della Repubblica italiana, che è democratica, laica,
antifascista, "e non è un optional, l'antifascismo, per nessun
cittadino". L'ultimo è il "vangelo" lasciatoci da Fabrizio De
André ed Ernesto Balducci, i quali ci dicono che "l'unica strada
possibile è incarnarsi nella vita dei poveri e degli esclusi, non per essere
travolti e abbassati, ma per vivere insieme a loro". Prefazione di Loris
Mazzetti. |
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La bellezza e l'inferno di Saviano Roberto
2011, Mondadori
MAG D 4842 |
"La bellezza e
l'inferno": fra questi poli opposti che richiamano il pensiero di Albert
Camus si estende il campo di forze frequentato da Roberto Saviano, il luogo
che genera la sua visione della vita, dell'impegno e dell'arte. Introdotti da
una prefazione dell'autore, gli scritti raccolti in questo volume tracciano
un percorso tanto ricco e vario quanto riconoscibile e coerente. Dal ragazzo
che muove i primi già maturi passi nell'ambito della letteratura e della
militanza antimafia fino allo scrittore affermato che viene invitato
all'Accademia dei Nobel di Stoccolma e abbracciato dai terremotati in
Abruzzo, Roberto Saviano resta se stesso. Ci racconta di un campione come
Lionel Messi, che ha vinto la sfida più grande, quella contro il suo stesso
corpo; di Anna Politkovskaja, uccisa perché non c'era altro modo per tapparle
la bocca; dei pugili di Marcianise, per cui il sudore del ring odora di
rabbia e di riscatto; di Miriam Makeba, venuta a Castel Volturno per portare
il suo saluto a sei fratelli africani caduti per mano camorrista; di Enzo
Biagi, che lo intervistò nella sua ultima trasmissione; di Felicia, la madre
di Peppino Impastato, che per vent'anni ha dovuto guardare in faccia
l'assassino di suo figlio prima di ottenere giustizia; e di tanti altri personaggi
incontrati nella vita o tra le pagine dei libri, nelle terre sofferenti e
inquinate degli uomini o in quelle libere e vaste della letteratura. |
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L' umiltà del male di Cassano Franco
2011, Laterza
MAG C 6398 |
Senza
un'elite competente e coraggiosa la politica muore. Ma questa spinta morale
deve sapersi confrontare con la maggioranza degli uomini, misurarsi con la
loro imperfezione, deve diventare politica. Come dimostra la figura del
Grande Inquisitore, il male è un lucido conoscitore degli uomini e fonda il
suo regno sulla capacità di coltivarne le debolezze. E sa adattarsi ai tempi,
perché ha imparato a cambiare spalla alle sue armi: una volta esaltava la
sottomissione, oggi offre con successo e su tutti i canali dosi crescenti di
volgarità ed esibizionismo. Se vogliono far crollare questo potere, i
migliori devono smettere di specchiarsi nella loro perfezione. Da sempre i
Grandi inquisitori usano questo sentimento di superiorità per isolarli da
tutti gli altri, per ridicolizzarne l'esempio e renderli innocui. Chi spera
negli uomini deve inoltrarsi nella zona grigia dove abita la grande
maggioranza di essi, e combattere lì, in questo territorio incerto, le
strategie del male. |
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La città
del sesso. Dominazioni e prostituzioni fra immagine e corpo di Palmisano Leonardo
2011, CaratteriMobili
MAG C 6397 |
Questo volume è innanzitutto un lavoro di inchiesta,
nel quale cinquantacinque protagonisti raccontano le vicende della
prostituzione, delle escort, delle donne di strada, dei clienti e dei
"papponi", dei debiti, della droga, dello stupro e delle mancate
3399FFenzioni. Nel vorticare delle testimonianze dirette, crude e crudeli, senza
pregiudizi, prende corpo il colore delle voci di strada, in un territorio che
è al confine tra il quotidiano e lo straordinario. Il volume è arricchito da
un saggio di Christian Caliandro, dalla prefazione di Omar Calabrese e dai
disegni di Chiara Dellerba. |
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Open leadership. Dirigere con successo nell'era dei social
network di Li Charlene
2011, Rizzoli Etas
MAG C 6434 |
"Sii aperto, sii trasparente, sii
autentico" sono gli attuali mantra della leadership, e tutti, a parole,
si dicono convinti che occorra abbracciare senza remore le nuove tecnologie
sociali per sopravvivere nel mercato. Ma passare ai fatti è ben diverso.
Molti leader, infatti, temono di perdere il controllo delle risorse e delle
persone che dirigono, hanno paura di non essere in grado di usare in modo
efficiente anche per motivi generazionali i social network o sono intimoriti
dalle possibili conseguenze dell'apertura, come esporsi alle critiche o
avvantaggiare i concorrenti. In questo libro, Charlene Li considerata una
delle 50 persone più influenti della Silicon Valley, con oltre 44.000
follower su Twitter spiega che "essere aperti" non deve essere una
generica filosofia, ma un approccio ragionato e rigoroso alla strategia e
alla leadership, in grado di portare risultati concreti attraverso l'efficace
applicazione delle tecnologie sociali, che ormai influenzano tutti gli
elementi del business, dalla leadership al marketing all'innovazione. In
particolare, al di là degli aspetti tecnici, affronta uno per uno tutti i
dubbi che impediscono ai leader di "lasciare andare" il controllo,
analizzando rischi, benefici e conseguenze, e fornendo storie di sconfìtte e
successi, anche sorprendenti (come quello di Bill Marriott, presidente di
Marriott Hotel, che a 80 anni tiene un "audioblog"). |
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La mafia innominabile di Seccia Domenico
2011, La meridiana
MAG D 4837 |
C'era un tempo in cui la mafia garganica non
esisteva. Bisognava vincere la c3399FFenza che fosse una magia, popolata dal
potente di turno che impone il suo comando, la sua forza e la sua violenza.
Non esisteva perché tutti la negavano. Anche i Magistrati che se ne
occupavano. Una faida come le altre. La mafia garganica, però, esisteva,
eccome. Ammazzava ed ammazza. |
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Rapporto di polizia di Longo Davide
2011, Guanda
MAG C 6423 |
Accusata per due volte di plagio - nel 1998 da Marie
NDiaye per "Nascita dei fantasmi", e nel 2007 da Camille Laurens
per "Tom è morto" Marie Darrieussecq decide, per meglio difendersi,
di cercare di comprendere ciò che le è accaduto. Intraprende così un viaggio
nel paese cupo e inospitale della plagiomania, di quel desiderio folle di
essere plagiati che può portare alla calunnia. È un territorio in cui ogni
scrittore si barrica nel proprio spazio per tutelare la presunta e mitizzata
unicità della propria voce; il bisogno di essere letto e amato si intreccia
con l'ossessione tutta contemporanea per l'originalità, la veridicità,
l'espressione in prima persona, per cui ogni tentativo di indagare i
sentimenti di un personaggio di finzione è considerato un'intrusione nel
campo di chi quei sentimenti li ha vissuti nella realtà. Prendendo spunto dai
casi delle più clamorose accuse di plagio, come quelle rivolte a Freud, a
Celan, a Mandel'stam, a Daphne du Maurier o a Émile Zola, e basandosi sugli
studi che hanno affrontato il fenomeno dal punto di vista sociologico,
psicologico e legale, l'autrice individua nella Russia dei primi anni della
Rivoluzione il legame tra ossessione per il plagio e persecuzione dei poeti.
In un libro che vuole essere un omaggio alla forza della letteratura, Marie
Darrieussecq smaschera così i tratti più inquietanti della plagiomania... |
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Raffaele Iorio: studi su Canne e su Barletta
2011, Cafagna
AP C 390 |
Figura di rilievo nella storia intellettuale
pugliese, Iorio ha contribuito al rilancio della Società di Storia Patria per
la Puglia, Sezione di Barletta. In questo volume viene ricordata la sua
figura umana ed intellettuale e vengono riproposti, in rinnovata veste
editoriale, alcuni tra i suoi scritti più noti aventi come oggetto tre temi
centrali della sua ricerca scientifica: Canne, Barletta e gli Ordini
monastico-cavallereschi. |
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